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Normativa, tecniche apistiche, avversità, prodotti dell’alveare, consigli e curiosità
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Re: punture

19/07/2013, 1:52

A metà maggio ho recuperato uno sciame (non mio) e dopo un paio di settimane mi sono reso conto di avere lo stesso "problema" dell'anno scorso: a questo giro, senza indugi, ho soppresso la regina e la mattina successiva ne ho inserito una in gabbietta. Questa è stata accettata, ha iniziato a deporre ma è stata fatta fuori dopo neppure una settimana. Da quella covata fresca se ne sono allevate una nuova e sono diventate una delle famiglie più tranquille.

A fine giugno ero in Trentino, ho visitato un apiario ed un museo dell'apicoltura in provincia di Bolzano: le arnie (quelle del museo sono gli storici bugni villici) stanno a due passi dai sentieri, le famiglie si visitano senza maschera e addirittura il museo ha un percorso specifico per i bambini in cui tra l'altro si deve cercare la regina in un'arnia di vetro OVVIAMENTE APERTA sul davanti :o
Carnica carnica...tu mi tenti! Soprattutto in questi giorni che visito l'apiario con temperature di 28-30°, mi tenti davvero... ma conoscendone i limiti e le difficoltà che si verrebbero a creare...continuo a sudare nella tuta!

Re: punture

19/07/2013, 10:09

Ggiasone ha scritto:Carnica carnica...tu mi tenti!
Riporto la mia esperienza (involontaria) con la carnica.
Ad inizio stagione (maggio) ho acquistato una regina perche' quella che aveva passato l'inverno deponeva pochissimo, la famiglia non partiva e non c'erano accenni di sostituzione.
Per errore o distrazione mi sono ritrovato una regina piccola e scuretta, che molto probabilmente e' carnica (l'allevatore vende anche carniche). La cosa tutto sommato non mi andava male, so che api fuori zona non sono una cosa buona, ma ero curioso di verificare la decantata docilita' e resistenza al freddo delle carchiche.
Il risultato e' che ora ho una famiglia abbastanza numerosa, ma con nido imballato di miele, niente miele nel melario e le api sono MOLTO aggressive, tanto che sto meditando di sostituire la regina, benche' del 2013.
Sara' anche sfortuna, ma non credo che vorro' ripetere la mia esperienza con le carniche; ti auguro migliore fortuna :-)

Re: punture

19/07/2013, 14:22

Alcuni apicoltori (non di vecchio pelo ;) ) alcuni anni fa, pensando di aver scoperto l'uovo di colombo, avevano provato le regine di razza Carnica, i risultati furono pessimi.
ciao nicol

Re: punture

19/07/2013, 18:00

Quando si recuperano sciami e' difficile, per non dire impossibile, fare inferenze sulla base del colore. Potrebbe essere una carnica, una carnica ibridata oppure una caucasica o una caucasica ibridata. Se e' un ibrido non e' possibile dire se e' 50% ligustica o 75% ligustica o forse 82.5% carnica o salcacchio che cosa ...
Gli ibridi sono piu' aggressivi e non hanno le caratteristiche dei parentali, tra cui la tendenza a sciamare ovvero se e come riempiono il melario ...
Eppure in tempi bui ed in acque tempestose gli ibridi hanno i loro vantaggi ... Adesso che "ciavete" anche i nuovi immigrati clandestini francesi, varrebbe la pena di riflettere. Scommetto che il futuro Libro della Rivelazione, dopo aver disprezzato qualunque cosa non sia la ligustica in purezza, ne parlera'.
Maddmax

Re: punture

20/07/2013, 22:57

Ggiasone ha scritto:A fine giugno ero in Trentino, ho visitato un apiario ed un museo dell'apicoltura in provincia di Bolzano: le arnie (quelle del museo sono gli storici bugni villici) stanno a due passi dai sentieri, le famiglie si visitano senza maschera e addirittura il museo ha un percorso specifico per i bambini in cui tra l'altro si deve cercare la regina in un'arnia di vetro OVVIAMENTE APERTA sul davanti
Anche le mie ligustiche si comportano così nel periodo corrispondente al giugno trentino ma non è che poi siano molto più aggressive, a parte condizioni climatiche sfavorevoli o famiglie "particolarmente" aggressive.
Per quanto riguarda i risultati che otterresti con la carnica nella tua zone, leggi questa discussione: http://www.forumdiagraria.org/api-f53/l-importanza-della-razza-e-del-ecotipo-t67028.html

Maddmax1 ha scritto:Scommetto che il futuro Libro della Rivelazione, dopo aver disprezzato qualunque cosa non sia la ligustica in purezza, ne parlera'.
Scommeto di no :mrgreen: . Finora non ho visto argomenti convincenti per l'imbastardimento della ligustica e l'arrivo della velutina non cambia di certo le carte in tavola; in Francia, dove non esiste una razza pura ma quasi esclusivamente ibridi, checché ne dicano i francesi, ha fato strage di alveari.

Re: punture

22/07/2013, 14:40

Come ho gia' avuto occasione di rimarcare ho anche io un bell'apiario assassino.
L'ultima volta il cane mi ha seguito, lo hanno attaccato al punto da farlo tornare a casa da solo tutto spaventato.
Preoccupato dal fatto che non riesco neppure a posizionare un melario senza scatenare l'inferno, mi e' tornata in mente una storiella scherzosa che mio bisnonno (apicoltore appassionato) mi faceva spesso.Raccontandomi, dopo che ero stato punto, il metodo segreto per non essere punti.
Quasi cinquanta anni dopo ho applicato il metodo e forse funziona davvero...
Qualche risultato comincio ad averlo. Riesco a visitarlo con relativa calma (anche se le api son sempre incazzose).
Ve lo passo, come lui lo raccontava a me tanti anni fa:

Dunque, per prima cosa bisogna scegliere dal cassetto una canottiera consumata e lisa.
Poi bisogna lavarla bene a mano con sapone di marsiglia NON PROFUMATO. infine sciacquarla a lungo ed asciugarla al sole.

Poi, se si e' piccoli bisogna procurarsi una bottiglia di gazosa fresca, se si e' grandi una bella bottiglia di vino ed andare in un bel prato assolato con una vanga.
Una volta giunti sul prato bisogna indossare la canottiera e cominciare a vangare di lena, bevendo molto quando si ha sete. Bisogna continuare fino a che il prato non diventi un bell'orto, sempre indossando la stessa canottiera.
Alla fine, ci si toglie la canottiera e la si mette al sole ad asciugare finendo di bere quel che resta del vino/gazosa.

Quando la canottiera e' asciutta la si taglia a stracci grandi come un fazzoletto.
Poi si va a trovare le api e ben protetti si infila uno di questi stracci dentro ciascun alveare.
Nel giro di qualche settimana le api diventano amiche...e l'orto ringrazia :)
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