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Il solito tormentone: Famiglie resistenti alla varroa
Autore |
Messaggio |
rosina
Iscritto il: 18/04/2012, 9:42 Messaggi: 160 Località: Carceri (PD)
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Ipotesi “bislacca”!? E’ risaputo che quando in una famiglia l’infestazione di varroa raggiunge limiti insopportabili le api decidono di abbandonare l’arnia o per lo meno sciamano. Probabilmente, quindi, nello sciamare, nel raggrupparsi in glomere o nel cambiare dimora le aiuta nel difendersi da questi parassiti. Anche nella famiglia che resta, ripopolata o dall’esterno ( con api meno parassitate) o normalmente con nuova covata (con api che hanno potuto fare un groming migliore: teoria Mussi) ci sarà un controllo “sopportabile” di tale parassita. Naturalmente è implicito che se tale teoria avesse una qualche validità, noi apicoltori con i metodi di allevamento che stiamo mettendo in atto (arnia Dadant Blat, nomadismo, produzione di “elevate” quantità di miele) saremmo i primi allevatori anche di varroa. E’ anche chiaro che dovremmo dire addio a questa minima fonte di reddito e a tutto quello che ne consegue: aiuto all’ambiente, maggiore o migliore ipollinazione, soddisfazione del nostro palato, …… )
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22/05/2017, 12:39 |
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