|
Autore |
Messaggio |
frankapi
Iscritto il: 28/10/2009, 17:39 Messaggi: 66 Località: Est Piemonte
|
Buon giorno a tutti, mi piacerebbe conoscere altri apicoltori che come me producono pappa reale, in modo particolare al centro nord per confrontare tecniche e risultati.
|
29/10/2009, 17:26 |
|
|
|
|
Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68797 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
|
Non c'è nessun apicoltore sul forum che produce pappa reale? Ciao, Marco
_________________Segui Agraria.org anche su Facebook e Twitter ! Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org?
|
02/11/2009, 9:52 |
|
|
marcello
Iscritto il: 11/11/2008, 0:26 Messaggi: 600 Località: Chiavari(Genova)
|
ciao, mi sono cimentato qualche anno fà, poi ho abbandonato per mancanza di tempo. Da un favo di covata prelevavo larve femminili di età inferiore ai tre giorni ( a questa età hanno ancora la possibilità di svilupparsi in regine). Le larvette le immettevo in cupolini di cera , sostenuti da appositi telaietti della stessa grandezza dei telaini da nido. I telaietti li davo a una famiglia preventivamente orfanizzata la quale terminava la costruzione delle celle reali , rifornendole di gelatina. al terzo giorno dalla concessione asportavo i telaini e in laboratorio asportavo la gelatina. I tempi di permanenza nell'alveare delle celle destinate alla produzione di pappa reale possono variare per diverse ragioni : in primo luogo l'età delle piccole larve innestate nei cupolini . Se le larvicine utilizzate per gli innesti sono giovanissime 8-10 giorni di età, sarà possibvile lasciare le celle nell'alveare qualche ora in più, (circa 70 ore) e si avrà in tal casouna quantità di pappa reale maggiore, anche perchè le larve più giovani sono, meno consumano. Se le larvcine sono più adulte , nel periodo di allevamento , di nutrizione , essendo più sviluppate consumano più pappa reale, pertanto la permanenza delle celle nell'alveare dovrà essere abbreviata( mediamente 68 ore). Quando le larve sono adulte, vicino alla fase di metamorfosi , si può verificare che il consumo di pappa reale possa essere superiore alla quantità fornita giornalmente dalle api. In quel momento la qualità della pappa reale stessa può essere di qualità inferiore essendo meno curata dalle api, le quali ritengono ormai esaurita la fase di marcato fabbisogno nutrizionale . La presenza di alte temperature esterne favorisce lo sviluppo delle larve anticipando i tempi di prelievo dall'alveare. Al contrario la basssa temperatura esterna , limita la disponibilità di polline , l'attività è meno frenetica e di conseguenza anche la produzione della pappa reale incontra difficoltà,come pure il rifornimentpo alle larve può essere inferiore . Il periodo di permanebza delle celle reali negli alveari di produzione , ha molta importanza sia per la quantità sia per la qualità della pappa reale. Marcello
|
02/11/2009, 12:39 |
|
|
frankapi
Iscritto il: 28/10/2009, 17:39 Messaggi: 66 Località: Est Piemonte
|
Grazie a Marcello per la tua risposta, se alcuni anni fa ti cimentavi già nella produzione di pr eri avanti nei tempi ...forse troppo ed è un peccato non aver continuato..ad oggi le tecniche si sono affinate e la selezione di regine molto più vocate alla produzione permettono risultati molto più soddisfacienti. Ti sei dedicato solo al miele o ad altri prodotti?
|
02/11/2009, 18:06 |
|
|
marcello
Iscritto il: 11/11/2008, 0:26 Messaggi: 600 Località: Chiavari(Genova)
|
attualmente degli 80 alveari circa che avevo me ne sono rimasti una decina , con questi produco solo miele, per me, parenti e amici. sono passati più di 10 anni da quando producevo pappa reale, usando anche il metodo del cassettone. Non sò se questo sistema è ancora in auge cercherò di spiegarlo il meglio possibile. usavo dei cassettoni doppi, , con due famiglie regolari con regina ai lati e uno spazio interno diviso da diaframma con la parte centrale dello stesso diaframma , provvisto di escludiregina . Il reparto interno centrale (senza regina) era costituito da sei telaini e precisamente 4 provvisti di covata giovane e due portastecche che recavano nella parte superiore il nutritore . Nei 2 telaini portastecche di norma venivano collocate 2 stecche ogni telaino , pertanto 4 stecche ogni cassettone, portanti 18-20 cupolini innestati cadauna, per un totale di 72-80. Questo metodo comportava la rimonta , così comunemente veniva chiamata l'immissione al centro di nuovi telaini contenente covata giovane, che veniva prelevata dalle famiglie esterne dello stesso cassettone. Le operazioni e la produzione erano facilitate da famiglie molto popolate da api nutrici e dalla presenza di raccolto , in mancanza di tali condizioni i cassettoni dovevano essere nutriti al punto che le api si consideravano in una situazione di abbondanza e di buona prospettive , quindi stimolate a sviluppare e nutrire abbondantemente di pappa reale le celle. Ti saluto Marcello
|
03/11/2009, 22:07 |
|
|
daddofra
Iscritto il: 20/11/2009, 19:08 Messaggi: 25 Località: maremma grossetana...
|
salve, attualmente stò frequentando un corso per la produzione di pappa reale, e sembra che ci sia una discreta richiesta di tale prodotto. Premetto che mi sono avvicinata al mondo delle api solo ora attraverso questo corso, ma sarei veramente interessata ad iniziare un'attività. Volevo sapere se qualcuno di voi ha esperienza e già produce pappa reale,e se effettivamente il mercato la richiede come mi è stato detto,e magari anche un confronto sulla vostra produzione stagionale per ogni alveare,per verificare un pò le informazioni che mi sono state date. Io abito in maremma, che mi risulta sia una delle zone climaticamente più adatte per questa produzione, ma anche per gli altri settori apistici, come l'allevamento di sciami,regine...ecc Grazie un saluto francesca
|
22/07/2010, 9:21 |
|
|
ninno
Iscritto il: 17/04/2010, 20:01 Messaggi: 2236
Formazione: perito industriale
|
Ciao daddofra, secondo me dovresti fare un corso per guidare una 500 e dopo averla guidata,con successo, potrai seguire un corso per provare a guidare la ferrari in F1. buon lavoro ninno
|
22/07/2010, 14:16 |
|
|
Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
|
Quello che vuole dire Ninno è che per prima cosa dovresti iniziare ad allevare le api, capire come funziona, farti un po’ le ossa, e poi pensare a cose più complicate come la produzione di pappa reale, altrimenti, per usare un altro paragone automobilistico, è come imparare la derapata controllata prima di imparare a guidare.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
|
22/07/2010, 20:55 |
|
|
daddofra
Iscritto il: 20/11/2009, 19:08 Messaggi: 25 Località: maremma grossetana...
|
ninno ha scritto: Ciao daddofra, secondo me dovresti fare un corso per guidare una 500 e dopo averla guidata,con successo, potrai seguire un corso per provare a guidare la ferrari in F1. buon lavoro ninno Il corso prevede: conoscenza delle api in generale,conduzione di un apiario,produzione miele,norme relative, malattie che possono colpire le api ecc...e poi produzione pappa reale.(si suppone che se è un corso a cui possono partecipare persone senza esperienza ti insegnino anche gli aspetti base di questo tipo di allevamento),quindi da parte mia stò cercando prima di imparare a mandare la 500! 200 ore in aula e 80 stage lavorativo presso un apicoltore molto gentile che non ti demoralizza...... In base però alle mie esigenze sarei più interessata alla pappa reale perchè richiede un impegno più costante e più ore di lavoro, ma fisicamente meno impegnativo per una donna! non mi ci vedo molto a togliere 2 o 3 melari!Senza considerare l'entità dell'investimento iniziale totalmente diverso in base alla produzione di miele o pappa.(numero di arnie). In ogni caso noto un pò troppa saccenza nella tua risposta, se possiedi tali conoscenze(e cosi dai a intendere..) potevi semplicemente rispondere alle mie domande..... A fine corso spero di aver acquisito le competenze per mantenere in salute e produttive 10-15 arnie a produzione di pappa reale. ciao Francesca
|
25/07/2010, 16:55 |
|
|
ninno
Iscritto il: 17/04/2010, 20:01 Messaggi: 2236
Formazione: perito industriale
|
Sig.ra Francesca, le ho risposto in quella maniera perchè ho letto che stava frequentando un corso sulla produzione di pappa reale e che si stava avvicinando al mondo delle api attraverso il corso. La produzione di pappa reale, ammesso che si riesca ad essere competitivi con i cinesi, presuppone una PERFETTA conoscenza del mondo delle api e delle loro abitudini e mi era sembrato di capire che tutto ciò non fosse necessario.
Le chiedo scusa per la saccenza , ho purtroppo il difetto di presentare , a tutti quelli che vogliono fare l' apicoltore, prima tutte le difficoltà e le problematiche e poi gli aspetti positivi in maniera da far rimanere solo quelli fortemente motivati.
Se sei uno motivato diventerai un buon apicoltore altrimenti entro 5 anni e dopo aver speso soldi e tempo abbandonerai l' attività. Rimango del parere che la produzione di miele sia meno onerosa della produzione di pappa reale e per il peso ci si può fare aiutare.
Per rimanere in ambiente automobilistica la teoria e la pratica ti fanno prendere la patente ma saper guidare la 500 in città e sulla tangenziale è tutta un' altra cosa. A risentirci. Ninno
|
25/07/2010, 22:54 |
|
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 22 ospiti |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|
|