Se per comprare una busta di Api-Bioxal da 10 devi dimostrare di avere denunciato 10 alveari e se (e solo SE) quando vieni beccato con alveari non denunciati e/o con ossalico tal quale ti viene fatto il deretano a soffietto...che margine rimane per illegalità e sovraddosaggio?!?

Scusa Humblebee, ma di cosa stiamo parlando? Quando vigeva l'obbligo di ricetta per l'Apibioxal (o per l'Apistan) non bisognava mica dimostrare di avere un numero di alveari denunciati commisurato alla quantità di farmaco richiesta. Non credo che si possa risolvere il problema della mancata denuncia degli alveari con una semplice ricetta e l'esperienza ci insegna che più le regole sono complesse, più vengono raggirate.

Mi risulta che l'apicoltore che ha più di 5 alveari debba tenere un registro dei trattamenti, nei quali annota anche i farmaci per cui non c'è obbligo di ricetta veterinaria e che debba registrare ogni anno i suoi alveari.
Mi pare che un controllo incrociato sulla base di queste due voci non sia poi cosi complesso...

E sotto i 5 alveari?

Che differenza fa?

Da me sotto i 5 alveari non devono essere tenuti i registri tranne quello di consistenza apiario e la denuncia va fatta sempre, indipendentemente dal numero.
Ma credo, anzi sono sicuro, che cambi molto da regione a regione.

Parlare di come sarebbe bello se tutto funzionasse a dovere in un modo perfetto è un conto, ma la realtà è tutt'altro che perfetta. Se l'apicoltore che non ha denunciato il possesso dei suoi alveari, che siano essi cinque o cinquanta, sa che esiste il rischio di un controllo, non va mica a richiedere una ricetta per un prodotto autorizzato, si arrangia diversamente. Quindi, per come la vedo io, l'obbligo di ricetta non solo sarebbe inutile per "stanare" gli apicoltori non in regola ma sarebbe anche un disincentivo all'utilizzo di un prodotto autorizzato per quelli che invece lo sono.

Obombo potrai anche avere ragione, ma non condivido questa rassegnatezza...
50 alveari non passano cosi inosservati --> nel momento in cui si trovano (che siano denunciati o meno) si chiede il registro dei trattamenti --> non c'è perchè si è "arrangiato diversamente" --> vediamo come! --> analisi cera e miele dal nido --> residui nella norma --> ok
--> residui fuori norma --> sequestro delle api e questa persona ha finito di contaminare
derrate alimentari e probabilmente anche di spargere morte e
pestilenza (cit. Maddmaxx).

è vero quello che dici, ma è anche vero cio che afferma obombo, io per andare a prendere il bioxal devo fare 100 km tra andata e ritorno, pensa se dovessi prima andare per la ricetta e poi per il ritiro, per quel che riguarda la denuncia credo sia d'obbligo farla, ma ragionandoci sù qui la facciamo entro fine gennaio, l'inverno non è ancora finito, e sappiamo tutti che i momenti più critici sono quelli della ripresa primaverile, io denuncio 10 casse e poi me ne muoino 3 che facciamo devo comprare cure per 10? per quel che riguarda chi è nella totale illegalità concordo in pieno, ma di solito non denuncia chi ha 2/3 caase e produce esclusivamente per uso familiare, e a mio avviso chi fà questo tiene le api nel modo migliore possibile visto che poi si mangerebbe schifezza, non trovi?

No SIRIO non trovo, questa idea che gli hobbysti tengano le api meglio dei professionisti è tanto sbagliata quanto dura a morire.
Proprio perchè il loro business è limitato sono meno controllati e quindi più liberi di usare ogni sorta di porcheria.
Se c'è una persona da cui non comprerei mai miele (si, mi capita di usare i miei pregiudizi per districarmi tra i problemi della vita) è l'apicoltore pensionato con 10 alveari!
Concordo invece con te sul problema della mortalità invernale...

be io non ti ho detto 10 casse, ma 2/3 io ho 10 casse di cui 5 denunciate e le altre frutto del lavoro di quest'anno, ma ti garantisco che tengo le mie api nel migliore dei modi, propio perchè il primo consumatore sono io e i miei figli, e di coseguenza niente schifezze, io per ora utilizzo solo l'ossalico, e spero di poter utilizzare solo questo.