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Re: Miglioramento genetico per la resistenza alla varroa

19/09/2012, 19:12

Se googlate "honey bee health apidologie special issue" il quarto risultato (Free access ...) consente l' accesso al numero speciale nel quale sono contenuti (tra molte cose interessanti) due lavori specifici per il miglioramento genetico della resistenza alla varroa, uno riguardante l' Europa ed uno rigiardante in Nord America.
Fa ridere il fatto che molti apicoltori eretici anticiparono la "scienza ufficiale" decenni fa con progetti empirici fai-da-te che gli apicoltori della Dottrina hanno criticato, ed ancora criticano e deridino come impossibili ...
Maddmax

Re: Miglioramento genetico per la resistenza alla varroa

21/09/2012, 23:29

Approposito della resistenza alla varroa e dei fattori che la determinano:
... Recentemente, ceppi di api resistenti alla V. destructor sono apparsi spontaneamente in apiari non trattati contro la varroasi.
Alcuni di questi ceppi hanno sviluppato strategie per il rilevamento e la rimozione della covata infestata, ma sembra che queste strategie non bastano da sole a spiegare l'intero fenomeno della resistenza alla varroa. Così, il primo studio condotto in laboratorio consiste nel determinare, su ceppi che presentano diversi gradi di comportamento igienico e differenti livelli di infestazione, se fattori di immunità sono coinvolti nel fenomeno della resistenza a V. destructor. I risultati di questo lavoro mostrano che all'interno dell’apiario studiato, le api delle colonie meno infestate possiedono un’emolinfa dotata di un’importante attività antibatterica. L’immunocompetenza di queste api è legata anche ad una maggiore attività ossidante.
Queste osservazioni suggeriscono il coinvolgimento di fattori di immunità individuali nel fenomeno della resistenza delle api alla varroa, e aprono nuove prospettive per lo studio dei meccanismi molecolari all'origine di questa resistenza.

Parziale riassunto dell'articolo "Quid du lien entre immunité individuelle de l'abeille et varroase" pubblicato sul numero di giugno di Abeille de France.

Re: Miglioramento genetico per la resistenza alla varroa

22/09/2012, 12:21

Quindi bisogna far morire di varroa le famiglie che lo meritano?

Re: Miglioramento genetico per la resistenza alla varroa

22/09/2012, 16:44

Cum grano salis! La selezione e' uno strumento fondamentale nella creazione di stock sani di animali da reddito. Quando comparve la varroa, l' industria chimica fece passare la teoria delle medicine magiche le quali hanno creato ceppi di varroa sempre piu' aggressivi e ceppi di api sempre piu' deboli a bisognose di "aiuti".
Per colmo dell' ironia l' acido ossalico, che non costa niente e non e' brevettabile, si e' rivelato la soluzione migliore (tra le peggiori).
Se si guardano i vecchi post e quelli di altri forum, si vede come la sola idea di ceppi di api resistenti alla varroa e' eretica e demenziale perche' il dogma e' che "non esistono ceppi resistenti!!!"
Certamente la resistenza non e' 100% ma neanche l' aggressivita' della varroa e' 100%. Si tratta di stimolare la creazione di un equilibrio tra preda e parassita rinforzando il macroorganismo alveare e creando tutti gli ostacoli possibili alla varroa. Negli alveari deboli la varroa prospera e si moltiplica. Salvare tutte le famiglie a tutti i costi sempre e comunque e' una strategia suicida.
Maddmax

Re: Miglioramento genetico per la resistenza alla varroa

22/09/2012, 23:18

Marvel ha scritto:Quindi bisogna far morire di varroa le famiglie che lo meritano?
Il concetto è più o meno quello, e su questo, come avrai notato, sono d'accordo sia Humblebee che Maddmax, che sono, metaforicamente parlando, l'angioletto e il diavoletto che stanno sulle spalle degli apicoltori. Ovviamente, far morire le famiglie che lo meritano, vuol dire far morire tutte le famiglie, o quasi. Ecco perché siamo alla ricerca di un approccio più morbido rispetto al "marcia o crepa".

Re: Miglioramento genetico per la resistenza alla varroa

23/09/2012, 1:59

Se non si tratta di far morire la famiglia, si tratta di mettere una regina che ha risposto bene all'infestazione... e resistere fino al ricambio delle operaie.

Re: Miglioramento genetico per la resistenza alla varroa

23/09/2012, 3:24

E' una strategia che puo' funzionare ammesso e non concesso che le famiglie non infestate abbiano un certo grado di resistenza (e non siano libere da varroa per chissa' quale altra insondabile ragione).
Le celle sotto i 5mm sono molto piu' efficaci di quelle leggermente sopra.
In generale, pero' lasciami dire che mi sembra che tu ti stia facendo prendere dal panico. Se vuoi condurre gli alveari con metodi naturali DEVI ACCETTARE LE PERDITE. La selezione e' un fattore fondamentale dell' apicoltura eretica. Se anche tu perdessi 2/6 famiglie saresti al 30% che e' la percentuale minima che ti puoi aspettare. Se non hai lo stomaco di farlo, la tua unica soluzione e' Apistan e ossalico. Per quella che e' la mia esperienza le api ce ne devono mettere del loro.
Ti metto qui un suggerimento che andrebbe nel "tuo" thread. Come anche detto dai nostri Mastri di Porta le concentrazioni sub-letali di medicinali sono il modo piu' efficace per selezionare resistenze. Se decidi di usare l' ossalico gocciolato, fallo senza mezzi termini.
Maddmax

Re: Miglioramento genetico per la resistenza alla varroa

23/09/2012, 23:16

La selezione secondo John Kefuss: http://ruchebio.com/apicoles_scientifiques/John_Kefuss_Apimondia-2009.html

Re: Miglioramento genetico per la resistenza alla varroa

24/09/2012, 4:08

L' articolo mette in risalto quello che si diceva ovvero, l' attenzione ad evitare l' inbreeding e l' importanza della creazione di un network di apicoltori amatoriali che applichino la selezione e mettano in comune i materiali genetici. E' impossibile applicare la selezione senza perdite: e' una contraddizione in termini, come dire "l' acqua asciutta". Anche in uno degli articoli summenzionati di Apidologie si mette in risalto come la costituzione di ceppi resistenti sia stata operata da piccoli apicoltori che hanno creato un' organizzazione "grassroot". Gli apicoltori commmerciali che hanno centinaia di casse non possono farlo perche' non possono affrontare le perdite connesse con il processo di selezione. Nemmeno i produttori di regine possono farlo per la medesima ragione. Viceversa le migliaia di casse degli apicoltori amatoriali hanno un potenziale enorme se gestite con competenza e con onesta'.
L' atteggiamento "Ah, che bello! al mio vicino Pincopalla gli si sono fottuti tutti gli alveari cosi' io al mercato ricavo 25cent/kilo in piu' e' un atteggiamento miope perche' Pincopalla ha allevato Morte e Pestilenza che si sono sparse.
Maddmax

Re: Miglioramento genetico per la resistenza alla varroa

24/09/2012, 18:01

Maddmax1 ha scritto:In generale, pero' lasciami dire che mi sembra che tu ti stia facendo prendere dal panico. Se vuoi condurre gli alveari con metodi naturali DEVI ACCETTARE LE PERDITE. La selezione e' un fattore fondamentale dell' apicoltura eretica. Se anche tu perdessi 2/6 famiglie saresti al 30% che e' la percentuale minima che ti puoi aspettare. Se non hai lo stomaco di farlo, la tua unica soluzione e' Apistan e ossalico. Per quella che e' la mia esperienza le api ce ne devono mettere del loro.


Siamo daccordo sulle perdite... ma siamo sicuri che annualmente non perda tutte le famiglie per varroa?
Dovrei lasciar fare tutto quanto a loro... e riuscirebbero a vivere?

Maddmax1 ha scritto:Ti metto qui un suggerimento che andrebbe nel "tuo" thread. Come anche detto dai nostri Mastri di Porta le concentrazioni sub-letali di medicinali sono il modo piu' efficace per selezionare resistenze. Se decidi di usare l' ossalico gocciolato, fallo senza mezzi termini.
Maddmax


Grazie per il consiglio.
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