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Normativa, tecniche apistiche, avversità, prodotti dell’alveare, consigli e curiosità
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trasporto api

21/07/2010, 22:49

Ciao a tutti,
cosa succede se vengo fermato a un posto di blocco con qualche arnia piena d'api sul mio carrellino?

Per il nomadismo bisogna comunicare alla ASL/assessorato il periodo del nomadismo, bisogna dichiarare che il proprio apiario non è a rischio ecc. ecc. , ma a parte questo, posso usare un qualsiasi carrellino? oppure c'è da fare qualcosa alla motorizzazione?
grazie
ciao

Re: trasporto api

22/07/2010, 8:44

miche75 ha scritto:cosa succede se vengo fermato a un posto di blocco con qualche arnia piena d'api sul mio carrellino?

Cosa vuoi che ti dicano? Probabilmente non gliene importerà niente e non se ne accorgeranno nemmeno. Se ti fanno storie gli puoi tranquillamente dire che hai comunicato/comunicherai all'ASL lo spostamento delle arnie
Nella mia regione (ma penso valga per tutta italia a meno che non ci siano deroge regionali) se la zona dove collocherai le arnie fa parte della stessa ASL, hai tempo fino al 31 dell'anno in corso per farlo, altrimenti glielo devi comunicare entro un certo periodo di tempo che varia da regione a regione, ad esempio, quello sotto vale per il piemonte:
"L'apicoltore piemontese che esercita il nomadismo, deve comunicare lo spostamento delle arnie entro 10 giorni dall'avvenuto posizionamento all'ASL competente per territorio ( utilizzando il modulo reperibile dalle stesse)."

miche75 ha scritto:posso usare un qualsiasi carrellino? oppure c'è da fare qualcosa alla motorizzazione?

Io ho lavorato per anni in un'azienda che si occupava del software per le agenzie di pratiche auto, comprese immatricolazioni, collaudi, trasferimenti di proprietà e quant'altro.
Se il carrello è stato immatricolato/collaudato come trasporto cose, a patto di rispettare il codice della strada, quindi a patto che le arnie siano ben legate e stabili, in motorizzazione non c'è da fare niente.

Saluti

Re: trasporto api

22/07/2010, 11:35

Ciao Gandalf
in molise dobbiamo comunicare almeno 15 giorni prima del trasferimento

e proprio ora mi accorgo di questo comma:
"L'attività nomade di apicoltori residenti nella Regione Molise, sempre che avvenga nell'ambito del territorio
regionale e non ostino motivi di polizia veterinaria, può avvenire anche senza le formalità descritte nei commi
precedenti."
quindi nei casi riportati non devo fare nulla :o :o

Tornando al discorso carrellino continuo ad avere dubbi: il carrellino è stato immatricolato sicuramente per trasporto di cose, ma quello che farò sarà trasporto di animali vivi!!
Il dubbio mi è sorto vedendo i cartelli affissi sui mezzi che trasportano benstiame: "trasporto animali vivi". Chissà se anche noi siamo tenuto a immatricolazioni/avvisi particolari!!

ciao

Re: trasporto api

22/07/2010, 21:03

ciao miche, ti dico che siamo passati di fronte a un posto di blocco con un defender con 10 arnie sopra.. se la imboscano la paletta appena vedono le api... per 1200 euro al mese te la rischieresti?? alla fine si sà che api fuori ce ne sono sempre! ho trasportato api avanti e indietro anche con la panda, ci faccio stare comodi 5 portasciami ;) .. se poi tieni su la giubba (ovviamente tirando giù il cappuccio) chi ti deve fermare?
non è paragonabile al trasporto di animali vivi.. degli insetti non gliene frega nulla a nessuno ;)

Re: trasporto api

22/07/2010, 23:00

In effetti, il trasporto delle api non è regolamentato. Le leggi che ci sono riguardano solo il trasporto degli animali vertebrati, quindi per le api valgono le regole generali del codice della strada (pesi, stabilità del carico, etc.).

Re: trasporto api

23/07/2010, 10:29

grazie a tutti per le delucidazioni
appena mi capiterà potrò stare più tranquillo
ciao
Michele

Re: trasporto api

20/05/2015, 11:04

in merito ho trovato questo

http://www.apicolturangrisani.it/tecnic ... veari.html

modulo

http://www.apicolturangrisani.it/images ... d4_api.pdf

ne sapete qualcosa?

Re: trasporto api

19/12/2018, 0:09

salve a tutti,riporto in vita questo post, leggendo sul web ho trovato articoli che indicavano in caso di spostamento (e quindi anche cessione?) di alveari serviva un certificato di buona salute da parte della asl veterinaria
ma con la seguente regolamentazione del 2017 non serve più un certificato della asl che certifichi la salute dell'alveare? basta comunicarlo direttamente sul sito bda e basta?
Nuove regole per gli apicoltori in materia di movimentazioni. Con l’emanazione del decreto interdirettoriale 22 novembre 2017 della Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della salute e la Direzione generale dello sviluppo rurale del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, arrivano nuove disposizioni per la comunicazione e la registrazione nella Banca Dati Apistica nazionale (BDA) degli spostamenti sul territorio nazionale di materiale apistico vivo.

Nello specifico, per una sorveglianza più efficace delle malattie delle api, ogni apicoltore, o chiunque detenga api a qualsiasi titolo, sarà tenuto a registrare nella BDA le informazioni relative agli spostamenti di alveari, pacchi d’ape e api regine, effettuati a qualsiasi fine, compresi nomadismo o impollinazione. Sono esclusi dall’obbligo gli spostamenti da e verso apiari della medesima proprietà che avvengano all’interno della stessa provincia e che non determinano l’attivazione o la disattivazione di un apiario.

Le movimentazioni di api regine potranno, invece, essere comunicate in maniera cumulativa alla BDA con cadenza mensile entro la fine del mese successivo a quello in cui si sono verificate le movimentazioni.

Le informazioni relative agli spostamenti dovranno essere registrate in BDA, raggiungibile tramite il Portale Unico dei Sistemi Informativi Veterinari (www.vetinfo.it), tramite la compilazione informatizzata del documento di accompagnamento (Allegato C) che sostituisce lo stesso documento del Manuale operativo di cui al decreto del Ministero della Salute 11 agosto 2014.

Tra le misure facoltative occorre, invece, ricordare l’identificazione univoca, da parte dell’apicoltore, di ogni singola arnia del proprio apiario, con l’apposizione di un numero costituito dal codice identificativo dell’apicoltore seguito da un’ulteriore codice univoco identificativo dell’arnia. Tutte le arnie identificate devono essere registrate in BDA.

Il dispositivo concede, infine, un periodo di 180 giorni dalla sua entrata in vigore per l’attuazione degli adempimenti previsti.
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