Asino e mulo: allevamento, impieghi produttivi e sociali (latte, terapie e turismo)
09/02/2011, 22:17
Mi rivolgo ai più esperti, io non essendo tale; a quelle persone, cioè, che da tempo operano con passione e precisione con gli asini e che, quindi, operando non hanno il tempo per scrivere ma amano fare le cose seriamente, da manuale, ed altrettanto seriamente osservarne i risultati.
A pagina 175 della edizione 1987 de "L'asino il mulo il bardotto" di Raffaele Baroncini, non diversa nel testo dalla edizione più recente, che è l'unico libro in argomento, diventato ormai un classico sull'asino ancorché probabilmente superato, leggo le seguenti parole:
"La razione che si adotta comunemente è data dal fieno e dall'avena, nelle proporzioni di 3:1. Per ogni quintale di peso dell'asino che svolge un normale servizio si somministrano al giorno circa 1,5 kg di fieno e 0,5 kg di avena. Al soggetto che invece non svolge servizio si può ridurre l'avena della metà e si lascia invariato il quantitativo di fieno. Questo è un dato teorico ed indicativo...".
Quindi considerando il soggetto che non lavora, si dovrebbe fornire fieno per kg 1,5 per quintale di peso vivo, più kg 0,250 di avena. Ora questa razione dà un quantitativo di UF pari a 0,985 (1,5×0,52 + 0,250 ×0,82) sempre per quintale di peso vivo: io traggo i valori di UF da P. Conso "Alimentazione ed alimenti per il bestiame" che, purtroppo, considera tutti gli animali, ma non gli equini.
Chiaramente avere una formula in UF è molto comodo perché si possono inserire anche altri alimenti ( ad esempio le carote, la frazione relativa al pascolo, la paglia che non ingrassa ma soddisfa perché assicura il volume della razione, ecc.) rispettando la formula di alimentazione e dei quali si conosca il valore alimentare in UF.
Chiedo:
-quale fiducia si può accordare alla formula del Baroncini?
- come correggerla per soggetti attorno all'anno di età? Anche perché nella formula che il Baroncini dà a pagina 177 per il puledro di 12 mesi destinato alla carriera riproduttiva, si danno quantità di alimenti ma si dimentica di indicare la razza o la stazza del soggetto.
- come correggerla in caso di asine in gravidanza?
Aggiungo a completezza dell'argomento che ho assunto in modo sperimentale la decisione drastica che qualunque alimento che esca da quelli che ho indicato, per l'asino a risposo, è controproducente per la sua salute e tanto più dannoso quanto più ricco di proteine ( esempio i concentrati proteici che vengono forniti per i cavalli).
Grazie per l'attenzione e per la risposta.
10/02/2011, 16:12
[color=#800000][/color Il libro di Baroncini lo devi tenere come base. POi la paglia serve come fibra ,olto importante x l'asino.direi grammi 500 x quintale x peso vivo. Qualche carota non fa testo .Nel pascolo : se e' ricco e sostanzioso ,Darai 2 0 3 faldelle di fieno x la notte( non la medica che in caso di colica nessuno potrebbe intervenire) non dare il pane che fa malePer quanto riguarda il puledro di 12 mesi ,calcola che l' indicazione e'x uno di taglia media, ora fai tu in base al tuo puledro.Per la fattrice bisonna sapere se e' appena ingravidata oppure se e' alla fine. queste cose le concorderai coltuo veterinario Ma una cosa bisogna aver molto chiaro , come dice il proverbio E' l' occhio del padrone che ingrassa il cavallo.Cioe' i manuali contano fino ad un certo punto,la natura spesso e' imprevedibile ,quello che va bene per uno non va x l'altro.
12/02/2011, 15:43
mainipierluigi ha scritto: come dice il proverbio E' l' occhio del padrone che ingrassa il cavallo.Cioe' i manuali contano fino ad un certo punto,la natura spesso e' imprevedibile ,quello che va bene per uno non va x l'altro.
concordo al 100% ...
mi permetto di dirti anche che la natura nella sua "complessità " ha creato e "inserito" nel cerchio della vita i vari animali e per quanto riguarda l'asino lo ha "aiutato" a vivere in ambienti spesso ostili agli altri animali ... infatti è un animale estremamenmte frugale e rustico ...
un saluto Emilio
27/02/2011, 12:31
io ne possiedo 5 da 15 anni serve dare fieno di primo taglio a volontà ma che non lo sprechino, acqua pulita, e meno concentrati e cereali che dai meglio stanno.
Il fieno che sia grosso come diametri per permettere un consumo sano dei denti. E metterli al pascolo il più possibile.ciao