Inzio attività di apicoltura.Consiglio di esperti.Help!

ho capito. Cmq il libro dice di visitare per vedere le scorte, cibo, forza della famiglia, però non dice con che frequenza.
Mentre in estate cioè da marzo fino alla fine? quante a settimana o al mese?

Flavio90 ha scritto:OK.

Cambio un pò ragionamento per portare la vostra attenzione sulla varroa. Leggendo il libro LE API sono arrivato all'argomentazione malattie. Parlando della varroa pone varie possibilità come rimedi.
Da quello che ho capito la chimica non và bene perchè non distrugge la covata. Poi c'è apistan. Come naturale c'è acido ossalico.
Ecco chiedo a voi quale è il metodo meno costoso e più efficace per garantire un buon successo di remissione contro questa malattia?

Attualmente il padre del mio amico usa apistan, però magari voi sicuramente sapete altre cose più efficaci.


Gaazie.

Flavio,
per quelli che vogliono allevare le api senza faticare, senza osservare e senza studiare, c'e' una sola alternativa: acido ossalico a gogo e apistan a metri quadrati.
Maddmax

OK. Questo è un chiaro avvertimento per tutti quei fannulloni che non vogliono fare niente

Per me invece che sono onesto e laborioso, dopo aver osservato e studiato, capirò ovviamente i metodi da utilizzare.

OK,
In estate quante volte a settimana si visita l'apiario?

Flavio90 benvenuto nel forum
Grazie del tuo post, era un pezzo che non mi facevo vedere aah saluto tutti ovvio.

Provo un pò a contribuire proseguendo dal tuo ultimo intervento .

Allora visto che l'attività dovrebbe diventare "professionale" direi che in una settimana l'apiario in primavera/estate lo devi visitare 5 gg su 7 sabato e domenica stai a casa.
Per recuperare sciami inprovvisamente scappati farai gli straordinari anche sabato e domenica se ti va.
Ti ci vuole almeno per imparare a velocizzare la manualità di lavoro che 50 famiglie non le fai in un solo giorno nei primi tempi e durante la stagione potrai renderti conto pure del variare delle situazioni per decidere le attività che dovrai svolgere.
Non credo che ti serviranno sempre 8 ore al giorno per fare una visita, ma un po di tempo per controllarlo credo che te lo dovrai pigliare fosse anche solo un occhiata per verificare eventuali saccheggi che se scatenati possono coinvolgere un intero apiario soprattutto d'estate e con poche fioriture presenti.

Buon lavoro ciauu Armando

Flavio90 ha scritto: ...
Per me invece che sono onesto e laborioso, dopo aver osservato e studiato, capirò ovviamente i metodi da utilizzare.

Great! Cow-boy the fuck up, man! A little less talk and a lot more action!
Mi fa piacere di vedere che ci sono ancora dei guerrieri in giro.
Maddmax

Great! Cow-boy the fuck up, man!

Si ci provo a portare avanti il mio obiettivo senza paura! Oddio senza paura non proprio.

A little less talk and a lot more action!

Per adesso non posso far altro che parlare e parlare per documentarmi. Poi agire il più documentati possibile.

Allora visto che l'attività dovrebbe diventare "professionale" direi che in una settimana l'apiario in primavera/estate lo devi visitare 5 gg su 7 sabato e domenica stai a casa.
Per recuperare sciami inprovvisamente scappati farai gli straordinari anche sabato e domenica se ti va.
Ti ci vuole almeno per imparare a velocizzare la manualità di lavoro che 50 famiglie non le fai in un solo giorno nei primi tempi e durante la stagione potrai renderti conto pure del variare delle situazioni per decidere le attività che dovrai svolgere.
Non credo che ti serviranno sempre 8 ore al giorno per fare una visita, ma un po di tempo per controllarlo credo che te lo dovrai pigliare fosse anche solo un occhiata per verificare eventuali saccheggi che se scatenati possono coinvolgere un intero apiario soprattutto d'estate e con poche fioriture presenti.

Buon lavoro ciauu Armando

Grazie del tuo contributo. Ovviamente in primavera estate aprire regolarmente l'arnia non fà male alle api perchè fà più caldo vero? Quindi non hanno esigenza di mangiare troppo miele per riscaldarsi..

Fino a quando faccio in tempo a mettere sù l'apiario quest'anno?
Ora il tempo non ci dà tregua, qui dà me c'è tanta neve.

Flavio90 ha scritto:Ovviamente in primavera estate aprire regolarmente l'arnia non fà male

Riciao
Non vorrei che fraintendessi la visità regolare all' -apiario- non vuol dire aprire tutti i giorni tutte le arnie.
Ti programmerai le visite a alcune arnie dell'apiario ogni giorno tenendo una scheda per ogni famiglia vedrai che cadenzerai le visite in modo da diminuire il piu possibile le visite complete dei nidi favorendo le operazioni che si presentano necessarie: aggiunta di foglio cereo, ricerca della regina o controllo celle reali, eventuale aggiunta dei melari etc.
Indicativamente si puo dire che solo alcune operazioni si devono fare contemporaneamente a tutte le famiglie dell'apiario come per il controllo di varroa e o altre malattie.
Rispetto alla tua affermazione, ogni visita è un danno per la famiglia che non contempla tra i suoi effettivi l'ape "uomo", sta a noi ridurre il più possibile lo scombusso che provochiamo, eventualmente stimolando le famiglie perché si presentino il più possibile in forma per affrontare ciò che le aspetta: produzione, malattie, inverno, etc.
Nel forum troverai o avrai già trovato discussioni che affrontano alcune problematiche, altre le trovi nei manuali, altre ti si presenteranno e dovrai avere spirito di osservazione e pazienza. Inoltre non si finisce mai di imparare.

Flavio90 ha scritto:Fino a quando faccio in tempo a mettere sù l'apiario quest'anno?

In genere si parte coi nuclei in primavera ma fossi in te li cercherei già. Temo infatti che per numeri elevati non sarà facile reperirne per tempo... e poi così puoi confrontare i prezzi per famiglia o per nucleo capire le differenze, le razze etc.

ciao Armando

ok tutto chiaro.

Penso che le api saranno "ligustica".
Uno sciame più o meno quanto costa?
Si ovviamente mi devono dare anche un portasciami.

ok.

Se uno sciame è in buono stato, come faccio a capire se hanno abbastanza scorte di miele?
più o meno quanti telaini devono esserci di scorte per avere 10-15kg di miele all'interno?

Il prezzo di uno sciame varia in base alla richiesta e al periodo. In linea di massima 50-100 €. Il portasciami potrà essere quello in cartone, usa e getta, oppure uno in legno o polistirolo che dovrai ritornare all'apicoltore. C'è anche la possibilità di andare con la tua arnia e fare il travaso sul posto. Lo sciame più che di scorte ha bisogno di api e covata, 10-15 kg, che sarebbero poi l'equivalente di 2-3 telaini da nido, sono le scorte necessarie per l'invernamento non per lo sviluppo primaverile. In primavera/estate si presume che siano le api a raccogliere il nettare, non l'apicoltore a fornire loro scorte, al massimo si può dare un po' di sciroppo 1/1 nei primi giorni.