miele integrale e miele biologico
L'indicazione "miele vergine integrale" è nata per distinguere una varietà di miele con caratteristiche qualitative superiori a quelle previste per legge per la denominazione di base (miele). Secondo la normativa che ne regolamentava la produzione, il miele vergine integrale è un prodotto tradizionale, estratto per centrifugazione, con umidità idonea a garantire una lunga conservazione naturale, che non ha subito trattamenti che possono modificare le caratteristiche proprie del miele fresco appena estratto e, in particolare, non ha mai subito riscaldamenti a temperatura superiore a 40° C. Viene inoltre conservato in modo da mantenerne inalterata la composizione e presenta quindi le caratteristiche compositive e organolettiche proprie della sua origine naturale e delle particolari procedure di produzione e conservazione seguite.
La normativa stabiliva che il miele vergine integrale, commercializzato con un'indicazione relativa all'origine botanica, possedesse determinati requisiti di composizione che permettessero di garantirne l'effettiva unifloralità.
Questa indicazione era prevista dalla legge nazionale sulla commercializzazione del miele che è stata in vigore tra il 1982 e il 1998, è stata oggi soppressa per incompatibilità con la normativa comunitaria, alla quale l'Italia ha dovuto uniformarsi.
Il logo Associazione Italiana Alimenti Biologici (ed altri simili) non appartiene ad uno degli Enti certificatori autorizzati: è solo un brand collettivo che etichetta i prodotti di aziende differenti. Il miele biologico non esiste ed è unicamente possibile la certificazione "da agricoltura biologica" come illustra l'etichetta a destra di I.C.E.A.
http://www.galenotech.org/miele.htm