miele che si cristallizza

IL PROCESSO DI CRISTALLIZZAZIONE NEL MIELE è UN PROCESSO NATURALE!!!!!!il fatto che si stia cristallizzando solo, ora puo dipendere dal fatto che la presenza di mieli che cristallizzano presto sia limitata, se non è più buono ovvero fermentato non riesci a mangiarlo, e in secondo luogo il miele è una sostanza polinsatura di zuccheri, che come il sale favorisce la conservazione, se lo conservi in posto fresco e ben chiuso difficilmente il miele và a male, a meno che non ci sia una percentuale di h2o libera da portarlo a fermentazione, ma che tipo di miele è?

A occhio sembra una normale cristallizzazione di castagno.

novalatte ha scritto:premesso che il miele mi piace,ma non me ne intendo molto
mi sapete spiegare il perche una confezione di miele che ho comperato,che era in piccola parte cristallizzato(ho pensato che l'avessero tenuto al "freddo")
ora continua a cristallizzarsi sempre piu ,nonostante il caldo?????????????

Probabilmente contiene semplicemente zucchero, cosa che trovi sopratutto in uno dei più grandi mieli pubblicizzati in Italia...

Ciao

Il miele è formato in in alta percentuale da zuccheri semplici, fruttosio e glucosio e da altri elementi . Più alta è la quantità di glucosio rispetto al saccarosio più elevata e rapida è la cristallizzazione .
Come dice Sirio è una cosa naturale. Un miele che non cristallizza mi farebbe sorgere dei dubbi e non viceversa
Lo zucchero messo in causa da Gian Gabin non centra nulla.
Ciao nicol

JeanGabin ha scritto: cosa che trovi sopratutto in uno dei più grandi mieli pubblicizzati in Italia...

Hai qualche prova a sostegno di questa tua affermazione? Se sì, sbrigati a fare una denuncia ai N.A.S., se no, evita di fare affermazioni campate per aria.
Ti sei preso la briga di leggere tutta la discussione, per cercare di capire come funziona la cristallizzazione del miele, o ti sei limitato a leggere il primo messaggio, che, oltretutto, risale a quattro anni fa?
Approposito, "uno dei più grandi mieli pubblicizzati in Italia" ha come caratteristica proprio il fatto di non cristallizzare mai .

Obombo ha scritto:

JeanGabin ha scritto: cosa che trovi sopratutto in uno dei più grandi mieli pubblicizzati in Italia...

Hai qualche prova a sostegno di questa tua affermazione? Se sì, sbrigati a fare una denuncia ai N.A.S., se no, evita di fare affermazioni campate per aria.
Ti sei preso la briga di leggere tutta la discussione, per cercare di capire come funziona la cristallizzazione del miele, o ti sei limitato a leggere il primo messaggio, che, oltretutto, risale a quattro anni fa?
Approposito, "uno dei più grandi mieli pubblicizzati in Italia" ha come caratteristica proprio il fatto di non cristallizzare mai .

Ho letto tutto, grazie per la tua precisione, visto che sei un esperto in materia, mi permetto di chiederti, se ci fosse
presenza di zucchero bianco raffinato, non potrebbe "accentuarsi" la cristallizzazione?
Premetto che non vi è nessun obbligo di leggere di specificare negli ingredienti tale prodotto....

Ciao

PS: posso anche sbagliarmi, non ho mica detto di no... anzi, vorrei essere delucidato in materia...

Se guardate il mio post in una dele pagine precedenti di codesto thread, vi spiega esattissimamente il problema.
Maddmax

JeanGabin ha scritto:Premetto che non vi è nessun obbligo di leggere di specificare negli ingredienti tale prodotto....

E' proprio cosi.
Semplicemente perché il miele non può contenere alcun ingrediente, non si può aggiungere (o togliere) alcun'ché e continuare a chiamare il prodotto risultante "miele".

"Il miele è la sostanza dolce naturale che le api (Apis mellifera) producono dal nettare di piante o dalle secrezioni
provenienti da parti vive di piante o dalle sostanze secrete da insetti succhiatori che si trovano su parti vive di piante
che esse bottinano, trasformano combinandole con sostanze specifiche proprie, depositano, disidratano, immagazzinano e lasciano maturare nei favi dell'alveare."

Dalla direttiva 2001/110/CE, ma anche dalle norme della Commissione del Codex Alimentarius FAO/OMS del 1969, dalla direttiva CEE del 22 luglio 1974, dalla legge italiana n. 753 del 12 ottobre 1982 e dal Codex Alimentarius FAO/OMS del 1989.