|
Autore |
Messaggio |
Marvel
Iscritto il: 08/07/2010, 14:44 Messaggi: 1090 Località: Taranto(lavoro), Terlizzi(abitazione)
Formazione: Ingegnere navale
|
Ciao Massimo, dovrei fare la prova tirando fuori le larve maschili e femminili e contare le api parassitate. Vorrei solo capire come si fa questo tipo di controllo. L'ultima volta ho tirato fuori 10 fuchi e ho trovato una sola varroa. Ma penso che sia un numero esiguo di fuchi.
Se aveste la possibilità di spiegarmelo, vedrò di farlo.
Ps. Ho letto qualcosa sui test effettuati da Randy Oliver... tu penso che capiresti molto di più di quello che ho capito io... è americano.
Vincenzo.
|
17/08/2012, 8:12 |
|
|
|
|
humblebee
Iscritto il: 23/12/2011, 19:29 Messaggi: 528
|
|
17/08/2012, 12:29 |
|
|
Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
|
Ciao Vincenzo, devi usare quell' attrezzo che si usa per aprire gli opercoli ed infilzare la covata sforchettando via le larve. Le varroe sulle larve si vedono benissimo. Ne' i numeri di caduta delle varroe ne' le percentuali di infestazione sulle larve sono parametri assoluti ma ti danno un' idea di massima sullo stato delle famiglie. 1% nella covata da fuco non e' niente. 70% sulla covata da operaia con 4 varroe per larva... sono problemi. Massimo
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
|
17/08/2012, 16:12 |
|
|
humblebee
Iscritto il: 23/12/2011, 19:29 Messaggi: 528
|
Maddmax1 ha scritto: 1% nella covata da fuco non e' niente. 70% sulla covata da operaia con 4 varroe per larva... sono problemi. Massimo Si ma su quante celle scoperchiate? hai idea di quale sia un campione rappresentativo? Se non fornisci a Vincenzo questi dati lui potrebbe per assurdo aprire una sola cella, trovare una varroa, stabilire una infestazione del 100% quindi sopprimere la famiglia allo scopo di eliminare una famiglia troppo tollerante verso la varroa. Inoltre direi che quando ci sono 4 varroe per larva si può capire anche senza scoperchiare nulla! Stabiliamo un paio di cose che non sono "di massima" : - tutte le famiglie hanno una certa quota di varroe - le famiglie periscono se questa quota supera una soglia - si deve fare in modo che le varroe non raggiungano quella soglia mediante trattamenti efficaci (possiamo dire > 90% delle varroe devono cadere) e tra questi non c'è lo zucchero a velo. Se invece avete voglia di fare gli eco-chic (e farvi rifornire di sciami da quelli che usano l'ossalico come me) fate finta non abbia detto nulla. Sarcasticamente vostro, HB
|
17/08/2012, 16:42 |
|
|
Marvel
Iscritto il: 08/07/2010, 14:44 Messaggi: 1090 Località: Taranto(lavoro), Terlizzi(abitazione)
Formazione: Ingegnere navale
|
humblebee ha scritto: Stabiliamo un paio di cose che non sono "di massima" : - tutte le famiglie hanno una certa quota di varroe OK - le famiglie periscono se questa quota supera una soglia Qual è la soglia? - si deve fare in modo che le varroe non raggiungano quella soglia mediante trattamenti efficaci (possiamo dire > 90% delle varroe devono cadere) OK e tra questi non c'è lo zucchero a velo. Hai ragione! Dati i risultati di ieri mi son sentito in obbligo di ritrattare anche oggi le api con zucchero a velo...
Quarto trattamento 17.08.2012 150 gr di zucchero a velo per famiglia 100 gr di zucchero a velo per nucleo
Famiglia Terlizzi = 42 varroe (dopo 20 minuti circa, pulito il fondo e cosparso di olio di girasole) Nucleo Terlizzi 2 = 2 varroe (dopo 20 minuti circa, pulito il fondo e cosparso di olio di girasole) Nucleo Molfetta = 0 varroe (dopo 20 minuti circa, pulito il fondo e cosparso di olio di girasole) Nucleo Corato = 2 varroe (dopo 20 minuti circa, pulito il fondo e cosparso di olio di girasole) Famiglia Bitonto = 110 varroe (dopo 20 minuti circa, pulito il fondo e cosparso di olio di girasole) Famiglia Binetto = 11 varroe (dopo 20 minuti circa, pulito il fondo e cosparso di olio di girasole)
Al prossimo trattamento. Vincenzo.
|
17/08/2012, 20:19 |
|
|
Marvel
Iscritto il: 08/07/2010, 14:44 Messaggi: 1090 Località: Taranto(lavoro), Terlizzi(abitazione)
Formazione: Ingegnere navale
|
Maddmax1 ha scritto: Ciao Vincenzo, devi usare quell' attrezzo che si usa per aprire gli opercoli ed infilzare la covata sforchettando via le larve. Le varroe sulle larve si vedono benissimo. Ne' i numeri di caduta delle varroe ne' le percentuali di infestazione sulle larve sono parametri assoluti ma ti danno un' idea di massima sullo stato delle famiglie. 1% nella covata da fuco non e' niente. 70% sulla covata da operaia con 4 varroe per larva... sono problemi. Massimo Ciao Massimo, mi piacerebbe sapere quante larve da fuco controllare e quante da operaia. Qualora trovassi 4 varroe sulla larva, come dice HB, è inutile continuare in quanto l'infestazione sarà alta. Comunque d'ora in poi farò la foto del vassoio prima di contare le varroe. Oggi ho visto che alla famiglia dove ieri ho contato 221 varroe, oggi più della metà delle 110 erano in corrispondenza dell'ultimo telaino. Dovrò controllare se corrisponde a covata appena schiusa oppure a covata fresca... Vincenzo. Ps. So che questo "esperimento" non è ben visto dai più... so anche che potrei perdere le famiglie... Pps. HB io le famiglie non le ho comprate... se leggessi tutte le 20 pagine vedresti come mai ho 3 famiglie e 3 nuclei. Ho anche sbagliato a non tenermi tutte le famiglie prese con regina a sè stante cosa che proverò a fare l'anno prossimo. La polemica costruttiva l'accetto... Con affetto.
|
17/08/2012, 20:28 |
|
|
humblebee
Iscritto il: 23/12/2011, 19:29 Messaggi: 528
|
Caro Marvel, comincio dalla fine...mi fa molto piacere il tuo modo di reagire alle mie critiche a volte condite da un pò (troppo?) sarcasmo. Venendo al problema, la soglia di cui parlo è variabile ma la possiamo attestare attorno alle 10000 varroe. Il tuo "esperimento" non è ben visto da me perchè mi pare controproducente e pur sforzandomi di mettermi nei tuoi panni non riesco a comprendere le ragioni per cui lo fai. Perderai famiglie e non vedo come il fatto che non le hai pagate possa rendere la sconfitta meno amara. Ho letto bene le 20 pagine del tuo 3d e in questo modo, vedendo la fatica che hai fatto (è sicuramente più semplice mettere mano al portafogli) rimango ancora più stupito da come tu metta a rischio le tue fatiche per la testardaggine di provare un metodo di risaputa scarsissima efficacia. L'atteggiamento da San Tommaso è per certi versi lodevole, ma se l'uomo non si fosse fidato delle esperienza altrui fin dalla notte dei tempi, saremmo sempre impegnati a riscoprire il fuoco o la ruota invece di essere al bosone di higgs.
|
17/08/2012, 23:49 |
|
|
Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
|
Vincenzo ed Humblebee, COme ho detto i numeri di caduta dicono e non dicono. Quello che e' opportuno fare e' di sviluppare una capacita' critica per capire se, come e quando trattare. Ho ovviamente fatto un errore (1% vs 10%), ma resta il fatto che 10% di infestazione nelle celle da fuco ti permetterebbe quasi sicuramente di passare l' inverno senza trattare. Indicativamente puoi sforchettare, chesso? 50 celle: non stiamo facendo un esperimento statistico di analisi della varianza a blocchi randomizati. Quello che gli apicoltori dei corsi di fine settimana non possono fare e' capire come funzionano i propri materiali. Non esistono protocolli in apicoltura eretica. Devi entrare in sintonia con le famiglie. Ci devi lavorare insieme. Nella covata c'e' la famiglia di domani. I numeri di caduta di Marvel sono inferiori a quelli di altri che hanno fatto decine di trattamenti con l' ossalico. Perche' farlo con lo zucchero a velo, uno si puo' domandare ... Forse perche' e' una sfida di riuscire dove la maggior parte fallisce. FOrse e' per rispetto alla biologia delle api. Forse e' per ottenere piu' risultati o per allevare api con un occhio all' estetica di cio' che si fa. Il mio maestro di sci diceva sempre che sia una pietra che un gabbiano scendono dal ghiacciaio del Monte Cristallo ... ma non vengono giu' allo stesso modo ... Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
|
18/08/2012, 2:53 |
|
|
humblebee
Iscritto il: 23/12/2011, 19:29 Messaggi: 528
|
Maddmax1 ha scritto: Quello che gli apicoltori dei corsi di fine settimana non possono fare e' capire come funzionano i propri materiali. Non esistono protocolli in apicoltura eretica. Devi entrare in sintonia con le famiglie. Ci devi lavorare insieme. Nella covata c'e' la famiglia di domani.
Si lo ammetto, non sono in sintonia con le mie famiglie. Voi come fate?Dici che mettersi in cerchio con altri apicoltori (non del fine settimana si intende) attorno ad un'arnia e mettere tutti le mani sul coperchio in una notte di plenilunio potrebbe aiutare? Ahahahahahah scusa Maddmaxx non ho resistito! Tornando seri... Ho l'impressione che alla base ci sia una forte voglia di andare controcorrente, indipendentemente dall'utilità di farlo. Mi sembra un pò troppo comodo però far rischiare le chiappe alle api per aumentare il vostro ego, trattereste con estratto alcolico di propoli una persona cara con una polmonite? Vuoi mettere lo stile di salvarla cosi invece che ricorrere ai soliti noiosi antibiotici! Credimi io ho a cuore la biologia dell'alveare e nondimeno l'estetica (penso che se fossi meno pignolo produrrei più miele ma non è la mia attività principale quindi per ora posso permettermelo). Concludendo...credo non vi porterò mai dalla mia parte della barricata (chissà forse Marvel è ancora convertibile ), vi capisco, non condivido, ma mi fa piacere discutere con voi. HB
|
18/08/2012, 8:25 |
|
|
Marvel
Iscritto il: 08/07/2010, 14:44 Messaggi: 1090 Località: Taranto(lavoro), Terlizzi(abitazione)
Formazione: Ingegnere navale
|
Maddmax1 ha scritto: Perche' farlo con lo zucchero a velo, uno si puo' domandare ... Forse perche' e' una sfida di riuscire dove la maggior parte fallisce. FOrse e' per rispetto alla biologia delle api. Forse e' per ottenere piu' risultati o per allevare api con un occhio all' estetica di cio' che si fa. Diciamo che questo è in parte ciò che penso... In parte perchè ciò che muove il mio "fare" è semplicemente: "Perchè devo trattare con ossalico, visitare le famiglie con più attenzione per i successivi 15 gg per via della sua corrosività, e poi devo mangiarmi anche il miele non sapendo cosa c'è?" Se avessi dovuto vendere il miele senza mangiarlo a quest'ora credo che avrei fatto più di un giro di sublimato di ossalico. Siccome il miele lo mangio io... preferisco tentare lo zucchero a velo. Oggi penso di tornare a "trattare"... voglio capire se nella famiglia con più caduta (221 l'altro ieri - 110 ieri) ho avuto caduta perchè son sfarfallate altre api (le cadute erano concentrate sull'ultimo telaino) oppure perchè c'è una forte infestazione. Oltretutto quello che mi chiedo è: "E' possibile che l'aggressività della famiglia sia dovuta proprio alla varroa?"Vincenzo. Ps. Credo che siamo qui anche per imparare e l'approccio dev'essere sempre quello "costruttivo" e non denigratorio. Pps. Ho letto da qualche parte che "L'approccio di un hobbysta può esser diverso da un apicoltore commerciale e che una soluzione trovata dall'hobbysta potrebbe non essere appetibile per il commerciale." Con questo voglio dire che dei metodi sono controproducenti per chi ha un numero di arnie cospicuo (TIT, ingabbio, sublimato anzichè gocciolato, e chi più ne ha, più ne metta) che continuerà ad utilizzare i metodi classici.
|
18/08/2012, 10:08 |
|
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 4 ospiti |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|
|