Io ti consiglierei di lasciarla stare con il fondo in legno....
Magari con le prossime provvedi diversamente, in caso contrario puoi schiodare o tagliare con il seghetto alternato e inchiodarci una semplice rete tessuta zincata maglia 3x3 e sopra piazzi due longheroni con scalanatura per il vassoio (che puo' esser fatto di legno, lamiera, plastica...) o in alternativa delle tavole inchiodate sfasate cosi da ricreare un canale senza dover usare la fresa. La distanza tra rete e vassoio è ininfluente, diciamo minimo 0,5mm!?
Troppo lavoro, una sola arnia puoi lasciarla cosi.... io ogni 5 arnie con fondo in rete ne faccio 3 con fondo in legno e mi trovo bene.

Riguardo il fondo non ho ancora deciso e, se devo essere sincero, i commenti mi lasciano un po' perplesso. Tutto quello che ho letto da' per scontato che il fondo in rete sia la base per la lotta alla varroa... La Regione anni fa diede anche dei contributi a fondo perduto per la loro sostituzione.
Il prossimo weekend mi faccio un'idea sulla fattibilità / complessità.

Nel frattempo un weekend di relativo bel tempo mi ha consentito un po' di lavoro!
In mezza giornata con l'aiuto di mio suocero ho costruito un'arnia top-bar con un foglio di compensato di recupero di 2cm. Il colore giallo è tempera da muro, perché il pannello era usato come rivestimento di una parete. Sono indeciso se lasciarlo così, vernicare sopra o sverniciare e riverniciare.
La finestra laterale è una lastra di plexiglass di 4mm incassata a filo interno. Ho ritagliato una cornice con la circolare e incollata con colla vinilica.
Abbiamo anche preparato il tetto, ma non ci soddisfa e lo modificheremo. Posterò altre foto la prossima settimana, se il tempo tiene.
Manca anche il fondo che faremo con rete di 3mm, (abbiamo già preparato un pannello di chiusura per l'inverno) e le barre superiori, a cui ancora non ho pensato.

Grazie a tutti per i consigli!

Il Vostro Rischio.

La denominazione di "fondo antivarroa" è immotivatamente ottimistica, visto che il fondo a rete ha ben poche funzioni antivarroa. Forse nel caso dei trattamenti con timolo può servire a far allontanare la varroa intontita dai vapori, che nel caso del fondo pieno si potrebbe riprendere e risalire su qualche ape, o almeno questa è la teoria ma non so se ha qualche base scientifica. L'unica attinenza che ha con la lotta alla varroa è che ti permette di valutare la caduta dopo i trattamenti.
Lo trovo invece molto utile d'estate per migliorare l'aerazione dell'arnia, e qui la differenza si vede se si fa il paragone con le arnie a fondo fisso.

SOno d' accordo con Obombo sul concetto di fondo "anti" varrroa. Non ho mai capito come mai le top-bar non vengano gestite con un escludi-regina fatto su misura. Io la finestra la leverei: per me le api sono meno stressate al buio.
Maddmax

Concordo in pieno sull'escludi-regina, infatti ho intenzione di farne uno con una griglia in plastica.
La finestra sarà predisposta con uno sportello di chiusura e utilizzato con parsimonia.

Ciao rischio,
concordo con i colleghi a proposito del fondo antivarroa, ottimo per aumentare la ventilazione nel nomadismo, pressochè inutile come misura terapeutica.
Bel lavoro la top bar ma mi sorge un dubbio, hai misurato attentamente l'angolo di inclinazione delle pareti laterali? se non è quello corretto (ora non ricordo esattamente quale fosse) le api attaccheranno i favi alle pareti e ti sarà impossibile visitarle.

Grazie!
Sull'angolo ci sono fiumi di parole scritte sui vari forum. C'è chi dice che 120 gradi sia il migliore, chi dice che anche con pareti verticali non ci sono costruzioni di cera e chi dice che non sia così importante. Insomma, un po' tutto e il contrario di tutto. Ho trovato diversi schemi di costruzione e questo è quello che mi ha convinto di più (alla fine viene circa 115 gradi). Non posto il link al sito di origine visto che è un forum ed è vietato dal regolamento. Se qualcuno lo vuole lo mando via MP, oppure attendo l'OK di Obombo.

Siccome ero indeciso tra due opzioni, proverò a costruire anche l'altro se ho tempo e voglia, poi vedo chi vince.

Il Vostro Rischio.

Chettelodicoaffare, sei avantissimo rischio!

Siccome non ho api, ho un sacco di tempo libero...

Torno alla carica con un aggiornamento post-inverno. Si comincia!

Mi sono procurato il materiale mancante oltre a due cassettini da 6 in multistrato. Ho preso accordi con un apicoltore della zona per due nuclei 3 telai di covata + 2 di scorte con regina 2013 che mi farà avere nel giro di un paio di settimane.
Nel frattempo ho seguito un corso parzialmente utile e investigato i dintorni di casa.

Ho incontrato l'unico vecchio apicoltore dei paraggi, un anziano agricoltore con la passione per le api.
A quanto ho capito parlando con lui ha idee molto vaghe di come trattare la varroa e rimpiange i tempi in cui usava il Perizin, che adesso non si trova più (per fortuna).
L'anno scorso gli sono morte 40 famiglie. Tre sciami gli sono tornati a casa e adesso ha solo questi. La mia intenzione è quella di aiutarlo con blocchi di covata e ossalico ammesso che me lo permetta. Considerata la breve distanza, che è di circa 300m in linea d'aria (e circa 200m di dislivello verso l'alto), temo di non avere scelta.
Per fortuna a quanto pare non usa nè ha mai usato antibiotici.

Ho sfiammato le due casse da 10 di recupero e il piano è quello di trasferire i nuclei nelle casse grandi e fare due nuclei piccoli di scorta in quelle piccole, nella speranza che la stagione tenga e la montagna sia generosa.

Si accettano consigli su come e quando dividere i due nuclei che mi daranno. La mia intenzione è di aspettare di averli su 4+2, poi prendere 1+1 con regina e lasciare 3+1 orfano. Funzionerà?

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Il Vostro Rischio.