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Autore Messaggio

Iscritto il: 07/01/2012, 13:42
Messaggi: 20
Località: Lucca
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Salve a tutti,
sono praticamente nuovo del forum.
Come vi ho gia' scritto nei miei saluti iniziali,mi sono avvicinato a questo fantastico mondo solo da poco tempo.
E' grazie a dun mio amico che mi sto' appasionando all'apicoltura.Ho letto per iniziare un libro di Pistoia,e adesso ne sto' leggendo un altro.Sto' anche frequentando un corso per apicoltori novelli,e mi piacerebbe iniziare con qualche arnia gia' quest'anno!
Secondo voi qual'e' il numero giusto di arnie per cominciare?
Con il mio amico e con degli esperti apicoltori che conosciamo,pensavamo a duna decina di cassette,anche per avere una casistica completa,e per fare delle prove di diverse metodologia di allevamento.Voi che dite?
Riguardo al tipo di arnia?Leggendo i vari forum ed i libri,mi sono imbattuto,DB a parte, nell'arnia Langstroth ed ultimamente nel tipo nella quale il nido e' formato da 2 melari a favo allargato.
Voi cosa dite?Merita fare degli esperimenti in questo senso?
Saluti a tutti e grazie per vs eventuali interventi.
Saluti
Bencre


19/01/2012, 10:12
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Iscritto il: 17/01/2012, 14:35
Messaggi: 329
Località: Salceta di Sant'Agata - Palazzo del Pero - Arezzo (AR) - Toscana
Formazione: Ragioniere programmatore ---Apicoltore autodidatta - Api e Miele
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Ciao e benvenuto nel forum! Scrivo in base alla mia esperienza.

Io ho iniziato con due arnie e l'anno dopo sono passato a 30 per poi rammaricarmi a 15 arnie l'anno successivo per causa della varroa e della poca esperienza.

Quando avevo 30 arnie dovevo disturbare mio padre e mio fratello nel tempo libero (entrambi prestanti servizio in polizia di stato).

Ora ne ho quasi una cinquantina e disturbo solo mio padre molto sporadicamente quando sposto le arnie.

A mio avviso non c'è un numero preciso di arnie per iniziare. Io consiglio con poche e se vuoi di aumentare gradualmente.

Ti sconsiglio inoltre di cominciare solo con un alveare perché ti potrebbe soccombere e non avresti rimpiazzo oppure potrebbe indebolirsi e non avresti favi per aiutarlo.

Sul tipo Langstroth non sono in grado di aiutarti perché io utilizzo esclusivamente DB.

Ciao di nuovo!

_________________
Francesco
Produttore di Miele toscano


19/01/2012, 11:23
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Iscritto il: 07/04/2010, 20:30
Messaggi: 3917
Località: Cisterna di Latina
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Ciao Bencre,
se stai facendo un corso, è meglio che inizi quanto prima ad allevare le api, per mettere subito in pratica quello che stai imparando. Come ho già scritto in altre occasioni, secondo me, il numero ideale di alveari per iniziare è tre. Un numero sufficiente da permetterti di aiutare una delle famiglie se si dovesse trovare in difficoltà ma non cosi alto da portarti via troppo tempo, perché all’inizio impiegherai un sacco di tempo per le visite, un po’ per paura di combinare disastri, un po’ per curiosità, un po’ per ansia …
Dieci arnie il primo anno mi sembrano troppe, anche se siete in due e avrete l’assistenza di un apicoltore esperto. Primo, perche visiterete gli alveari sempre uno alla volta, quindi impiegherete lo stesso tempo di un solo principiante con dieci arnie e due, perche l’apicoltore esperto non avrà sempre il tempo per assistervi.
Per il primo anno lascerei perdere qualsiasi tipo di esperimento su metodologie di allevamento e tipi di arnie. La priorità dovrà essere l’acquisizione di una buona manualità e di una discreta conoscenza pratica delle dinamiche di una famiglia di api.
Dopo aver fatto uscire le vostre api sane e salve da almeno un paio di inverni, aver evitato le sciamature, moltiplicato le famiglie, fatto i trattamenti, estratto (e diviso con gli amici :mrgreen: ) il vostro miele e aver capito cosa cavolo fanno le api tutto il giorno nell’alveare, potrete anche iniziare a pensare in grande.
P.S. Penso di aver scritto qualcosa, da qualche parte, sulle Langstroth e prima o poi riprenderemmo quella discussione.
Ciao,

_________________
http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura

Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)


19/01/2012, 23:47
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Iscritto il: 07/01/2012, 13:42
Messaggi: 20
Località: Lucca
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grazie dell'intervento obombo,
credo proprio che ridimensionero' le mie intenzioni!!!
mi sa che alla fine faremo 6 arnie,3 a testa...poi si vedra'!
La cosa ci appassiona,vedremo cosa ci riserva il futuro,e come affroteremo le prime avversita'(vedi varroa).
Saluti
Bencre


20/01/2012, 9:35
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Iscritto il: 27/01/2012, 19:32
Messaggi: 10
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Obombo ha scritto:
Ciao Bencre,
se stai facendo un corso, è meglio che inizi quanto prima ad allevare le api, per mettere subito in pratica quello che stai imparando. Come ho già scritto in altre occasioni, secondo me, il numero ideale di alveari per iniziare è tre. Un numero sufficiente da permetterti di aiutare una delle famiglie se si dovesse trovare in difficoltà ma non cosi alto da portarti via troppo tempo, perché all’inizio impiegherai un sacco di tempo per le visite, un po’ per paura di combinare disastri, un po’ per curiosità, un po’ per ansia …
Dieci arnie il primo anno mi sembrano troppe, anche se siete in due e avrete l’assistenza di un apicoltore esperto. Primo, perche visiterete gli alveari sempre uno alla volta, quindi impiegherete lo stesso tempo di un solo principiante con dieci arnie e due, perche l’apicoltore esperto non avrà sempre il tempo per assistervi.
Per il primo anno lascerei perdere qualsiasi tipo di esperimento su metodologie di allevamento e tipi di arnie. La priorità dovrà essere l’acquisizione di una buona manualità e di una discreta conoscenza pratica delle dinamiche di una famiglia di api.
Dopo aver fatto uscire le vostre api sane e salve da almeno un paio di inverni, aver evitato le sciamature, moltiplicato le famiglie, fatto i trattamenti, estratto (e diviso con gli amici :mrgreen: ) il vostro miele e aver capito cosa cavolo fanno le api tutto il giorno nell’alveare, potrete anche iniziare a pensare in grande.
P.S. Penso di aver scritto qualcosa, da qualche parte, sulle Langstroth e prima o poi riprenderemmo quella discussione.
Ciao,








Salve mi sono iscritto da poco sapete dove o chi organizza corsi sull'apicoltura in prov. di modena e dintorni?
poi una domanda sono un ragazzo italiano con terreni in romania dove oltre ad avviare un orticultura vorrei mettere su una apicultura.
Ho visto che la in romania usa attrezzare un cassone di un camion dove mettere le cassette di legnop poi si spostano con quello in varie zone dicono che cosi facendo si migliora la qualità del miele perche raccolgono da fiori diversi.
sapete dirmi le differenze principali tra questo e il sistema a terra che ho sempre visto in italia?



Grazie mille


27/01/2012, 20:25
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Iscritto il: 23/12/2011, 19:29
Messaggi: 528
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ste80 ha scritto:
Salve mi sono iscritto da poco sapete dove o chi organizza corsi sull'apicoltura in prov. di modena e dintorni?
poi una domanda sono un ragazzo italiano con terreni in romania dove oltre ad avviare un orticultura vorrei mettere su una apicultura.
Ho visto che la in romania usa attrezzare un cassone di un camion dove mettere le cassette di legnop poi si spostano con quello in varie zone dicono che cosi facendo si migliora la qualità del miele perche raccolgono da fiori diversi.
sapete dirmi le differenze principali tra questo e il sistema a terra che ho sempre visto in italia?
Grazie mille


Ciao,
scritto cosi sembra che le arnie non vengano mai scaricate dal camion e continuamente spostate per cambiare le fioriture, se è cosi mi sembra una cosa controproducente per due motivi
1- le bottinatrici si scambiano informazioni sui luoghi da bottinare, se le sposti continuamente devono iniziare sempre da capo con la ricerca delle fonti nettarifere
2- le api sono "fedeli" ad una unica specie floreale finchè queste non si è esaurita nel loro territorio, spostarle prima che abbiano finito il loro lavoro è controproducente per loro ma soprattutto per l'impollinazione!

Se invece si tratta solo di inseguire le fioriture spostando le arnie, beh si chiama nomadismo e si fa anche qui in italia, la qualità del miele c'entra poco, più che altro migliora la quantità.
Saluti,
HB


27/01/2012, 20:49
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Benvenuto nel forum dei contadini Ste80!
Per quanto riguarda i corsi, valgono più o meno le risposte che trovi qui: http://www.forumdiagraria.org/api-f53/chi-mi-puo-insegnare-in-provincia-di-venezia-t34462.html
http://www.forumdiagraria.org/api-f53/apicoltore-amiata-t34228.html
I rimorchi con le arnie servono per fare nomadismo, cioè seguire le fioriture per poter raccogliere più miele. Normalmente, facendo nomadismo si raccoglie nettare da una sola specie, quindi si fa miele uniflorale, come quello di acacia, tiglio, girasole. Che la qualità sia migliore è questione di gusti, ma di sicuro si spunta un prezzo migliore rispetto al millefiori.
Tra i vantaggi di questo tipo di rimorchio c'è quello di non dover caricare e scaricare le arnie, basta attaccare il camion o il trattore e via. Gli svantaggi sono gli spazi angusti, l'utilizzo in certi casi di arnie fuori standard, con apertura posteriore, la deriva delle api e anche il costo di tutto il trabiccolo. Qui si possono vedere delle foto di questi rimorchi:
http://www.forumdiagraria.org/presentati-al-forumdiagraria-org-f50/un-ciao-a-tutti-dalla-romania-t34655-10.html

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Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)


27/01/2012, 23:39
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Iscritto il: 23/12/2011, 19:29
Messaggi: 528
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Fantastico, ma pensa te che strano nomadismo! :o


27/01/2012, 23:45
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Iscritto il: 23/05/2011, 15:38
Messaggi: 813
Località: Capannori, Lucca
Formazione: Perito Agrario
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Un mio contributo personale: foto scattate l'anno scorso durante un viaggio in Slovenia a bordo di un fantastico treno d'epoca!


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28/01/2012, 0:10
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Iscritto il: 23/12/2011, 19:29
Messaggi: 528
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Che meraviglia di posti Ggiasone!


28/01/2012, 0:22
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