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Il mio inizio - Marvel 
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Sez. Api
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humblebee ha scritto:
Se esistessero api mellifere resistenti alla varroa forse questi valori andrebbero aggiustati ma siccome non ci sono (o almeno non sono ancora saltate fuori)
Su questo ci sarebbe da discutere, e mi piacerebbe farlo non appena avrò un po' di tempo. Se, parafrasando Humblebee, riuscirò a vincere la pigrizia :mrgreen: , sposterò questi messaggi in un’altra discussione.

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12/08/2012, 0:24
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Hey FakeHumbleBee,
non capisco se non riesco a spiegarmi perche' il mio italiano e' diventato troppo scarso o se tu stai giocando alla semantica. Voi dite: "il metodo eretico X non risolve il problema della varrroa e quindi e' una belinata" Ma questo e' una sciocchezza perche' nessun metodo risolve il problema della varroa.
Il concetto dell' apicoltura eretica sta nell' utilizzo di una serie molto ampia di approcci i quali NEL LORO COMPLESSO permettono di ridurre al minimo ed eventualmente di eliminare l' uso della chimica. Le celle piccole da sole non risolvono il problema della varroa, ma aiutano. Lo splitting asimmetrico spiegato da Obombo non risolve da solo il problema ma aiuta a ridurre i trattamenti senza fermare la produzione. I ceppi resistenti esistono ed aiutano. Silurare l' idea dei ceppi resistenti solo perche' non sono 100% resistenti e' un' altra sciocchezza. Non esiste nessun essere vivente resistente al 100% a nessun patogeno. Le api del Caucaso orientale (e l' Apis mellifera scutellata :twisted: ) hanno un certo grado di resistenza (e i dati, oltre a quelli empirici degli apicoltori eretici compreso il sottoscritto, sono anche reperibili nella letteratura scientifica) ma gli apicoltori della dottrina sono cosi' inebetiti dal concetto della ligustica in purezza (cioe" in inbreeding) che non stanno neanche a sentire.
Guarda il post sull' ape sicula aperto da Ggiasone. La sicula fu recuperata da una popolazione selvatica in una nicchia minuscola in cui era sopravvissuta. All'analisi risulto' che era "imbastardita" con il 30% delle api che non aveva l' allele africano. BESTEMMIA!! Che cosa hanno fatto i geniacci? L' hanno autoincrociata per mandarla in purezza (inbreeding) senza considerare che -forse- l' eterozigosi aveva salvato il ceppo dall' estinzione.
Le api sono state selezionate per milioni di anni dall' ambiente mente ora non stiamo facendo altro che tenere vivi i ceppi sifilitici pur di non perdere nemmeno una famiglia.
Marvel, se continuera' sulla sua strada, perdera' delle api. Ne potra' perdere anche molte. Anche io i primi anni ne ho perse molte, ma adesso ho dei ceppi eccezionali e piantala di dire che sono come tutte le altre perche' col cavolo che il 95% degli apicoltori tiene le api a 1500 metri di quota con un paio di trattamenti di ossalico sublimato (A IMPATTO BEN DIVERSO DA QUELLO GOCCIOLATO) all' anno. E quest' anno non ho ancora trattato.
Maddmax

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12/08/2012, 1:32
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humblebee ha scritto:
A parte il sarcasmo (ammetto che forse ho esagerato un pò ma sei finito in mezzo ad una lunga diatriba tra me e Maddmaxx) ti andrebbe di spiegarmi perchè rifiuti l'utilizzo dell'ossalico e magari anche cosa pensi di usare per il trattamento invernale?
Grazie in anticipo!
HB


Non mi definisco eretico. Sono all'inizio dell'apicoltura. Tutto qui.
Avevo già scritto che avrei provato la strade del citrico come nutrizione e vorrei anche farlo come gocciolato 5 cc per interfavo... però non ho così tanto tempo.
Se hai contatti con qualche università "araba" chiedi come controllano la varroa...
E in Italia c'è qualcuno che sta provando a controllare il grado di infestazione usando solo zucchero a velo. E chi dice di aver risolto col citrico. Sono dicerie. L'ossalico è una certezza. Ma come ben sai... finchè non ti scotti personalmente non impari.
Permettetemi di "sbagliare".

Ho 3 famiglie e 3 nuclei. Posso sperimentare senza arrecare grossi danni all'apicoltura. Semmai l'anno prox farò sciamare le famiglie così avrò almeno la coscienza pulita lasciando la selezione dei 6 ceppi raccolti quest'anno alla natura... (se sopravvivono).
Sulle mie 6 famiglie (quelle che sopravviveranno fino a primavera) continuerò con lo zucchero a velo.

L'avversione contro la molecola "ossalico" come l'avversione per tutte le materie "dannose" non ce l'ho. Ho solo deciso di prendere altre vie.

humblebee ha scritto:
A parte il sarcasmo (ammetto che forse ho esagerato un pò ma sei finito in mezzo ad una lunga diatriba tra me e Maddmaxx) ti andrebbe di spiegarmi perchè rifiuti l'utilizzo dell'ossalico e magari anche cosa pensi di usare per il trattamento invernale?
Grazie in anticipo!
HB


Metti da parte il sarcasmo. Continua a produrre miele e a venderlo/consumarlo. Tu sai cosa mangi. E anch'io so cosa mangio.
Trattamento "invernale" in blocco di covata? E sei sicuro che qui da me ci vadano in blocco?
C'è tempo per l'inverno. Vediamo cosa succede con lo zucchero a velo... poi si vedrà.

Non ti faccio domande perchè tanto non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
La mia è e resterà una prova. Se dovesse andare bene sarà ottimo. Se dovesse andare male farò in tempo a cambiare strada. Al primo anno di apicoltura penso abbia tante scelte da fare ancora.


12/08/2012, 11:41
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Ciao Maddmaxx,
non sono io che gioco alla semantica, sei tu che giochi a fare il bastiancontrario.
Non ha assolutamente senso usare metodi diversi quando UN SOLO metodo funziona già abbondantemente.
Se poi ti diverte giochicchiare con le api e sperimentare un pò (ammetto che diverte molto anche me) non c'è nulla di male, ma non venirci a raccontare che è questo approccio globale che salva le tue api.
Gli ACARICIDI (non solo ossalico mi pareva di avere inteso) salvano le tue api.
Riguardo ai ceppi resistenti...se tutti smettessero di trattare forse (con ingenti perdite) si riuscirebbe a selezionare ceppi vagamente resistenti alla varroa.
Ma prendendo api resistenti (sempre ammesso che esistano, e per resistenza intendo che se la cavano senza acaricidi come la cerana non che fanno cadere mezza varroa in più nel cassettino) e portandole in un ambiente con api che non lo sono, in mancanza di una pressiona selettiva a riguardo la resistenza si perde.

Touchè sulla scutellata :D

Il discorso sull'inbreeding non lo devi fare a me, io sono il primo a cui non interessa ligustica, carnica, mellifera mellifera ecc.
Mi interessa un'ape ben adattata al clima, produttiva e con cui sia semplice lavorare, dove abbia preso i geni per compiere tutto ciò non mi interessa affatto.

Infine smettila di tirartela perchè tieni le api a 1500 m, non ti devo spiegare io che prese singolarmente sono eterotermi ma il superorganismo è omeotermo.
Con un minimo di selezione basata sull'adattabilità al clima e abbondanti scorte sopravvivono a climi ben più rigidi.

Cmq Madd se ripassi dall'Italia ti offro volentieri una birra, chissà che a voce non riusciamo a trovare un punto di incontro! :)

Marvel ha scritto:
Non mi definisco eretico. Sono all'inizio dell'apicoltura. Tutto qui. ...
... Sono dicerie. L'ossalico è una certezza. ...
... Permettetemi di "sbagliare". ...


Effettivamente hai ragione, quando si è principianti conviene fare di testa propria invece che fidarsi.


12/08/2012, 13:36
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humblebee ha scritto:
Marvel ha scritto:
Non mi definisco eretico. Sono all'inizio dell'apicoltura. Tutto qui. ...
... Sono dicerie. L'ossalico è una certezza. ...
... Permettetemi di "sbagliare". ...


Effettivamente hai ragione, quando si è principianti conviene fare di testa propria invece che fidarsi.


Così maneggi le mie parole...
Ho detto semplicemente che voglio provare.
Non ho detto che non voglio fidarmi.

Altrimenti non scrivevo che "l'ossalico è una certezza"...
Ma ribadisco... non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.


12/08/2012, 13:44
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Hey Humblebee, una cosa te la puoi scordare:
CHE IO SMETTA DI TIRARMELA PERCHE' LE MIE API SONO A 1500 METRI sul livello del water.
IO ME LA TIRO DI BESTIA!!!

:D
Maddmax

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12/08/2012, 16:04
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... e ovviamente: fississimo per la birra.
Maddmax

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12/08/2012, 16:23
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Maddmax1 ha scritto:
Hey Humblebee, una cosa te la puoi scordare:
CHE IO SMETTA DI TIRARMELA PERCHE' LE MIE API SONO A 1500 METRI sul livello del water.
IO ME LA TIRO DI BESTIA!!!

:D
Maddmax


Hai vinto, le mie stanno solo a una ventina...non ti contraddirò mai più.




:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


12/08/2012, 16:25
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Terzo trattamento 16.08.2012
150 gr di zucchero a velo per famiglia
100 gr di zucchero a velo per nucleo

Famiglia Terlizzi = 104 varroe (dopo 20 minuti circa, pulito il fondo e cosparso di olio di paraffina)
Nucleo Terlizzi 2 = 10 varroe (dopo 20 minuti circa, pulito il fondo e cosparso di olio di paraffina)
Nucleo Molfetta = 0 (dopo 20 minuti circa, pulito il fondo e cosparso di olio di paraffina)
Nucleo Corato = 1 (dopo 20 minuti circa, pulito il fondo e cosparso di olio di paraffina)
Famiglia Bitonto = 221 (dopo 20 minuti circa, pulito il fondo e cosparso di olio di paraffina)
Famiglia Binetto = 37 varroe (dopo 20 minuti circa, pulito il fondo e cosparso di olio di paraffina)

Al prossimo trattamento.
Vincenzo.


16/08/2012, 19:16
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Hai un' idea dell' infestazione nella covata opercolata?
Maddmax

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16/08/2012, 20:20
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