Obombo grazie per la segnalazione del topic, oltre ad essere interessantissimo ha confermato una cosa importante: so di non sapere!!!!

Comunque, un passo alla volta: se la situazione è come me l'ha descritta Federico per telefono, non sarà un recupero facile... ci vorrebbe sì un aggeggio aspirasciami ma anche tanta esperienza che noi sicuramente ad oggi non abbiamo.
Quindi se l'ispezione del sottotetto confermerà la presenza delle api, seguiremo la ragione ed il buon senso e chiederemo ad un professionista convenzionato con il comune (Federico ne ha incontrato uno giusto qualche giorno fa)... ed io naturalmente ne approfitterò per fargli una valanga di domande e "rubargli" un pochino il mestiere!

Altro problema: ho tassativamente vietato a Federico di arrampicarsi sul tetto in mia assenza, quindi non ispezioneremo prima di venerdì prossimo.
La nostra terra è sperduta in mezzo al nulla assoluto e se dovesse cadere e farsi male non se ne accorgerebbe nessuno a parte i nostri animali e qualche capriolo o cinghiale... ed io, a centinaia di kilometri di distanza, non potrei intervenire!
Se mi si rompe l'uomo io sono assolutamente sicura che non ne troverei più uno uguale, quindi mi tengo stretta quello che ho e faccio in modo che tenga i piedi ben piantati per terra!


grazie Lorenzo! L'entusiasmo è uno dei motori della vita, quella marcia in più che trasforma i sogni in progetti e li concretizza nella vita quotidiana.
Siccome Federico ed io non abbiamo abbastanza soldini per realizzare i nostri sogni in un sol botto, sopperiamo a questa mancanza con l'entusiasmo e tanto, tantissimo lavoro.
Le api rappresentano uno dei tanti incontri fortuiti che ci stanno cambiando la vita, un tassello di un puzzle molto più ampio che sta prendendo forma sotto i nostri occhi grazie al lavoro delle nostre mani ed alle pensate, a volte un po' stravaganti, dei nostri cervelli... un disegno che abbiamo chiamato "Il Paradiso del Pollo Felice"!

Ciao Federica,
la sicurezza è un fattore non sempre tenuto in considerazione dagli apicoltori presi dall' eccitazione di dover raccogliere sciami e su questo fai bene ma mi dici qual' è la differenza fra il tuo uomo che manovra sul tetto senza la sua compagna e con la sua compagna che guarda dal basso ?, se gli scivola un piede lo prendi al volo?.
Ninno

Ciao ninno la differenza c'è, eccome!!!
Non tanto per la salute di Federico ma per la mia!!!!

Questo autunno, Black Diamond, il mio gattone nero preferito, sparì all'improvviso durante la settimana, mentre io ero a Milano.
Federico lo cercò inutilmente per giorni ed avevamo ormai perso le speranze di ritrovarlo quando una sera, poco prima di cena, rispose ad una mia telefonata dando il via alla seguente conversazione:

"Tesoro, non immagini dove si trova il tuo uomo in questo preciso istante!"
"Federico scusa, se sei in bagno ti richiamo dopo..."
"Ma che bagno! Hai presente il macchione in mezzo alla nostra terra?"
"Quello con quelle querce altissime?"
"Esatto! Sono in cima all'albero... saranno circa quattro metri d'altezza!"
"EEEEHHHHHH? E che cavolo ci fai sull'albero? Scendi subito, incosciente che non sei altro!"
"Ho trovato Blacky... si è arrampicato qui, forse Briciola lo ha rincorso e lui è salito... ma poi non è stato più capace di scendere"
"Federico se cadi dall'albero non se ne accorge nessuno, per favore scendi"
"Laura manca poco, se mi allungo un po' lo prendo... ecco l'ho sfiorato... NOOOOOO!!!!"
"EEEEHHHH? FEDERICO, COSA E' SUCCESSO? STAI BENE?"
"Sì amore, tutto ok... solo che Blacky è salito ancora più in alto..."
"FEDERICO PER PIACERE SCENDI; FALLO PER AMORE DEI NOSTRI FIGLI!!!"
"Laura, ma cosa stai dicendo? Noi non abbiamo figli insieme..."
"AHAHAAAA!!!! LO SAPEVO! LO SAPEVO CHE AVEVI CAMBIATO IDEA!"
"Tesoro... stai bene? Ti sei fatta un goccetto?"
"FEDERICO SEI UN MOSTRO! MI VUOI LASCIARE VEDOVA... COSI' NON MI SPOSI PIU'! MA SE NON MI VUOI SPOSARE NON C'E' BISOGNO CHE TI AMMAZZI, BASTA CHE ME LO DICI, ECCO!"
"Mannaggia!"
"Allora non cerchi più di suicidarti spiaccicandoti al suolo?"
"No, è salito ancora più in alto dove i rami sono più sottili e non so se reggono il mio peso..."
"Ma Santa Polenta, ma non puoi chiamare i vigili del fuoco?"
"Laura, come fanno i vigli del fuoco a portare il loro mezzo al centro del nostro campo... mi rovinano la terra!!!!"
""FEDERICO GUARDA, GIURO CHE SE NON MUORI, APPENA SCENDI A TERRA TI AMMAZZO IO! LA VUOI SMETTERE DI FARMI PREOCCUPARE?"
"Ma dai, stai tranquilla, non preoccuparti, adesso scendo... è un po' che ha iniziato a piovere ed inizio a scivolare"
"Meno male che ci si è messa la pioggia... mi raccomando, guarda bene dove netti i piedi..."
"Non posso"
"Non posso cosa?"
"Non posso guardare dove metto i piedi"
"E perché scusa?"
"Perché siamo in autunno e a quest'ora è già buio pesto. Non ci vedo un ciuffolo, sto andando a tentoni"
"Federico, mi farai morire di crepacuore con tutti questi patemi che mi fai venire... alla fine della fiera tu sali sull'albero e fai lo spericolato, ma quella che muore d'infarto sono io!!"

Alla fine della storia sono scesi dalla quercia sia Federico che Black Diamond che spinto dalla fame e dalla pioggia il mattino seguente si è fatto trovare accovacciato sul suo ballone di fieno preferito.

Ma caro ninno, capisci anche tu perché preferisco evitare che il mio uomo si arrampichi in mia assenza... se sono nei paraggi e percepisco le sue intenzioni malsane, almeno ho il tempo di correre a nasconderli le scale!!!!

Bella storia,
certo con la tua presenza non gli avresti permesso di salire sull' albero ma se decide di andarci puoi stare solo attaccato al telefonino.
A proposito di telefonino mi sono ricordato di mio zio Nicola che adesso ha 85 anni e li porta bene.
Un giorno vado in paese a trovare mio zio e lo trovo con una cosa attaccato alla cintura , erano i primi passi del cellulare e lo aveva già appeso alla cinta.
Gli chiedo a cosa gli poteva servire e mi rispose sai nipote io lavoro la campagna e spesso stò sul trattore il telefonino mi potrebbe servire in caso di necessità.
Nulla da obiettare tutto filava liscio.
Tempo dopo ritorno a fargli visita e gli chiedo se poi il telefonino gli era servito.
Dopo una sonora bestemmia mi disse che era rimasto sotto il trattore rovesciato ma non era riuscito a telefonare perchè non ci azzeccava, si è dovuto affidare alla fortuna e gli è andata bene.
Ninno

La saggezza di zio Nicola: dove non arriva la tecnologia... arriva la fortuna!

Questo week end ho avuto il mio primo battesimo... "dell'ape"!
Mi sono intabarrata in una tutona da lavoro blu ed ho indossato maschera e guanti per aiutare Federico ad ispezionare le nostre due famiglie!
Ora che sono una cittadina l'ho detto, che sono una apicoltrice principiante l'ho dichiarato ma non so se si è capito che sono un'impedita di prima categoria.
Mi aspettavo di combinare dei pasticci incredibili nel passare i telaini a Federico, di inciampare e rovesciare le arnie, di farmi prendere dal panico e invece... sono stata brava e non ho avuto la minima paura!

Sapevo che il colore blu non è l'ideale per le api, ma con la tutona ho dovuto fare di necessità virtù, in attesa di procurarmene una bianca.
Ad un certo punto, mentre manovravamo accanto alle arnie, ho sentito un rombo incredibile, mi sembrava di stare accanto al motore di un elicottero.
"Attenta Laura, le hai tutte addosso, allontanati" mi ha detto Federico.
"Non preoccuparti, sono tranquilla, se non è un problema rimango ad aiutarti" gli ho risposto.

In effetti ho provato una sensazione stranissima: ero serena, in uno stato di calma profonda, in pace con me stessa e col resto del mondo.
Ad un certo punto ho persino pensato che quello era il posto giusto per me, una sensazione di familiarità stranissima come se avessi da sempre lavorato con le api. Cosa che non è assolutamente vera, anzi, io ho sempre avuto un'avversione per gli insetti, soprattutto per quelli volanti.
Invece ero affascinata dall'osservare le celle di cera che le nostre operaie avevano costruito, così candide e pulite... e quando Federico mi ha fatto vedere che alcune contenevano miele e mi ha detto "Stanno raccogliendo l'acacia!" il mio cuore ha fatto una capriola di felicità.

So che posso sembrare ingenua nell'inesperienza e nella banalità di queste scoperte che racconto... ma questo incontro col mondo delle api per me è davvero affascinante!!!
Questo week end abbiamo dovuto lavorare velocemente perché tirava vento e minacciava pioggia ma la prossima volta Federico mi ha promesso che faremo una visita più accurata: vorrei imparare a riconoscere fuchi e operai, individuare la regina (e magari segnarla), incominciare a riconoscere le varie celle e le differenti sezioni dell'alveare... un'osservazione pratica basilare che mi permetta poi di studiare la teoria una volta tornata in città.

Non vedo l'ora di tornare dalle nostre bimbe!