Ciao a tutti. Ho iniziato per caso (c'era una famiglia di api dispersa son andato a prendere un arnia, ora ne ho tre) una piccola attività di apicoltura. Mi domandavo se qualcuno avesse esperienza su come integrarla alle altre attività agricole. Ad esempio piantare la Sulla. Oppure altre piante. Non intendo ovviamente coltivare per le api che immagino sia un non senso economico, ma la sulla ad esmpio è anche una discreta foraggiera. Oppure dovendo scegliere un piccolo impianto di alberi da frutto ( che dovrò fare) sceglierli adatti alla produzione di miele monofloreale in mesi scarsi per altre fioriture. Un apicultore inesperto e pure agricoltore principiante Grazie
Ciao Docthedd, coltivare piante solo per le api non ha molto senso ma si può scegliere una coltura di interesse agricolo che sia anche nettarifera, come per esempio la colza, il girasole (non gli ibridi poco produttivi, però), il grano saraceno, il coriandolo. Non so la sulla foraggera quando viene falciata, perché se lo si fa prima della fioritura, serve poco alle api. Per quanto riguarda i fruttiferi, per produrre monoflora ci vogliono grosse estensioni e bisogna anche avere famiglie forti per poter raccogliere, altrimenti il loro ruolo è solo quello di offrire il polline ed il nettare necessario allo sviluppo delle famiglie in primavera.
Ciao Doc, non guardare il tuo campicello non hai una pecora da nutrire. Mettiti in un posto dove puoi vedere i dintorni metti la mano sopra gli occhi e cerca di vedere cosa puoi trovare nel raggio di 700-800 mt, tutto lì. Poche coltivazioni nutrono le tue api per circa 15 gg a fioritura e poi cosa trovano per il resto dell' anno?. Mi raccontavano gli apicoltori professionisti della mia zona che sono stati costretti a vivere di api perchè non avevano terre da coltivare, questo ti dice molto. Usa il tuo terreno per le cose che servono a te , frutteto misto, orto, ..... Anni addietro un lettore di questa sezione ha coltivato ettari di Facelia ma non credo che sia andata a buon fine perchè non si è saputo più niente. Ninno
Ciao grazie delle risposte. Terra ne ho , circa 30 ettari. Si trova sui monti iblei in sicilia ragusa , è terra argillosa ma soprtutto è una collina terrazzata ( un tempo tutta di muretti a secco ora qualcuno è crollato qualcuno resiste) scomodissima epr le lavorazioni meccaniche. Fiori ce ne sono perchè sui marginii tra una balza e l'altra cresce di tutto, oltre a molti carrubi, ulivi e mandorli (pochi). La sostanza è che dopo un anno di osservazione mentre ristrutturavo il casale ( mano sulla fronte chiaramente @ninno ) quest'anno vorrei partire con un po di sperimentazioni. Cerco cose con pochi input ( lavorazioni trattore, gasolio, concimi, sementi etc etc) perchè la terra non mi sembra adatta a questo tipo di cose. Quindi per ora ho ripiantato quello che già c'era, perenne e spontaneo: timo e mirto ( che ho riprodotto per talea ci metterà un po' ad andare in produzione ma intanto vendo le piantine e metto a dimora parte di quelle che rimangono, altre le lascio in vaso per venderle e se diventano troppe le pianto di uno /due anni etc, ) piantato dei mandorli per averne un numero sensato epr raccoglierle. Ora vorrei aggiungere dei frutteti e una foreggiera ( per pascolare preferirei non raccoglierla, quest'anno messo veccia e avena coem fanno tutti qui...ma come detto sopra troppi input: gasoli, concime, sementi....) e magari altre aromatiche perenni. Ora salta fuori questa cose delle api (casualmente le cose che ho piantato son tutte mielifere) e mi domandavo come riorientare il tutto considerando anche questo elemento, non esclusivamente ma appunto come uno dei fattori @Obombo. Ho trovato la Sulla che mi pare interessante perchè adatta a terreni argillosi e biennale/triennale. @della : la sulla l'hai coltivata è adatta al pascolamento produce veramente per tre anni? , la medica credo invece necessiti di terreni migliori dei miei. Grazie a tutti per i consigli.
@obombo , rileggendo meglio al tua risposta parto con le domande . Mi puoi quantificare una "grossa estensione" ad esempio di mandorli, o altre piante da frutto adatte a clima mediterraneo collinare che consiglieresti per produrre miele monofloreale, per avere famiglie forti col tempo imparerò .
Come ha detto Ninno occorre pensare alla varieta' dei pollini che si susseguono nell' arco dell' anno. Una gigatonnellata di polline monovarietale per due settimane in un anno non serve a molto perche' le api finirebbero le scorte nel giro di meno di un mese. In estate le api consumano anche per far crescere la covata. Le colture foraggere mandate a fiore devono essere riseminate. Maddmax
Per grosse estensioni intendo ettari,perché i fruttiferi producono relativamente poco nettare. Per le rese guarda questa discussione: http://www.forumdiagraria.org/api-f53/calcolo-approsimativo-potenziale-mellifero-t57693.html ma come dice anche il titolo, il calcolo è approssimativo, perché le variabili sono tante. Ti sconsiglio l'erba medica, le api fanno fatica a raccogliere il nettare e non la guardano neppure, se hanno qualche alternativa.
Dopo aver letto dove intende tenere le api non mi preoccuperei più di tanto. Non è possibile fare foraggere per nettare e foraggio perchè se mietuti dopo la fioritura diventano steli secchi non adatti al bestiame ed è per questo che la tagliano appena inizia la fioritura, con la sulla potresti fare miele e sementi. Non conosco il mandorleto come nettarifero mi ricordo di aver letto che in California hanno dei problemi per l' impollinazione perchè i fiori non sono ricercati, sarà vero?. Visto comunque il periodo di fioritura servirà più a far crescere le famiglie che a produrre miele monoflorale. Ninno