Ciao Amici,
mi sono imbattuto oggi in un video che denuncia la sostanza in oggetto. Dopo i neocotinoidi o come cavolo si scrive, ora banditi (ma ancora usati?) ho letto di questa sostanza applicata alla concia dei semi.

La domanda è: quale è il meccanismo DANNOSO di interazione di un seme conciato con le api? Voglio dire, se il seme conciato lo interri per bene, dovrebbe non disperdere la sostanza dannosa in giro, molto meglio comunque di un atomizzatore usato in pieno campo.

Eppure le cose non stanno così, le denunciano gli apicoltori friulani colpiti da morie di APi studiate ed a causa di questa molecola... Forse il seme conciato da origine a una pianta "malata"?

grazie!

Il principio attivo è vietato già dal primo gennaio 2020, salvo che qualcuno abbia usato del seme del' anno scorso; l'ipotesi più probabile e che le conce delle sementi si staccano dal seme e vengono sparse nell'ambiente circostante dalle seminatrici.

Concordo!
La sostanza in se non comporterebbe problemi se il seme fosse interrato a mano, ma sembra che le operazioni di caricamento delle seminatrici, e la semina poi, costringe i semi a sfregare uno con l'altro con perdita della sostanza, che essendo ormai polvere se ne va tranquillamente in giro.
ABOLIAMO LE SEMINATRICI!!1!UNO

Quindi il problema per le Api si verifica nel momento di messa del seme e non nel momento di bottinatura del fiore...almeno esso risulta "sano", la diffusione del pesticida è prima...

Il metodo della concia, dal punto di vista teorico è buono (o migliore) di un pesticida dato a mezzo atomizzatore in pieno campo, ma se presenta poi i problemi di perdita di principio attivo ed inquinamento certo siamo li.....

Tutto questo in via molto ufficiosa, e per "sentito dire"...
Posta la domanda ai produttori relativamente a questo fenomeno hanno risposto ben altro, ovvero che non è possibile, ma basta stare attenti per notare morie nei giorni immediatamente successivi alla semina, soprattutto di mais e girasole.
Fenomeno che, ritengo di dover dire, personalmente (e per fortuna) non ho mai riscontrato, anche perchè attorno ai miei apiari solo su pochi ettari, e anche piuttosto sparpagliati, che utilizzano questi metodi di semina.
Quindi BOH... chi lo sa se è vero o meno!