Per quanto riguarda gli eventuali predatori della varroa, pseudoscorpioni, altri acari (Stratiolaelaps, di cui parlammo tempo fa), formiche o altro, il problema è che non vivono all’interno dell’alveare, oppure vivono e si nutrono tra i detriti sul fondo, quindi non vanno a cercare la varroa sulle api o nelle cellette.
questo pseudoscorpio in realtà vive a stretto contatto con le api, come la varroa anche lui si fa "trasportare" sul dorso delle api all interno dell alveare.. purtroppo il primo vero scalino è
entrare in possesso di quest animale e successivamente adattare il corpo arnia anche per lui.. come si è visto (nel video dovrebbe esserci) in natura ape e pseudoscorpio convivono già, dentro le cavità degli alberi ad esempio, dove la "casa" è in comune per entrambe le specie che adottano sistemi simbiotici
allo stato brado e solo in certi habitat.. purtroppo non è ancora replicabile sul campo "domestico", nè estensivamente, oltretutto non solo lo scetticismo, ma anche la realtà che divide scienza&ricerca e apicoltura
pratica mette degli ostacoli non indifferenti odiernamente.. lo stesso gruppo che ha notato per primo la cosa, ha dovuto recuperarte pseudoscorpi tra tetti di case abbandonate e solai dimenticati.. ciò che scopre la scienza oggi vien a utilizzo "apistico" molti (ma molti) anni dopo.. è un lasso di tempo che l apicoltore non ha, non ha veramente senso, per come la vedo io, affidarsi a queste "scoperte" nell immediato, io credo che i metodi (e le soluzioni) da ricercare siano altrove..
potrei quasi scommettere che alla data del 1 novembre 2021 non ci salveranno nè tratti vsh nè pseudoscorpi, ma gli apicoltori dovranno comunque scegliere come affrontare l inverno.. se guardiamo il trend delle discussioni su tutti i forum che trattano apicoltura è lampante che necessitiamo di informazioni ben più basilari, perchè oggi è come se i corsi d apicoltura non esistessero.. purtroppo scopriamo come l apicoltore medio vive (non per colpa sua ovviamente) nell incertezza, dovendosi destreggiare tra molte teorie strampalate, bufale e sòle, e una manciata irrisoria di "buoni consigli"..
certo è bene parlare e confrontarsi su tutto ciò che spunta da queste parti, sempre e comunque, ma tutt oggi molti dei possessori di api sbaglia ancora l invernamento delle stesse.. molti non comprendono ancora le dinamiche e tempistiche dei trattamenti, altro esempio.. è un pò come voler dare la tesi di maturità senza aver fatto le medie..
l unica cosa che si può fare, a mio avviso, è sviluppare l apicoltura tra apicoltori, creare collaborazioni e aiuti reciproci.. la scienza (sacrosanta) fa un altro lavoro, l apicoltore ha bisogno di risposte immediate, efficaci, coerenti,
utili in apiario oggi..
per restare in tema.. (a mio avviso) la soluzione "antivarroa" è in realtà un insieme di piccoli accorgimenti e pratiche generali coerenti, ripetute e perpetrate nel corso di diverse stagioni.. ciò che possiamo fare già oggi con le risorse disponibili ha sottolineato come il problema varroa può essere controllato e gestito.. non debellato e sconfitto di certo, ma oramai credo che (quasi) tutti ci siano arrivati..
qui forse la distinzione è tra chi riesce a convivere con la varroa e chi purtroppo non ce la fa, ma esiste anche una grossa fetta di famiglie perse per cause da imputarsi a gestioni errate da parte dell apicoltore.. della serie, nè ammazza di più l apicoltore della varroa.. sicuro eh..