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stecops
Iscritto il: 28/01/2010, 17:12 Messaggi: 19 Località: Colmurano (MC)
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Ciao a tutti, ho letto qui che esiste una razza minore definita Marchigiana http://www.agraria.org/zootecnia/razzei ... minori.htmma un professore di veterinaria m'ha detto che non esiste... Io sono molto interessato all'argomento... soprattutto per la preservazione della nostra specie autoctona! Ho trovato su internet un allevamento che sostiene di averne, ma posso fidarmi? Esiste un passaporto che indica "razza marchigiana"? Qualcuno ha informazioni in merito?
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28/01/2010, 17:21 |
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mainipierluigi
Iscritto il: 23/10/2009, 9:11 Messaggi: 717
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un tempo /sembra una favola/ ogni zona aveva la propria razza di animali equini ,bovini,maiali ,pecore.Poi sono scomparse.In realta' spesso erano popolazioni locali piu' che razze vere e proprie .Per la tua richiesta Questo forum dice che i marchigiani assomigliavano ai pugliesi, dunque neri come sono tutti glia asini del sud e di statura e non grigi. Ce' qualcosa che non quadra in quelllo che tu hai visto. Comunque non esistono ufficiamente. Ce' chi parla di asino friulano ,chi veneto, umbro ,ma sono tutti riconducibili al romagnolo,o serebbe meglio dire al asino grigio di taglia media e grande che da secoli o millenni vie nel centro nord italia a differenza di quelli del sud che sono quasi tutti neri.Negli afffreschi medioevali e rinacscimentali nel norditalia vediamo quasi solo asini grigi .
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29/01/2010, 11:10 |
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paolo
Iscritto il: 13/10/2008, 20:03 Messaggi: 1016 Località: dove mi pare
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Per risolvere in modo unico queste situazioni di imbarazzo, vi è una sola soluzione, acquistare tramite fattura, richiedere i documenti di razza, documenti sanitari e scrivere un contrattino tra le parti, del tipo: tizio vende a caio un asino di razza xx, caio sarà risarcito in modo pieno in caso l'animale non è della razza concordata tra le parti.
Vari siti che hanno delle bozze di contratti "tipo" per l'acquisto di equidi. Se ti approcci in questo modo e il signore è con la coscienza a posto non farà storia, altrimenti tentenna da subito. Anzi prima ancora chiedi copia dei documenti e gli dici che li porti a visionare presso l'associazione allevatori (devi farlo serio), qui nasce un problema non esistendo un'associazione di razza asino marchigiano devi recarti presso l'apa della tua provincia e senti cosa ti consigliano.
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29/01/2010, 11:34 |
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stecops
Iscritto il: 28/01/2010, 17:12 Messaggi: 19 Località: Colmurano (MC)
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Grazie ragazzi! A questo punto credo che desisterò dal fare acquisti "pazzi" grazie mille!
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30/01/2010, 13:33 |
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Tra ciò che si vorrebbe e ciò che è la differenza è notevole, gli asini Italiani risentono tutti dell'influenza di alcune razze asinine del sud, perché per decenni e decenni sono stati usati nelle stazioni di monta, private, pubbliche, militari in particolari di tutta Italia, la documentazione è incontestabile: asini Martinesi, Ragusani e Panteschi in particolare, anche su altre razze meno qualificate del sud, questo non toglie che esistessero anche delle popolazioni locali, alcune sono anche diventate, solo recentemente, razze. Oggi c'è la tendenza a "riscoprire" "inventare" "ricreare" cose mai esistite o comunque non ben definite, poi tutto si può fare, le razze sono una produzione umana e rispettando certi criteri si possono costituire, senza false attribuzioni al passato, saluti, Mario
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03/02/2010, 20:14 |
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stecops
Iscritto il: 28/01/2010, 17:12 Messaggi: 19 Località: Colmurano (MC)
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Grazie mille per le spiegazioni!
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05/02/2010, 19:16 |
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paolasabbatini
Iscritto il: 27/05/2010, 18:16 Messaggi: 1
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Come per tutti gli argomenti occorre fare delle precisazioni che in un certo senso danno ragione sia al tuo professore sia a quello che hai letto. Storicamente esisteva una razza asinina marchigiana di cui vi è traccia sino a circa metà del '900, sia presso i registri degli stalloni utilizzati nei vari Istituti di Incremento Ippico o nelle Regie Stazioni di Monta soprattutto del Centro Italia sia nei vecchi testi di zootecnia alcuni in realtàneanche tanto vecchi. Tale razza oltre all'aiuto che forniva nelle realtà rurali sia come attività di soma e trasporto sia come produzione di muli utilizzati anch'essi per la soma soprattutto dall'esercito italiano fino alla seconda guerra mondiale è una delle razze che ha contribuito alla definizione della razza Martina Franca. Sul territorio marchigiano e umbro grazie ad alcuni allevatori è ancora possibile trovare soggetti come quelli descritti nei testi ma questi vengono definiti ad oggi genericamente Popolazioni Locali e non essendo riconosciute risultano inesistenti. Il problema è che per recuperare la razza e farla riconoscere a livello ministeriale occorrono fondi per la tipizzazione tramite l'analisi del DNA e per impostare programmi di incroci mirati etc. Quindi diciamo che la razza di fatto esiste ma che senza fondi rimane invisibile con anche un notevole danno nei confronti di quegli allevatori che per passione hanno continuato ad allevarla e che non possono neanche accedere ai fondi comunitari per le razze minacciate d'estinzione o a rischio di erosione. Assurdo no ?
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27/05/2010, 18:37 |
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