Ciao a tutti.
Ritorno dopo tanto tempo su questo argomento perchè il mio interesse in merito è aumentato e, soprattutto, i risultati e le novità sono significativi.
Per prima cosa, per quanto riguarda le semine dello scorso inverno, i risultati sono lusinghieri. Alcune erbe sono germogliate bene o benino e altre no. Complessivamente direi risultati accettabili.
Per le prossime semine mi sono però orientato verso altre metodologie.
Per primo ho cercato nelle mie zone erbe con fioriture significative sia per l'epoca, la capacità di fare macchie fiorite di una discreta o notevole estensione e con una rilevante attrattività per le api.
Con mia sorpresa e incredulità devo dire che le erbe selvatiche con queste caratteristiche sono veramente un discreto numero e inoltre producono una rilevante quantità di semi la cui raccolta presenta delle difficoltà che con un po' di pratica si superano facilmente. Complessivamente ho raccolto circa 3 kg di semi e tenendo conto che la maggior parte di queste piante produce dei semi piccoli o piccolissimi (meno di un millimetro di diametro) direi che la quantità in termini di numero di semi è veramente notevole.
Per la maggior parte di queste erbe ho recuperato anche il nome consultando il sito della associazione amatoriale di botanica Acta Plantarum
https://www.actaplantarum.org/index.php" target="_blank" ( vedere la sezione Galleria-Indice per categorie).
Le erbe principali sono: Malva; 4 Centauree fra cui sicuramente la Nobilis, la Jacea e la Nigrescencis; Sambucus ebulus; Lythrum Salicaria; Vincetoxicum hirundinaria; Vedovine selvatica e maggiore; Salvia pratensis.
Inoltre anche altre tre erbe di cui non ho trovato ancora il nome e che non sono presenti nel sito citato.
Queste erbe hanno dei periodi più o meno lunghi di fioritura a partire da inizio giugno fino a ottobre inoltrato e, se considerate tutte insieme, senza nessuna interruzione di continuità e con abbondanti sovrapposizioni. La produzione di nettare è buona o ottima ed infatti attraggono tutte molte api e numerosi altri insetti pronubi. La maggior parte viene bene su terreni anche poveri e siccitosi. Solo la Salicaria vuole terreno umido e preferibilmente presenza costante di acqua come scoli o corsi d'acqua. Il Vincetoxicum invece viene anche in terreni non irrigati ma preferisce ambienti ombrosi e freschi. Le piante di questa specie che ho trovato in terreni esposti in continuazione al sole presentavano evidenti segni di stress idrico con compromissione della produzione di semi.
Alla prossima puntata.
Al.