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Miglioramento genetico per la resistenza alla varroa 
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Si avrebbe comunque il risultato di avere un apiario con pochi superstiti, se non nessuno.


13/08/2013, 17:31
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E' vero, ma l' alternativa dopo 40 anni di "medicine magiche" qual'e'?

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13/08/2013, 18:01
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Mi sembra di capire che Marvel ha osservato quello che anch'io ho osservato all' inizio quando non usavo escludi regine e alcune famiglie riempivano il nido e due melari di covata ebbene a fine stagione non raccoglievano nulla, potevano servire solo a fornire api ad altri come afferma hb.
Per quanto riguarda la varroa non condivido il detto meno covata = meno varroa.
La lotta che faciamo ogni fine estate-autuno è quello di abbattere il più possibile il numero di varroa negli alveari ma alla ripartenza della covata il nemico è subito pronto a riprodursi, tra apr-mag-giu non ci accorgiamo del danno che fà perchè l' avere 1000-2000 varroa a fronte di una covata di 40.000 rappresenta ancora un limite accettabile per il buon funzionamento ed il raccolto dell' alveare.
I problemi che vediamo in agosto sono l' effetto di un numero di varoa troppo alto per una covata che si stà riducendo per cui le nascite sane sono sempre meno fino a fare collassare l' alveare ma la varroa se ne frega della poca covata.
Gli alveari sciamati e che hanno avuto delle difficoltà a rifarsi una regina e sono state ferme per un periodo più lungo hanno , in agosto, un carico di varroa minore degli altri ma perchè, in assenza di covata, la varroa ha perso alcuni cicli di nascite.
Ninno


13/08/2013, 21:41
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Bisogna capire i punti fermi su cui fare selezione e con quali numeri...
Senza sacrificare troppo.

Un monitoraggio della varroa (un tipo esatto) settimanale/mensile sarebbe un'ottima cosa.
Si comincia col capire quali famiglie sono più parassitate e quali meno.

Poi? Come si dovrebbe procedere?


15/08/2013, 9:55
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Rileggendo la teoria del 4,9 mi sono imbattuto su aggiornamenti sul caso.
Il maggior sostenitore italiano dice:

<<"VARROA

La cosa più interessante è sicuramente vedere come se la sono cavata le api contro la varroa non facendo alcun trattamento?
Le famiglie sul 4,9mm hanno dimostrato di sopravvivere meglio e di avere un tasso di infestazione più basso. Questa tecnica per l'esperienza fatta sicuramente aiuta, ma non è risolutiva. Non si può pretendere che una nostra famiglia, proveniente da famiglie che non sono mai state selezionate per la resistenza alla varroa si dimostri invincibile. I nuclei fatti da famiglie mai trattate passano l'anno e vanno in produzione l'anno seguente.

Dopo due stagioni queste famiglie iniziano a risentire dell'infestazione da varroa e talvolta non superano il secondo inverno. Per questo motivo è opportuno monitorare il tasso di varroa ed intervenire se questo risulta eccessivo.

Stephan ci dice che se decidiamo di non far alcun trattamento dovremmo lavorare i primi anni solo con nuclei, che le famiglie passano una o più crisi prima di stabilizzarsi. Solo dopo questa fase si potrà pensare a produrre miele. Un alternativa potrebbe essere l'arnia a produzione rapida.">>

E' l'ammissione di un fallimento?


03/12/2013, 10:16
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Marvel ha scritto:
E' l'ammissione di un fallimento?

Marvel sei un po' criptico. Se stai dicendo che il 4.9 mm non funziona da solo, stai scoprendo l' acqua calda.
Metti insieme il 4.9 mm, lo zucchero a velo, la nutrizione adeguata, il miglioramento genetico, tecniche piu' rispettose della biologia delle api ecc ecc e la differenza c'e', eccome se c'e'.
Inoltre, ripeto per la milionesima volta, la ligustica i tratti di resistenza non ce li ha, per cui non puo' essere utilizzata con successo per il miglioramento genetico contro la varroa.
I ceppi giusti per i miglioramento genetico sono le caucasiche ed i ceppi sopravvissuti di cui in Italia non si parla ne' se ne sa niente.
Maddmax

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03/12/2013, 17:08
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Ciao Maddmax,
il messaggio sopra era un pò provocatorio.
Apibio spinge a passare al 4,9 con regine nostre senza smettere di trattare con ossalico.
A questo punto meglio fare una selezione seria seguita da qualcuno pagato per farla.
Perchè farci "sacrificare" le nostre famiglie?
Tutto qui.

Se le ligustiche sono la razza sbagliata perchè si continua ad usarla?


03/12/2013, 17:20
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Bella domanda! Me la faccio da almeno dieci anni.
In parte perche’ e’ la razza “italiana” e agli apicoltori italiani viene il lello duro a pensare che in tutto il mondo si usa l’ ape italiana. In parte perche’ la maggior parte degli apicoltori non ha la capacita’ di cambiare e di accettare le nuove regole del gioco. Guarda gli scritti del professor Pistoia su “Vita in Campagna”: a parte la razza dice le stesse, identiche cose che gli apicoltori eretici hanno detto per 40 anni. Il 99% degli apicoltori italiani conosce solo il Libro della Rivelazione di Pistoia e lo continuano a consigliare. E’ RIDICOLO! Pistoia prima o poi parlera’ anche di altre razze, di miglioramento genetico e di selezione (ci vuoi scommettere??) e al diavolo la ligustica in purezza.
Gli apicoltori commerciali non possono permettersi le perdite causate dalla selezione su api debosciate, consanguinee e con un corredo genetico non adatto. Ma gli apicoltori amatoriali nel proprio complesso possono farlo, soprattutto se si alleano usando questo forum come strumento di scambio di idee e materiali.
La ligustica ha un sacco di caratteristiche positive ma- ALL’ EPOCA DELLA VARROA- queste caratteristiche positive non sono piu’ tanto … positive … vedi post precedenti. E’ ora di migliorarla, non di allevarla in purezza.
Per migliorarla c’e’ solo l' incrocio e la selezione. Anche noi dopo l’ incrocio ligustica x caucasica avevamo fatto centinaia di mininuclei sfruttando la tendenza delle api caucasiche a fare decine di celle reali. Li avevamo mesi dappertutto (colombari a wafer, scatole di cartone, ceste … persino nei copertoni dei pick-up ..) e li avevamo abbandonati. Sicuramente piu’ del 99% dei mininuclei e’ morto. In parallelo avevamo tenuto le famiglie in normali alveari nei quali controllavamo con piu’ attenzione quello che succedeva. Per due anni c’e’ stato un casino biblico e praticamente niente miele.
Lo so che scoccia perdere le api ma l’ alternativa qual’e’?
Maddmax

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03/12/2013, 18:16
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Maddmax1 ha scritto:
Metti insieme il 4.9 mm, lo zucchero a velo, la nutrizione adeguata, il miglioramento genetico, tecniche piu' rispettose della biologia delle api ecc ecc e la differenza c'e', eccome se c'e'.
Dopo di che, togli il 4,9 e avrai gli stessi risultati :D .

Maddmax1 ha scritto:
Inoltre, ripeto per la milionesima volta, la ligustica i tratti di resistenza non ce li ha, per cui non puo' essere utilizzata con successo per il miglioramento genetico contro la varroa.
Le popolazioni sopravvissute allo stato brado dimostrano proprio il contrario.

Maddmax1 ha scritto:
Anche noi dopo l’ incrocio ligustica x caucasica avevamo fatto centinaia di mininuclei ... Sicuramente piu’ del 99% dei mininuclei e’ morto.
Con la ligustica in purezza si ottengono risultati migliori, e questo lo so per certo :D .

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http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura

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04/12/2013, 0:33
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Obombo ha scritto:
Con la ligustica in purezza si ottengono risultati migliori, e questo lo so per certo .


Stai parlando della tua linea di ligustica igienica di cui facesti breve menzione senza piu' parlarne? ;) Raccontaci!
Maddmax

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04/12/2013, 1:24
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