Salve, quest'anno ho seguito il mio primo alveare (dono di un amico) ma è stato completamente distrutto dalla varroa (qui in Friuli c'è stata un'ecatombe)
siccome a primavera vorrei riprendere, volevo sapere dove poter reperire nuovi nuclei di api.
Se mi affidassi semplicemente al recupero di sciami naturali, immagino partirei già in ritardo perché dovrebbero ricostruirsi le celle nel nido oltre che nel melario, giusto?
Ciao, dovresti provare presso un apicoltore della zona e vedere se ti vende un nucleo dopo lo svernamento, e' l'unica possibilita' per partire con una famiglia che vada in produzione quest'anno (se questo e' lo scopo).
Suppongo che per sciami "naturali" tu intenda sciami non recuperati dal proprietario, ma anche ammesso che ne trovi uno casualmente, difficilmente sara' produttivo quest'anno. A volte capita, dipende dalla robustezza dello stesso, da meteo e sorgenti nettarifere.
Gli sciami sono molto veloci a farsi il nido perche' composti da api esperte e ceraiole, ma nel loro ciclo di vita c'e' un buco corrispondente al mancato ricambio generazionale nel periodo della sciamatura. Cosi' capita che, esaurite le api che hanno sciamato, ci voglia un po' di tempo per avere un numero sostanziale di nuove bottinatrici. Se questo capita sulle fioriture principali (es. acacia), lo sciame produce poco.
Ciao, nella tua regione ci sono molti apicoltori seri che producono nuclei ,quindi cerca chi può fornirteli su 6 ,non troppo presto, magari ad aprile, il prezzo dovrebbe aggirarsi sugli 80/90 €. sono quelli di sicura riuscita....se non hai molta esperienza chiedi a qualche apicoltore di aiutarti .
Gli sciami recuperati vanno benissimo, diffida solamente di quelli decisamente fuori stagione (es. autunno) perche' probabilmente dovuti a condizione anomale (es. malattie). Da un punto di vista selettivo, favorisci una linea genetica tendente alla sciamatura, per cui tenderai a produrre api invece che miele . A parte questo, la sciamatura (e la cattura degli sciami) e' uno degli aspetti piu' affascinanti dell'apicoltura.