Per la produzione di miele mi sono sempre limitato a rimuovere i telaini da melario, ma ho sentito che qualcuno ne preleva anche alcuni dal nido. La mia paura è di lasciare la famiglia senza scorte sufficienti per l'inverno. Che cosa ne pensate?
Mai sentito, ma e' assurdo per vari motivi: - restano senza scorte invernali. - le celle, almeno in parte avranno contenuto covata, e la commercializzazione di tale miele e' vietata. - gli smielatori sono dimensionati per telaini da melario, richiedono supporti speciali per quelli da nido. - ...
Sembra assurdo anche a me però mi hanno spiegato che per riequilibrare le scorte invernali mettono del candito e per la vendita prelevano il miele prima del trattamento antivarroa.
se ti hanno imballato il nido di miele e hai già tolto i melari puoi anche valutare di togliere dei telai di miele ma non da smielare, da dare a famiglie più bisognose o nei nuclei o tenere in magazzino come scorta per la primavera. comunque non vedo motivo di toglierli in occasione del trattamento
Non vedo niente di assurdo. L’escludiregina fu inventato 150 anni fa ma l’uso di massa è molto più recente e prima di questo si estraeva il miele da dove capitava senza particolari attenzioni. Il gusto è più forte, meno delicato, sa di favo, ma il miele non fa schifo e non è tossico. D'altronde le api spostano regolarmente il miele da una parte all’altra quindi parte del miele nel melario può provenire dal nido. Per quanto ne so io, solo il miele biologico deve provenire esclusivamente dai melari, ma non essendo una cosa che mi interessi non ho mai approfondito e per chi non vende il problema non si pone nemmeno. Gli smielatori più economici, da hobbysti diciamo, sono fatti per accogliere anche telaini da nido.
spimi99 ha scritto:... mi hanno spiegato che per riequilibrare le scorte invernali mettono del candito ...
Per riequilibrare le scorte si utilizza lo sciroppo. Il candito d’inverno si usa come nutrizione di emergenza.
Il fatto che un tempo si facesse non giustifica il metodo. Altrimenti se si mette sullo storico, al tempo dei bugni villici si schiacciava la covata insieme al miele. Certamente gusto piu' forte, certamente non tossico.
Il fatto di non aver mai conosciuto o sentito di alcuno che estragga il miele dai telaini da nido e' indicativo (per me) del fatto semplicemente non si fa, almeno nella zona alpina.