<<La cristallizzazione non è un fenomeno negativo ma rappresenta una evoluzione naturale di quasi tutti i mieli.
I mieli ad elevato contenuto di fruttosio si mantengono liquidi a lungo naturalmente: castagno, melata di bosco, acacia ma prima o poi tendono a cristallizzare.
L'unico scopo per il quale si eseguono lavorazioni atte a evitare o ritardare tale fenomeno riguarda le richieste del consumatore che preferisce un miele liquido anche a scapito della qualità.
Quindi, in alcuni casi, i produttori inibiscono la formazione dei cristalli in tre modi, che contrastano comunque con la flosofia del prodotto fresco.
- liquefazione a 40-50 gradi prima della vendita: di solito avviene direttamente nel miele confezionato, consente di mantenere il miele liquido più o meno a lungo a seconda della quantità di glucosio e di acqua del miele stesso;
- pastorizzazione: il miele viene portato a 78 gradi per 5-7 minuti, in questo modo si sciolgono anche le particelle più piccole di glucosio e il miele rimane liquido per lunghissimo tempo;
- filtrazione spinta: conferisce al miele una maggior limpidezza e elimina le microparticelle che potrebbero innescare la formazione dei cristalli, viene abitualmente utilizzata negli Stati Uniti. In Europa era vietata fino all'uscita della direttiva 2001/110/CE, mentre ora è consentita anche se va chiaramente riportato in etichetta l'utilizzo di questa tecnologia.>>
Poi si può eseguire la CRISTALLIZZAZIONE GUIDATA DEL MIELE
ed è spiegato quì:
http://www.mieliditalia.it/cristalli.htmCiao