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24/07/2017, 11:16
E' meglio iniziare in primavera e se puoi fare un corso ma uno serio sarebbe ancora meglio.TipTup ha scritto:Ormai credo che aspetto fino al prossimo anno per iniziare.
09/08/2017, 17:33
09/08/2017, 20:59
mafo85 ha scritto:Ciao a tutti, scrivo qui per non aprire altre discussioni.
Voglio iniziare ad allevare api, per miele, polline, pappa reale e propoli, solo per uso familiare.
Sono già due anni che a primavera voglio iniziare, ma ho avuto troppo da fare nel piantare lamponi e more e col pollaio.
La prossima primavera vorrei iniziare con due o tre arnie, ma sono quasi completamente a zero come materia.
Mi consigliate un buon libro?
Le api le metterò in un appezzamento di famiglia, formato da bosco di acacia (robinia), qualche castagno, prato con trifoglio, tarassaco ecc, poi ho dei filari con piante di lamponi e more (e in autunno ne mettero altri).
Come arnie, potrei reperirle da un mio parente che è un apicoltore, anche se non sono in ottimi rapporti, penso comunque che me le dia a poco.
Cosa mi consigliate? Le arnie le posso mettere in mezzo al prato ai 4 venti oppure devo fargli una tettoia?
Quanto miele potrei produrre da 3 arnie senza fare grossi errori e in una buona annata?
Grazie a tutti
12/08/2017, 11:48
ghigo85 ha scritto:le api non danneggiano gli acini delle viti, i principali insetti che lo fanno sono le vespe (le api hanno una specie di proboscide per succhiare non riescono fisicamente a rompere il chicco d'uva, le vespe, soprattutto i calabroni invece lo fanno molto facilmente con potenti mandibole).
E' davvero strano che nel 2017 ci sia una maggioranza schiacciante di viticoltori che non sanno queste cose così semplici, lo so per esperienza personale, ci vivo in vigna.
Le api alla vigna non fanno nulla di male, al massimo possono dare un piccolo incentivo all'impollinazione incrociata (la vite è anemofila, usa il vento per disperdere il polline, non gli insetti), ci sono studi interessanti purtroppo poco o per nulla divulgati in ambito viticolo, su l'importanza delle api che a seguito della rottura di acini per svariati motivi, succhiando l'interno dell'acino rotto previene il propagarsi di patogeni ed evita che i chicchi marciscano!
Il problema tra api e vigna, è il contrario, è la vigna e il suo consueto utilizzo (sfalci, fitofarmaci, insetticidi, anticrittogamici etc) che danneggia le api! (gli apicoltori avveduti scappano lontano dalle vigne e so che in molti corsi di apicoltura finalmente si sconsiglia ai nuovi futuri apicoltori di tenere api vicino alle vigne, se non vuole ritrovarsele tutte morte avvelenate).
Oltretutto la produzione di nettare ad ettaro della vite è irrisoria perciò di sicuro il miele non ce lo fai dalla vigna.
Venendo alle altre domande:
. la varroa è uno dei problemi principali, soprattutto perché causa danni non solo di per se (nutrendosi di emolinfa sull'ape) ma perché si comporta come vettore per tantissime patologie che altrimenti sarebbero controllabili, invece varroa ci costringe a dover aiutarle. Questo è un tema da conoscere bene se si vuole tenere le api, un buon libro ma soprattutto un buon corso diventano fondamentali, così puoi vedere e provare personalmente tutto, trattamenti e metodi vari per tenere le api, evitandoti facili errori grossolani che all'inizio sono un classico.
. quoto Ricky83, in genere si consigliano almeno 2 arnie per iniziare, nell'operare di persona e/o nel fare un corso capirai subito perchè una sola arnia è più difficile da gestire e portare all'anno successivo che due.
. il periodo migliore per iniziare è la primavera con le primissime fioriture che hai in zona (ricorda non bastano che qualche fiore qui e là, si parla di fioriture distribuite su ettari), non ti scrivo il mese perchè dipende dove le tieni, ragusa o bolzano hanno tempi diversi com'è facilmente intuibile. L'apicoltura è tra le categorie agricole più dipendenti dal clima e dalla meteo, le api non stanno in una stalla, volano ovunque, e si nutrono di polline e nettare da fiori che durano pochi giorni, una settimana, non di erba che cresce sempre...
. Ci sono tanti tipi di arnie diverse, il consiglio migliore è che TU abbia tutte le arnie dello stesso tipo, di conseguenza puoi avere lo stesso materiale standard per tutte (stessi telaini etc..) , poi scegli te il modello da tenere. Secondo me è meglio se parti con materiale nuovo, se non altro ti da la certezza di non partire con possibili patologie (il tempo in disuso di una vecchia arnia non è sufficiente per definirla "sana"), oltretutto le arnie vecchie chiudono male e vanno restaurate "a modo".
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