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Miglioramento genetico per la resistenza alla varroa
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nicolsp
Iscritto il: 18/11/2010, 19:37 Messaggi: 2627 Località: la spezia
Formazione: diploma superiore
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Il finale di Rosina non lo capisco in relazione all'apicoltura . Che alcuni apicoltori o pseudo siano stati la causa del propagarsi della varroa sembrerebbe una cosa certa. Chiusa questa parentesi, ben lungi da me il fare polemica, il problema varroa non l'ho mai affrontata con un senso di disperazione, da in. zo . devo ammetterlo si . La parola sensibilità io la posso attribuire, parlando terra terra, ad un individuo rispetto ad un altro individuo di fronte ad una puntura di zanzara . C'è chi diventa gonfio come un pallone e chi sente un leggero bruciore . Comunque la zanzara il suo scopo lo ha raggiunto . L'acaro varroa attacca una larva, la sensibilità di questa in che modo può mitigare gli effetti questo è quello che domando Se invece si parla di ceppi non appetibili all'acaro questo è un altro discorso,ma molto articolato e da dimostrare scientificamente. Ossia presa un'ape ritenuta sensibile (e qui il discorso si capovolge) ed un'ape non appetibile all'acaro , andrebbero analizzate per arrivare al nocciolo della questione : quest'ape non viene attaccata dall'acaro in quanto ha in se queste sostanze (chiamiamole così) che fanno da repellente all'acaro. E' utopia ciao nicol
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03/08/2013, 22:19 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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nicolsp ha scritto: ... L'acaro varroa attacca una larva, la sensibilità di questa in che modo può mitigare gli effetti questo è quello che domando Se invece si parla di ceppi non appetibili all'acaro questo è un altro discorso,ma molto articolato e da dimostrare scientificamente... Ciao nicol Nicol, se ti leggi il post con cui questo thread e' cominciato e tutta la prima pagina, nonche' alcune espansioni fatte da Obombo e da altri, le risposte sono tutte li'. Sono in inglese ma non ci posso fare niente. Se poi pensi che la scienza sia fertilizzante organico e la pratica valga di piu', resta il fatto che il 5% di api sopravvive per anni allo stato selvatico senza trattamenti di sorta. Le colonie selvatiche sono state trovate dappertutto (compresa la sicula in Italia). Anche se non ti fidi di quello che gli apicoltori eretici sostengono in termini di tecniche apistiche, questi fatti non si possono ignorare. Se, anziche' selezionare, per 40 anni avete medicato (prima con il coumaphos, poi con il fluvalinate, poi con l' ossalico e con il timolo, in futuro con il formico -che e' mutageno- ...) il problema non e' la mancanza di vie alternative alla chimica. L' errore di fondo sta in un ragionamento sbagliato, ovvero: " siccome con l' IPM le varroe non spariscono dalla faccia della Terra, allora sono tutte belinate". Il concetto e' di creare un equilibrio tra predatore e preda. E questo e' possibile per le ragioni che ho detto appena sopra. Ciao. Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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03/08/2013, 23:00 |
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humblebee
Iscritto il: 23/12/2011, 19:29 Messaggi: 528
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Maddmax1 ha scritto: Il concetto e' di creare un equilibrio tra predatore e preda. L'equilibrio in questo momento si ottiene bastonando il predatore con la giusta quantità di ossalico. Se parallelamente si riuscisse anche a migliorare la preda rendendola meno vulnerabile sarebbe fantastico. Voglio dire, il vantaggio dei nostri animali è che cambiando la regina si cambia la genetica dell'animale nel giro di 40 giorni, senza dover subire perdite economiche! Possibile che non si possano individuare le famiglie più vulnerabili, salvarle con la chimica e poi metterle fuori selezione cambiando regina?
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03/08/2013, 23:12 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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humblebee ha scritto: Possibile che non si possano individuare le famiglie più vulnerabili, salvarle con la chimica e poi metterle fuori selezione cambiando regina? Bè, questo è il metodo utilizzato da Alois Walner per fare selezione senta subire perdite, da più di vent'anni, credo, ma lui utilizza un metodo per stimare l'infestazione che ti farà venire un infarto, altro che zucchero a velo .
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
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03/08/2013, 23:23 |
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humblebee
Iscritto il: 23/12/2011, 19:29 Messaggi: 528
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Avevo sentito parlare di Wallner, devo avere anche letto il suo libro...forse...ah l'età... Mi sono rinfrescato la memoria con un articolo de "L'apis"...passare da 700 alveari ad 1 (per quanto resistente) non è proprio quello che ho in mente.
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03/08/2013, 23:32 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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Vi ricordate quando da piccoli avevate preso il morbillo e la mamma vi metteva il talco mentolato e vi supplicava di non grattarvi le croste e poi arrivava il papa' a casa dal lavoro e vi piantava due sberle perche' vi eravate grattati le croste lo stesso che poi facevano anche piu' prurito ma almeno per dieci secondi il prurito era passato???? Ecco, l' ossalico e' piu' o meno la stessa cosa. L' ossalico crea un macello a livello della microflora dell' alveare ed e' tossico anche per le api al punto che si consiglia di applicarlo una volta sola nel corso della vita media. Voi la prendereste una medicina della quale il dottore vi dice che la potete prendere una sola volta nel corso della vostra vita perche', altrimenti, vi fa piu' male che bene??? L' ossalico non e' la soluzione ma una parte del problema. Ma, poi HB, chettifrega delle perdite??? Da tre alveari tiri fuori piu' miele di quello che riesci a mangiare in un anno. Inoltre che regina nuova vuoi mettere se i ceppi resistenti non li costituisce nessuno perche' tutti quelli come te vogliono solo usare l' ossalico oppure le regine resistenti costituite da altri dei quali tu -e tutti quelli come te- pensate che siano un branco di deficienti deliranti? Maddmax
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03/08/2013, 23:45 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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humblebee ha scritto: Avevo sentito parlare di Wallner, devo avere anche letto il suo libro...forse...ah l'età... Mi sono rinfrescato la memoria con un articolo de "L'apis"...passare da 700 alveari ad 1 (per quanto resistente) non è proprio quello che ho in mente. A non risulta né che avesse 700 alveari né che abbia perso 699 ma sai com'è, anch'io ho qualche problema di età, appena posso do un'occhiata al libro per rinfrescarmi la memoria . Comunque, a parte i numeri, è difficile dimenticarsi il libro, con tutte quelle immagini di varroe mutilate.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
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04/08/2013, 0:00 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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10/08/2013, 18:35 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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http://www.ars.usda.gov/Services/docs.htm?docid=2744L' USDA e' il corrispettivo del Ministero dell' Agricoltura o ... come diavolo si chiama adesso visto che cambia nome tre volte all' anno. Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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10/08/2013, 19:26 |
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humblebee
Iscritto il: 23/12/2011, 19:29 Messaggi: 528
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La foto della regina amputata promette malissimo...ma darò un'occhiata comunque, è sabato sera e non ho molto da fare.
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10/08/2013, 19:29 |
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