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miele che si cristallizza 
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Iscritto il: 30/03/2009, 22:49
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premesso che il miele mi piace,ma non me ne intendo molto
mi sapete spiegare il perche una confezione di miele che ho comperato,che era in piccola parte cristallizzato(ho pensato che l'avessero tenuto al "freddo")
ora continua a cristallizzarsi sempre piu ,nonostante il caldo?????????????

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07/06/2009, 14:13
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Di che tipo di miele si tratta??
La cristallizzazione del miele dipende dalle temperature basse ma influiscono su essa anche la quantità di acqua e di glucoscio.
La TEMPERATURA ottimale per la cristallizzazione dovrebbe essere di 14°C, con temperature inferiori a 5°C è inibita.
Maggiore è il contenuto in GLUCOSIO più forte è la cristallizzazione.
Se il tenore di UMIDITA' scende sotto al 18% ( questa è la quantità di norma presente nel miele ma comunque varia da miele a miele) è favorita la cristallizzazione. Di solito la cristallizzazione è molto rapida se il rapporto glucosio/acqua è superiore a 2.
Non conosco i tuoi gusti, comunque la cristallizzazione se omogenea non è un difetto, tutti i mieli (chi più, chi meno) tendono nel tempo a cristallizzare. Ad esempio, miele d'Acacia e di Castagno non cristallizzano perchè hanno un rapporto fruttosio/glucosio molto alto, cioè la percentuale di fruttosio è maggiore di quella di glucosio, viceversa nei mieli dove è maggiore il contenuto di glucosio (tipo Girasole) esso tende a cristallizzare subito.
Saluti

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Elena


08/06/2009, 9:31
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Ti ringrazio per la tua accurata risposta :)
è un miele millefiori,il problema è che con lo stesso tipo,non è mai successo!!!!!!!!!!!

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08/06/2009, 23:20
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novalatte ha scritto:
Ti ringrazio per la tua accurata risposta :)
è un miele millefiori,il problema è che con lo stesso tipo,non è mai successo!!!!!!!!!!!

Per non farlo cristallizzare si scalda a 40°c , se era dello stesso tipo è stata fatta questa operazione. Meglio l'ultimo . marcello


09/06/2009, 18:10
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Quando il miele cristallizza!!
Mi è capitato che l’ultima parte di miele 1000fiori (dell’estate scorsa) è cristallizato..ne ho circa 6kg ancora da consumare qui in casa. Qualche amico a cui avevo dato il mio miele mi ha chiesto come mai il suo abbia cristallizato..io ho risposto che se non è trattato a livello industriale è normale che dopo un po’ cristallizzi e non perde cmq le caratteristiche alimentari né il gusto…è cmq difficoltoso quando sei verso la fine del vaso tiralro fuori.
Quindi preso un vasetto sda 1kg ho provato a scaldarlo (la teoria dice 40° ma penso di averlo fatto andare anche di più altrimenti la parte intena non si sarebbe sciolta –credo almeno 80°-) a bagnomaria e ho notato che ha perso l’opacità (che si era creata indurendosi) nel momento in cui è tornato liquido (ora esteticamente piace di più anche per me che lo vedo da apicoltore, pensa per le persone che lo comprano e non sanno nient’altro del miele..).
facendo questo intervento:
- non sembra il miele perdere sapore…diventa limpidissimo e sportautto + splamabile nel pane
- MA…..vado a modificare le qualità benefiche di questo alimento?
- Se a questo punto, quando è tornato allo stato liquido lo vado a rimettere in cantina (con una T inferiore<10°inferiore in inverno e <16° in estate) cristallizza di nuovo?
- Posso scaladarlo a 40°una seconda volta?

Il miele invece regalatomi da un amico (1000fiori annata 2009)..dimenticato in uno scafale è cristallizato solo a metà. È un segno di cattiva conservazione? Lo scaldo e diventerà omogeneo??


02/03/2012, 16:17
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Ciao non sono il + esperto per darti una risposta ma se sbaglio poi spero mi possano correggere.
Il miele nei processi industriali viene scaldato per diminuire la sua viscosità e quindi migliorare i processi quali perdita in umidità, movimentazione, filtrazione (+ stretta è minore deve essere la viscosità) ed eventuali miscelazioni. Durante il riscaldamento i cristalli di glucosio si sciolgono e se si vuole mantenere il miele liquido nel futuro è necessario scogliere anche i microcristalli in quanto altrimenti poi fungono nuovamente da germe di cristallizzazione e la cristallizzazione avviene una seconda volta (inoltre essa sarà + grossolana e sarà molto + difficile eliminarla poi mediante riscaldamento).
Una volta liquido il miele non dovrebbe subire però movimentazioni in quanto queste potrebbero nuovamente favorire la creazione di germi di cristallizzazione. Per questo motivo molti operano la cristallizzazione guidata, cioè "tagliano" il miele da cristallizzare con miele già finemente cristallizzato a temperature controllate, così da poter mettere sul mercato un miele stabilizzato, con cristallizzazione fine e non grossolana, così il consumatore non nota il cambiamento e non si trova il miele duro come un mattone nel vaso.
Il miele che subisce un riscaldamento aumenta il suo tenore in idrossimetilfurfurale (HMF), che è un prodotto dell'ossidazione degli zuccheri. L'HMF aumenta naturalmente nel miele nel tempo ma un riscaldamento ne innalza il valore di parecchio (infatti è utilizzato come indice di qualità).
Il calore se eccessivo (cosa facile che si verifichi) comporta anche una denaturazione di vitamine ma soprattutto enzimi, così che nonostante il miele mantenga lo stesso gusto, risulterà sicuramente meno genuino da un punto di vista qualitativo e nutrizionale.
Io preferisco non lavorare il miele e informare i miei consumatori sui benefici, piuttosto che scaldarlo e venderlo a tutti.


14/03/2012, 9:31
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Bella spiegazione e quasi completa :) manca solo la parte della microfiltrazione.
Quando il miele viene riscaldato molto spesso viene anche microfiltrato con filtri stile "di carta" che trattengono anche i pollini oltre che i microcristalli.
Questo giochino viene fatto anche per tagliare miele italiano con miele estero...

Un miele riscaldato e microfiltrato non cristallizza...

Andate al supermercato e guardate i millefiori...se non sono prodotti nell'anno in corso ora devono essere cristallizzati per natura... altrimenti sono trattati industrialmente!

Le ditte più serie invasettano a freddo o al limite riscaldano fino a 40° e per poco tempo...comunque meglio se a freddo.

Io mi chiedo...se la legge vieta al prodotto etichettato "miele" di essere trattato come mai nei scaffali dei supermercati si trovano mieli millefiori che non cristallizzano neanche a metterci i cristalli dentro (si separerebbero)...bah!

Persino la mia acacia non è più trasparente come l'acqua in inverno anche se rimane liquida per natura perché ricca di fruttosio...


Per trovare una somiglianza guardate l'olio...il nostro in inverno se tenuto al freddo diventa solido o quasi...quello industriale rimane liquido e tutti gli anni è sempre uguale!

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Francesco
Produttore di Miele toscano


14/03/2012, 9:45
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da quello che so il processo di riscaldamento detto (pastorizzazione) se non sbaglio a 65° porta ad un alterazione del miele... perde in termini di qualità il prodotto, tuttavia in America viene usata molto questa tecnica, ma se non erro in Italia è vietata o meglio è consentito il limite massimo di 45° per chi usa l'estrazione tramite torchiatura del miele.
comunque in effetti la cristallizzazione non è a tutti gradita, basta semplicemente scegliere un miele differente tipo l'acacia, sulla, timo...
Correggetemi ho detto qualcosa di sbagliato... ;)

fonti (apicoltore alle prime armi)


17/03/2012, 19:29
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Ciao + che altro in America utilizzano una filtrazione molto stretta che in Europa non è permessa in quanto elimina anche la + piccola presenza di polline, che è la principale fonte vitaminica del miele e riduce la possibilità di identificarne l'origine (melissopalinologia).
La pastorizzazione ha lo scopo di evitare la disidratazione dato che elimina fisicamente i lieviti che poi danno la fermentazione e riduce la cristallizzazione (+ acqua significa minor concentrazione di zuccheri)


18/03/2012, 12:34
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Ciao, premetto che vivo in provincia di Roma lato est, sono un appassionato e diciamo collaboratore da poco di un vecchio apicoltore, mio padre, che gestisce da solo con i tradizionali metodi dal 1982 le sue arnie con una produzione per uso famiglia e poco più.
Ci sono 2 domande che vorrei fare agli esperti, la prima è;

Mi si è verificato in un barattolo di miele diciamo "millefiori" calcolando che le nostre arnie sono posizionate vicino al bosco dove ci sono anche castagne e quercia con altitudine di ca 600 mt slm, che mi ha cristallizzato ca al 40% e la parte rimanente è rimasta liquida, a tale riguardo mi è stata fatta un'osservazione da un "estraneo" che io avrei aggiunto qualche sostanza tipo zucchero o roba del genere al mio miele, vi assicuro posso garantire che è prettamente naturale, che generalmente va a ruba, quando ne produciamo, oltre il nostro fabbisogno.

La seconda domanda è; ad oggi mi ritrovo con il 10% delle arnie diciamo che nn anno prodotto molto miele, saccheggiate e quindi vuote dopo aver come tutti gli anni messo la medicina verso i primi di settembre, dopo un pò che avevamo tolto i melari, da che dipende e come posso ridurre questo fenomeno? grazie brigstone.


12/09/2012, 14:53
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