sto integrando da qualche gg la nutrizione dei miei 2 alveari con miele. Lo somministro a piccole dosi ad entrambi per ridurre il rischio di saccheggio. L'ho fatto anche l'inverno scorso e non ho avuto problemi. Il problema, se così si può definire, è oggi legato al fatto per cui il miele che ho somministrato mi sono accordo essere fermentato. Posto che non ho alcun dubbio sulla salubrità del miele (pertanto non ho dubbi sul fatto che il miele somministrato possa essere portatore di malattie) il miele fermentato genera problemi di sorta alle api? L'ho somministrato il 20/12 u.s. e ad oggi vi dico che non ho notato problematiche e le api ne suggono con avidità, nonostante l'odore sia un po' acidulo, tipico della fermentazione.
In effetti ho letto che la fermentazione si crea per via dei lieviti presenti nel miele, congiuntamente a particolari situazioni di umidità.
Quindi, tale processo di fermentazione dà origine a sostanze dannose per le api?
Alessandro81 ha scritto:In rete vedo pareri discordanti
I pareri sono discordanti perchè nessuno sa di che cosa sta parlando. Il miele è di per sè un cibo fermentato e colonizzato da microorganismi benefici per le api. Fallo fermentare da microorganismi inappropriati e le api non potranno mangiarlo. "fermentazione" è un termine molto vago. Se prendi il latte e lo fermenti con Streptococcus thermophilus e Lactobcillus bulgaricus, avrai lo yougurt. Se lo fermenti con Salmonella typhi, avrai un intruglio letale. Siccome non si sa che cosa abbia fermentato il miele, usarlo come cibo è un rischio altissimo. Un' alternativa è di congelare il miele andato a male e di bollirne piccole parcelle per usarle come sciroppo da consumare entro un paio di giorni (ammesso e non concesso che la fermentazione non abbia causato laformazione di sostanze tossiche per le api. Maddmax
Il miele prima che venisse in mio possesso è stato tenuto in un locale a ca. 6°C. Io scioccamente l'ho tenuto ca. 10 gg in casa, dove la temperatura è di 20°C. Quando ho aperto il contenitore era evidente la fermentazione poiché l'odore era acidulo e la parte superiore era costituita da una sorta di schiuma biancastra. Ciò che mi viene da pensare è che la fermentazione sia derivata dallo sbalzo di temperatura, unito magari ad una umidità forse maggiore rispetto allo standard. Se così fosse cosa ne pensi Maddmax? Grazie...
Gli sbalzi di temperatura non fanno fermentare il miele che fermenta a causa di una ecccessiva umidità. Se, come hai detto tu, sei assolutamente certo che il miele non contenga le spore della peste americana all' origine, puoi provare ad usarlo -previa bollitura- come base per uno sciroppo ad utilizzo rapido (due giorni). Madmax