...CONTINUA... a questo punto abbiamo tutti gli strumenti per insegnare al nostro asino a partire, camminare al nostro fianco e fermarsi. L'addestramento del soggetto per raggiungere questo fine dovrà essere abbastanza costante ed animato da grande pazienza, dovrà durare un tempo variabile tra trenta minuti ed un'ora mel alcuni giorni. La difficoltà maggiore che troveremo sarà modulare la velocità dell'asino. In precedenza ho scritto che nelle prime fasi se l'animale cerca di superarci dovremo allungare il passo, ovviamente fin che è possibile, se non riusciamo a moderare la velocità dovremo spezzare il ritmo tirando la longhina e facendo fare all'asino un giro completo intorno a noi (in gergo equestre una "mezza volta"), ripeteremo questa operazione ogni volta che riteniamo che il ritmo della camminata è eccessivo. Quest'ultimo esercizio servirà anche ad in segnare all'asino a girare e sarà un gesto che potremo sempre utilizzare quando conduciamo il nostro animale alla mano per rallentarlo qualora si imbizzarisca o spaventi a causa di fattori esterni come rumori, animali o oggetti molesti per i gusti di un equide. Dopo aver compiuto il giro il soggetto dovrà essere fermato nella posizione di partenza e si dovrà ripartire nel solito modo. ...CONTINUA...
Grazie per aver risposto. Attendo la continuazione delle tue preziose spiegazioni. La mia asinella ha 9 mesi e da quasi un mese sto iniziando l'addestramento. Per il momento la porto in giro, per brevi tratti, con la cavezza a cui lego la longhina. Alcuni mi dicono che è prematuro iniziare un qualsiasi addestramento a questa età; altri sono concordi con me. Premetto che è un'asina molto docile ed il livello di confidenza instaurato è veramente alto (la striglio senza legarla, si lascia accarezzare dappertutto, le sollevo le zampe per il controllo degli zoccoli, non morde e non scalcia). Tu cosa pensi a tale proposito?
Secondo me l'addestramento lo si può iniziare già dalla nascita e chiaro che non si può pretendere di sellare il puledro ma procedere per gradi socializzare e trasmettergli un imprinting di fiducia e far riconoscere il richiamo di certo non comprometterà la sua sana crescita perciò a 9 mesi puoi sicuramente insegnargli qualcosa in più senza problemi
ciao se per addestramento intendi queste basilari operazioni di educazione, come dice oryu, non solo si può ma si deve iniziare prima possibile. Io con il mio puledro murgese non ho potuto iniziare l'imprinting precocemente perchè è stato per il primo anno nel bosco e quando l'ho scuderizzato era già 2000 kg e sapeva già utilizzare le difese quindi ho dovuto prima impartirgli la giusta educazione non potendo agire su particolari come insegnargli a dare i piedi ed ora che ha 3 anno e mezzo ho seri problemi quando viene il maniscalco. Quindi per esperienza posso dire che prima si inizia a mettere le mani addosso ai puledri asini o cavalli che siano e meglio è. Ovviamente fino ad 1 ann almeno vanno assolutamente evitati carichi di qualunque genere, poi si può procedere con una desinsibilizzazione con la sella o il fascione ed un legero lavor nel tondino dai 30 mesi/3 anni è il momento di abituare l'animale ai carichi (basto con poche cose sopra o sella con un cavaliere leggero). appena posso continuo il mio pseudo tutorial se posso trasformandolo in un articolo con foto ed illustrazioni da pubblicare sulla rivista di agraria. a rileggerci ciao
asineria ha scritto:appena posso continuo il mio pseudo tutorial se posso trasformandolo in un articolo con foto ed illustrazioni da pubblicare sulla rivista di agraria. a rileggerci ciao
Mi ricordo che dovevi fare un'altro articolo per la rivista che volevo leggere, ma non ho saputo se l'hai fatta oppure no
Mi fa piacere che il mio pensiero, in merito all'età in cui iniziare questo tipo di addestramento, è in linea con il vostro. Sicuramente fare portare dei carichi o addirittura cavalcare un puledro è nocivo soprattutto per la schiena dell' animale che è ancora in fase di formazione. Spesso ho visto asini o cavalli con la schiena inarcata sicuramente a causa di una anticipazione delle attività sopra indicate.
asineria ha scritto:ciao se per addestramento intendi queste basilari operazioni di educazione, come dice oryu, non solo si può ma si deve iniziare prima possibile. Io con il mio puledro murgese non ho potuto iniziare l'imprinting precocemente perchè è stato per il primo anno nel bosco e quando l'ho scuderizzato era già 2000 kg e sapeva già utilizzare le difese quindi ho dovuto prima impartirgli la giusta educazione non potendo agire su particolari come insegnargli a dare i piedi ed ora che ha 3 anno e mezzo ho seri problemi quando viene il maniscalco. Quindi per esperienza posso dire che prima si inizia a mettere le mani addosso ai puledri asini o cavalli che siano e meglio è. Ovviamente fino ad 1 ann almeno vanno assolutamente evitati carichi di qualunque genere, poi si può procedere con una desinsibilizzazione con la sella o il fascione ed un legero lavor nel tondino dai 30 mesi/3 anni è il momento di abituare l'animale ai carichi (basto con poche cose sopra o sella con un cavaliere leggero). appena posso continuo il mio pseudo tutorial se posso trasformandolo in un articolo con foto ed illustrazioni da pubblicare sulla rivista di agraria. a rileggerci ciao
non ho asini ma ti faccio i complimenti lo stesso per il tempo dedicato a spiegare tutte la varie fasi.
ciao chiedo scusa a tutti per non aver completato le descrizioni anche se credo che manci solo il posizionamento del basto, ma il lavoro e la preparazione del puledro che dovrò portare alla rassegna di novembre a a martina franca mi stanno impegnando moltissimo. oryu è vero!!! ho quasi tutto il materiale pronto, giuro che dopo il mercato concorso mi metto d'impegno e mando tutto alla redazione. grazie ancora per i complimenti! a rileggerci ciao