Io, qualche virgola la cambierei
. Nel caso della sicula si sta facendo più o meno quello che in America fanno con la "russa"
, e per forza di cose, direi, visto l'esiguo numero di linee di partenza. In quanto ai veterinari, quello che si contesta loro è la quasi totale mancanza di conoscenze e di interesse per l'apicoltura. Sentita ieri da un
veterinario del Nord Italia: un suo conoscente, apicoltore, l'anno scorso a luglio ha chiamato il veterinario della sua zona per un suo alveare che sospettava fosse malato. Bene, il veterinario non si è ancora visto. E potrei raccontare altre cose ancora ma non voglio scatenare una polemica, anche perché non ne vedo il senso. Se il servizio veterinario decidesse di trasferirsi in pianta stabile nel mio apiario a me non farebbe ne caldo ne freddo.