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fedelinux
Iscritto il: 22/02/2011, 18:19 Messaggi: 43 Località: Viterbo
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Salve a tutti, ho iniziato la smelatura e sorgono i primi dubbi da principiante! In particolare volevo delle delucidazioni sulla maturità del miele. So che l'umidità nel miele prelevato deve essere inferiore al 17-18%, altrimenti si va incontro a fermentazione. Quindi ho prelevato solo i telai opercolati completamente, lasciando quelli (nello stesso melario) non completamente opercolati. Ed ora qualche domanda: è possibile che all'interno di uno stesso melario ci siano telai con grande differenza di umidità? Se a fine Settembre i telai non sono stati opercolati, vuoi per piogge e quindi scarso raccolto, posso raccogliere il miele? Come devo utilizzare il rifrattometro, ossia va controllato il miele prima di essere centrifugato (prelevandolo da una celletta) ed in caso rimesso nel melario oppure dopo la centrifugazione? Grazie a chiunque voglia rispondere Federico
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27/08/2013, 18:30 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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fedelinux ha scritto: Come devo utilizzare il rifrattometro, ossia va controllato il miele prima di essere centrifugato (prelevandolo da una celletta) ed in caso rimesso nel melario oppure dopo la centrifugazione? Dipende come intendi deumidificarlo. Se vuoi lasciare i telaini con il miele non ancora maturo nei melari (sempre che lo sia, perché miele non opercolato non significa per forza miele non maturo), devi controllare l'umidità prima, se invece lo vuoi deumidificare dopo l'estrazione, lo devi controllare, ovviamente, dopo.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
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27/08/2013, 23:53 |
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apecross
Iscritto il: 22/07/2015, 7:36 Messaggi: 2
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Buongiorno,
Ho appena finito di smelare il castagno partendo da telai opercolati per il 90-100% senza pormi il problema dell'umidità, poi ad un'analisi postuma del rifrattometro ho visto che si aggira intorno al 19.5%. Ho letto di una possibilità di lasciar colare un filo di miele dal maturatore al secchio, anche se la credo fattibile richiede molto tempo in camera di deumidificazione, ipotesi che devo scartare per problemi di spazio. Dato che il miele non lo mangio solo io , ma lo regalo ad amici e parenti in occasione di feste e altre ricorrenze sarebbe possibile effettuare una specie di pastorizzazione ( lo so che uccide anche la flora batterica benefica) in modo da preservare il prodotto per circa un anno, fino al prossimo raccolto dove mi attrezzerò di opportuno deumidificatore!
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22/07/2015, 8:37 |
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nicolsp
Iscritto il: 18/11/2010, 19:37 Messaggi: 2627 Località: la spezia
Formazione: diploma superiore
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durante l'analisi hai tenuto conto della temperatura esterna per determinare con esattezza la percentuale di umidità Il miele di castagno contenendo tannino oltre agli antibiotici naturali è difficile che faccia muffe, se hai smielato con telai opercolati e solamente il 10% non era opercolato, stai tranquillo , fallo riposare , invasalo, e te lo puoi mangiare anche dopo qualche anno, caso mai solidificato, ma sempre ottimo. ciao nicol
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22/07/2015, 14:23 |
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apecross
Iscritto il: 22/07/2015, 7:36 Messaggi: 2
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Ciao, si ho tenuto conto della temperatura e fatte le opportune correzioni più un' altra analisi da parte di un amico col suo rifrattometro il risultato è sempre quello; il problema che mi assilla non sono le muffe, ma la fermentazione molto probabile sul medio-lungo periodo con umidità abbastanza elevata.
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22/07/2015, 15:28 |
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