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Miglioramento genetico per la resistenza alla varroa
Autore |
Messaggio |
Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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humblebee ha scritto: La foto della regina amputata promette malissimo...ma darò un'occhiata comunque, è sabato sera e non ho molto da fare. In altre parole ... non hai la minima idea di che cosa ci sia scritto ma devono essere per forza un sacco di scemenze. Dico bene? Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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10/08/2013, 22:31 |
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humblebee
Iscritto il: 23/12/2011, 19:29 Messaggi: 528
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No, l'argomento è interessante, il pregiudizio si è insinuato in me a causa della discutibile immagine. Se fai regine e non sei capace (o non vuoi) selezionare contro la sciamatura, compensando con l'amputazione...sei un idiota.
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10/08/2013, 22:45 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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Le api russe sciamano molto. E' uno dei caratteri che impartiscono la tolleranza alla varroa. Noi eretici pensiamo che sia "meglio sciamate che morte o marce". Comunque anche a me l' idea di mutilare le regine fa vomitare. Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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10/08/2013, 22:59 |
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humblebee
Iscritto il: 23/12/2011, 19:29 Messaggi: 528
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La sciamatura aiuta sicuramente nella tolleranza alla varroa, ma il punto di forza delle primorski dovrebbe essere il comportamento igienico. Il goal per un allevatore di regine sarebbe combinare una discreta tolleranza (resistenza mi pare esagerato) con una tendenza alla sciamatura compatibile con la produzione di miele. Selezionare solo per il comportamento igienico e poi sopperire alla tendenza alla sciamatura con l'amputazione è una barbarie...ma vedo che su questo siamo d'accordo!
Un pensiero vagamente correlato con quello di cui stiamo parlando --> gran parte delle caratteristiche desiderabili per una apicoltura produttiva cozzano con la tolleranza alla varroa. Solo in questo periodo, lavorando su api che per alcune ragioni devono stare senza melario, mi sono reso conto di come già in questo periodo l'interesse delle famiglie sia di fare scorte e ridurre sensibilmente la covata. E non parlo di lieve contrazione, parlo di qualche telaio di covata in meno rispetto al solito. Sappiamo che "il Dio" delle api è la covata e se la riducono cosi tanto in favore del miele è sicuramente perchè non vi è necessità di averne di più per sopravvivere all'inverno. Ma noi vogliamo tante api, perchè tante api = tanto miele, ma purtroppo tante api significa anche tanta varroa in più. Comincio vagamente ad abbracciare il pensiero che agendo su più fronti (che ribadisco però, sono incompatibili con l'apicoltura produttiva) sia possibile ridurre ulteriormente (perchè già io ne uso poca) l'utilizzo della chimica.
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10/08/2013, 23:15 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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humblebee ha scritto: ... Comincio vagamente ad abbracciare il pensiero che agendo su più fronti (che ribadisco però, sono incompatibili con l'apicoltura produttiva) .. . Dipende da che cosa si intende. La gente vuole pagare il miele al prezzo che costerebbe se la varroa non esistesse (MA ESISTE!!!) per cui gli apicoltori si sono adattati a trasformare i proprii alveari in Pozzi Senza Fondo in cui allevare Morte e Pestilenza. Poi ci sono gli apicoltori da corso di fine settimana che completano il quadro. Ma i nodi stanno venendo al pettine e qui gli apicoltori commerciali nomadi perdono circa il 30% delle famiglie essendo costretti ad importare api e regine dalla China con "controlli " "sanitarii" ... vabbe' lasciamo perdere ... (che' invece a me alla dogana stracciano i Santissimi perche' ho una forma di pecorino stagionato e 5 kili di Carnaroli). Voi le importate dalla Cina e dall' Europa dell' est, ma il discorso non cambia, perche' con la movimentazione delle api, si movimentano anche i patogeni ed i parassiti. Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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11/08/2013, 15:14 |
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humblebee
Iscritto il: 23/12/2011, 19:29 Messaggi: 528
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Si, sono d'accordo, considerato il grande lavoro che c'è (o meglio dovrebbe esserci) dietro il miele, dovrebbe costare di più. Non mi risulta però, che qui si importino api o regine dalla cina o europa dell'est. Qui le perdite dei professionisti (cioè quelli che lavorano in maniera professionale, non quelli che hanno molti alveari) sono ben sotto il 30%, dai miei dati direi attorno al 5%.
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11/08/2013, 18:39 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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humblebee ha scritto: ... Qui le perdite dei professionisti (cioè quelli che lavorano in maniera professionale, non quelli che hanno molti alveari) sono ben sotto il 30%, dai miei dati direi attorno al 5%. I "tuoi" dati sono discutibili. Basta cercare su Google "perdita api" "perdita' famiglie api" "honey bee losses" ... il 10-20% e' quello che perdo io con i mei ceppi stra-cazzuti selezionati "vivi o crepa". Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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11/08/2013, 21:58 |
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humblebee
Iscritto il: 23/12/2011, 19:29 Messaggi: 528
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E dove sta scritto che i dati reali devono per forza avvicinarsi alla media delle perdite USA? Le mie perdite e le perdite dei colleghi che lavorano come me sono quelle che ti ho riportato, se tu con i tuoi ibridi stra-cazzuti ne perdi il doppio fatti delle domande!
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12/08/2013, 14:09 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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Le perdite che si trovano usando Google Italia sono anche quelle degli apicoltori italiani i quali -in media- hanno perdite uguali a quelle dei loro colleghi in tutto il mondo. Quando paragoni le tue api alle mie potresti anche inserire la localita' segreta dove le tieni, cosi' paragoniamo capre con capre. Ah, gia' dimenticavo ... avere le api sotto la neve per sei mesi all' anno con temperature che arrivano a 30 sotto zero secondo te e' un grande vantaggio ... Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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12/08/2013, 16:28 |
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rischio
Iscritto il: 22/07/2013, 21:28 Messaggi: 64 Località: Modena (collina 850m slm)
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Per ora non ho ancora api, ma visto che chi bene comincia è a metà dell'opera sto leggendo molto e non ho ancora deciso quale razza di api allevare. Vista l'altitudine (850 slm) pensavo alla Carnica, ma questo è un altro discorso. Sono incappato nel sito di questo austriaco (citato anche in precedenza su questo post) http://www.voralpenhonig.at/default_en.htmEgli sostiene di aver selezionato api "assassine" che staccano le gambe alle varroe. Non riesco a linkare l'immagine con il tablet, ma è visibile nella sezione "killer bees". A quanto pare il suo "Varroa Killer Factor" è passato dal 27% al 90% in soli 10 anni. Mi chiedevo se qualcuno abbia provato le sue regine. L'approccio mi pare interessante, ammesso che sia vero!!
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12/08/2013, 16:45 |
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