Ho provato oggi a fondere un vecchio favo nero nero.. L'ho messo in un pentolino a bagnomaria ma, nonostante l'acqua prima si riscaldava gradatamente e poi bolliva x più di 20 min, la cera all'interno del pentolino del pentolino più interno non ne voleva sapere di fondersi!! Ho messo pure il coperchio, diventava "pastosa" ma non liquida. Notavo un mucchio di impurità, tipo delle piccole "sferette". Allora ho messo la cera dentro l'acqua bollente e ho provato a farla sciogliere ma niente anche qui. Appena si è raffreddata ho eliminato l'acqua diventata marrone e sono rimaste le impurità.. quasi fossero come delle pellicole a forma di celletta (non di cera). Di cera gialla praticamente qualche sottile strato superficiale.. praticamente nulla! Possibile che questo favo era troppo usurato e non rende più per recuperare un po' di cera? L'autunno scorso ho utilizzato cera di melario e da nido (non così nera) con lo stesso procedimento del bagnomaria riuscendo a fare un po' di candele... infatti la cera si scioglieva rapidamente!
Il guaio con i favi vecchi sono le esuvie che assorbono parecchia cera. Per ovviare a questo bisogna lasciare i favi a mollo nell’acqua, preferibilmente distillata o piovana, per qualche giorno, dopo di che si procede con l’estrazione della cera. Io faccio cosi: avvolgo la cera con un pezzo di zanzariera metallica mettendoci dentro anche un peso per tenere il tutto sul fondo della pentola piena di acqua che vado a riscaldare. La cera risale in superficie ma dentro la rete rimane sempre un po’ di roba intrisa di cera.
Non è che ci siano molti metodi per estrarre la cera alla portata degli hobbysti. Sicuramente con una pressa si hanno rendimenti maggiori ma prova a vedere i prezzi …