Anche se eri un finanziere. Non me ne frugava. Niente,nel Lazio fino a 50 arnie poso usare come laboratorio pa mia cucina ,o l etichetta,sono partito in primavera con 4 che avevo dal anno prima ,poi ho comprato a febbraio 10 famiglie e ero arrivato a 40 ne o vendute 5 e 2 Leo regalate adeso o 33 su10 favi e 3 sciami che leo fatto ad agosto che stano crescendo
quindi deduco che sei un hobbista.... in questi casi con l'etichetta come funziona? Devi registrare il marchio? Credo che in ogni caso devi aver denunciato gli alveari. Ma se usi la cucina come locale di smielatura puoi anche aver un etichetta e venderlo?Mi pare strano....
Per quanto riguarda la smielatura "semplificata", per non dilungarmi troppo ti rimando a questo articolo: http://www.aralonline.org/modules/news/article.php?storyid=325 Idem, per l'etichettatura: http://www.cra-api.it/online/immagini/etichette_miele.pdf Per quanto riguarda il marchio, se uno vuole proprio registrarlo, non vedo perché non possa farlo. Sinceramente, non vedo nemmeno perché debba farlo, sempre che non si vogliano fare le cose in grande. Ovviamente, la denuncia degli alveari è d'obbligo, anche perché la richiesta per l'autorizzazione sanitaria semplificata per la smielatura bisogna farla sempre all'ASL, e risulterebbe alquanto strano richiederla senza avere almeno un alveare.
Interessante questa discussione!! Io penso che fin quando uno produce 100/150 Kg non ci sono problemi a smaltirlo quando si cresce i problemi aumentano! Dipende pure dagli altri comunque, io, per esempio, ho un vicino apicoltore che simpaticamente ho soprannominato "il cinese" perchè vende il suo miele a 6E al kg ditemi voi come si fa a vendere (ehm...cioè regalare) il miele con uno così nello stesso paese.
6 euro e un buon prezzo per il miele ma se vendi quantità da 25 kg in su, al baratolo e basso,io mi sono sbrigato e noon lo dovevo vendere adeso ma sarà pe la prosima
6 EURO è il prezzo che dovremmo fare per grosse quantità, se è questo che intendi sono d'accordo, ma al confezionato minimo dovrebbe essere 9, visto che trovi nei supermercati il miele italiano che oscilla dai 13 ai 15 euro
Alexkidd ha scritto:Interessante questa discussione!! Io penso che fin quando uno produce 100/150 Kg non ci sono problemi a smaltirlo quando si cresce i problemi aumentano! Dipende pure dagli altri comunque, io, per esempio, ho un vicino apicoltore che simpaticamente ho soprannominato "il cinese" perchè vende il suo miele a 6E al kg ditemi voi come si fa a vendere (ehm...cioè regalare) il miele con uno così nello stesso paese.
6 euro al kg sono giustificati se hai una buona produzione, io non ci coprirei neanche i costi e infatti non lo vendo, ma lo regalo ai miei familiari. poi considera che molti abbassano i prezzi perchè non riescono a smaltirlo e in alcuni casi non considerano neanche il costo lavoro o di impianto che c'è dietro, ma solo quello dei materiali acquistati.
lasciando perdere i mieli esteri che hanno prezzi stracciati tra quelli italiani ci sono molti casi dubbi per prezzo e provenienza. Per dirne una, ho trovato un miele di eucaliptus prodotto a Norcia (600-650 metri sul livello del mare) a 12 euro... bè io vi sfido a trovare un eucaliptus in tutta la valnerina e dintorni...