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Punture di api 
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Salve a tutti,
anche se non scrivo sul forum vi seguo comunque da due anni per i consigli utili che trovo, purtroppo devo ancora risolvere il problema di avere le arnie troppo lontano e la mia esperienza è ancora limitata, oggi leggendo questo argomento ho pensato di contribuire sia con la mia esperienza sul campo (le punture prese :lol: ) sia per conoscenza dell'argomento :geek: . Vi descrivo la mia situazione: in passato da giovane ero asmatico (una forma non troppo forte) con allergia alla polvere (acari della polvere) e ancora oggi reagisco al polline dei pioppi e ho rinite allergica alla farina con cui spolverano alcuni tipi di pane, ma per fortuna l'asma è completamente regredita.
Per cui anche io, come alcuni di voi ho letto, mi sono posto il problema della reazione allergica alla puntura di ape o altro imenottero. La prima cosa che ho fatto è il test per l'allergia al veleno, che è risultato negativo (al costo di 15-20 euro), il problema è che non finisce qui, perché si può diventare allergici anche dopo diverso tempo che si prendono punture. Ma non voglio creare inutili allarmismi, solo in casi rari si può avere una risposta allergica grave come lo shock anafilattico (nel giro di pochissime ore la prima volta, più velocemente dopo, sintomi: gonfiore, tono della voce che cambia, gonfiore diffuso (edema), chiusura delle vie respiratorie fino alla morte se non si interviene subito; come: con cortisonici più o meno potenti a seconda del caso).
E' per questo motivo che porto sempre con me la cassetta del pronto soccorso :D ( una pomata al cortisone e le pastigliette da 1mg (non dico il nome), che sia ben chiaro in alcuni casi potrebbero non essere sufficienti, quindi occhio, se necessario correte al pronto soccorso senza sottovalutare (magari vi trovate in campagna da soli e a chilometri dall'ospedale più vicino)). La mia esperienza con le punture di ape è particolare, perché io non provo dolore ma una specie di sensazione di bruciore, solo una volta che sono stato punto al polpastrello del dito ho provato dolore (veramente tremendo :shock: ), oltre al dito a salciccia e la mano gonfia per due- tre giorni. Questo (il bruciore) mi porta a sottovalutare la cosa e a volte mi avvicino alle api senza protezione (per fare prima) e a volte le ho prese. Comunque se gonfia o meno dipende dal punto dove punge (una volta mi ha punto sulle sopracciglia e deve aver colpito (credo) il bulbo pilifero, perché mi è gonfiato tutto velocemente inoltre il veleno e sceso giù sulla guancia fino alle labbra, sembravo la cosa dei fantastici 4 :lol: :lol: ) e da quante punture e da quanto veleno ha l'ape, generalmente non sono riuscito a rimuovere in tempo il pungiglione anche perché se stai lavorando sopra l'arnia e non puoi interrompere ti devi tenere la tua bella puntura e proseguire, poi magari dopo intervengo con pomata e pastiglietta. Per quel che riguarda il bruciore-prurito, a me compare generalmente il giorno dopo, o il terzo giorno quando la puntura comincia a guarire, anche perché prima, il gonfiore (edema) riduce la sensibilità a zero. Comunque credo che più in là ripeterò il test del veleno per vedere se è cambiato qualcosa, magari vi aggiornerò. Tutto quello che ho descritto sono i sintomi tipici di una reazione allergica alla puntura di insetto, il sistema immunitario reagisce per neutralizzare le sostanze estranee tossiche e infiammatorie (e il veleno è l'unico modo per l'ape di difendersi e far scappare il suo predatore). Ma da questi sintomi non ci è dato sapere se il codice genetico del nostro sistema immunitario farà evolvere una semplice risposta immunitaria in shock anafilattico (faccio un esempio banale: due genitori con gli occhi scuri potrebbero avere figli con gli occhi celesti perché hanno ereditato il gene dai nonni). Per questo motivo allevate pure con tranquillità le vostre api, le reazioni allergiche gravi, per fortuna avvengono solo in pochi individui predisposti, per scoprirli subito si può fare il test del veleno in ospedale, oppure si può sviluppare dopo col tempo e lo si scopre a proprie spese, generalmente si risolve tutto con una corsa in ospedale, ci sono rarissimi casi di morte (occhio non siamo in un video game abbiamo solo una vita).
Spero mi perdoniate se sono stato un po' lungo :lol: :lol: :lol:


09/03/2016, 16:49
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gigeox ha scritto:
in casi rari si può avere una risposta allergica grave come lo shock anafilattico (nel giro di pochissime ore la prima volta, più velocemente dopo, sintomi: gonfiore, tono della voce che cambia, gonfiore diffuso (edema), chiusura delle vie respiratorie fino alla morte se non si interviene subito; come: con cortisonici più o meno potenti a seconda del caso).

Aggiungo un altro sintomo che normalmente si presenta prima ancora di tutti gli altri: il prurito generalizzato.
Un'altra precisazione che mi preme fare, come già ripetuto altre volte in passato, in caso di shock anafilattico l'unico intervento utile da fare è l'iniezione di adrenalina. Il cortisone, specialmente se in compresse, serve a poco.
L'argomento è stato già discusso altre volte:
http://www.forumdiagraria.org/api-f53/kit-di-pronto-soccorso-cosa-tenere-in-casa-t39123.html
http://www.forumdiagraria.org/api-f53/allergia-alle-punture-t30494.html
Fortunatamente, l'allergia al veleno si può curare ed è vero che solo una piccola percentuale della popolazione presenta reazioni allergiche al veleno delle api ma... molti di questi sono apicoltori. Solo io, di persone che hanno avuto a che fare con le api e hanno sviluppato un'allergia ne conosco, me compreso, minimo cinque.

_________________
http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura

Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)


10/03/2016, 0:06
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Ciao Obombo, sono completamente d'accordo con te, quando ormai si è sviluppata l'allergia o si è avuto il primo shock anafilattico occorre usare per forza lo stick con l'adrenalina (e a questo punto probabilmente si è allergici a tutti gli imenotteri, quindi stick sempre a portata di mano quando si va all'aperto meglio non rischiare). Anche il fatto che sempre più gli apicoltori sviluppano l'allergia, come hai segnalato, è conseguenza del fatto che sono maggiormente esposti. Occorrerebbe considerare l'allergia al veleno dell'ape come una malattia professionale e seguire di conseguenza una adeguata Prevenzione. Facendo magari ogni due anni il test delle IgE per vedere se ci sono cambiamenti (costa solo una ventina di euro) o se si notano peggioramenti importanti dei sintomi, ed evitando di lavorare senza guanti o per comodità o perché si accetta il compromesso di prendere qualche puntura, anche se si indossa la tuta completa qualche puntura scappa sempre (soprattutto nei punti di contatto del tessuto quando si è sudati :D ). Per rispondere a Fiorenzo, non è dai sintomi che hai avuto che si può prevedere se si sta sviluppando l'allergia o meno, sintomi comunque comuni quando si viene punti da un'ape anzi, te la sei cavata con poco, quindi, stai tranquillo; ma solo con il test delle IgE o come ha spiegato Elena quando la risposta è Sistemica , cioè non riguarda più solo dove si è punti ma tutto il corpo, volendo semplificare, se me la passate per buona: prurito diffuso (a buona parte del corpo), eritema (rossore) diffuso, edema (diffuso) cioè l'acqua esce dai vasi sanguigni e si diffonde nei tessuti che gonfiano, accade fuori ma anche dentro il nostro corpo, per cui la voce cambia e si ha una sensazione di soffocamento alla gola a causa del rigonfiamento delle mucose interne poi, o si interviene con una forte dose di cortisone, iniezione a forte dosaggio, non voglio entrare in merito al dosaggio, se si sa già di essere allergici con lo stick di adrenalina e comunque si va al pronto soccorso, poi si può passare all'ultima fase cioè il collasso (shock anafilattico) se si è nel pronto soccorso quasi sempre non si passa a miglior vita. Bisogna ricordare che dopo il primo shock anafilattico la seconda volta sarà tutto più veloce.


10/03/2016, 23:08
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Ciao a tutti.
Vorrei fare il test per indagare l'allergia al veleno delle api, visto che ho intenzione di intraprendere presto il loro allevamento. Da quello che ho capito leggendo in giro il test delle IgE non da indicazioni affidabili se non si è stati punti da molto tempo. Ditemi se sbaglio. Io ad esempio probabilmente non sono mai stato punto da un ape.

Leggendo questo articolo che mi sembra abbastanza affidabile si capisce poi come anche i vari test allergici non diano risultati attendibili sulle possibili reazioni future.

http://aaito.it/documenti/linee_guida/I ... AGNOSI.pdf


24/03/2016, 14:40
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