dopo quanto tempo nel maturatore ci si può accorgere che il miele fermenta? deve essere per forza imbarattolato perché fermenti? purtroppo non ho a disposizione il rifrattometro, e l'ultima smielatura il miele non era completamente opercolato. rovesciando i telaini non colava anche se era rovesciato per 5 minuti, quindi secondo me era abbastanza asciutto. ora è 15 gg che è nel maturatore (chiuso ermeticamente) e per ora non si è visto nulla di anomalo.
Il miele può essere maturo anche se non opercolato, specialmente verso la fine della stagione. Semplicemente le api non hanno più trovato nettare a sufficienza per riempire e opercolare le celle. L'umidità la si può approssimare anche in base alla viscosità, paragonandola eventualmente a quella del miele "da supermercato".
Il miele puo' NON essere opercolato ed essere maturo (vedi fine stagione) oppure puo' essere opercolato ma NON maturo (es. castagno o stagioni piovose)
Nulla si puo' affermare con certezza senza misurare la percentuale di umidità Si possono fare delle stime in base alla viscosità ma poco di più
Un miele con umidità prossima a 22% molto probabilmente fermenta entro Natale, (un periodo di osservazione di 15 giorni non dice molto a riguardo quindi)
Prova a sentire il tuo consorzio o chiedere a qualche rivenditore di materiale apistico se ti misura l'umidità così sai come comportarti.
E' un vero peccato vedere fermentare il miele dopo tutto il lavoro fatto da noi e dalle api
Ciao carissimi, Sono un apicoltore in erba. Ho del miele d'acacia di quest'anno, che è fermentato. Volevo chiedervi, è possibile dare come alimento alle mie 2 arnie? Anche in questo periodo al posto del candito?? Grazie Mille
E' capitato anche a me, ma tentando di rimediare nel tuo stesso modo, mi sono accorto che anche le api hanno una "cultura del gusto"... eheheh. Apparte gli scherzi, il mio era molto fermentato perché recuperato da telaini non opercolati. Non so se gli faccia male oppure no, so solo che le mie api hanno avuto il buon gusto di non mangiarlo.
Buonasera e da un po che cerco spiegazioni di quello che mi è successo dal miele raccolto in settembre 2011 "presumo millefiori"
ad oggi rimasto tale come, colore,pastosità e sapore mentre dalla raccolta successiva nei primi giorni di novembre conservato nei barattoli di vetro oggi presenta la parte inferiore cristallizato mentre la parte superiore rimasto in parte liquido ma quello che non riesco a capire e come sia aumentato di volume fuoriuscendo dal barattolo cosa sia successo? è commestibile? qualcuno sul forum puo darmi risposta grazie Pietro
Ciao Pietro Beh si è logico quello che ti è capitato: Il raccolto di settembre è il risultato di fioriture estive che hanno avuto tutto il tempo di perdere l'acqua in eccesso prima che venisse smielato. Il basso contenuto d'acqua ha favorito la conservabilità del prodotto. Il miele proveniente dal raccolto autunnale anche se proveniente da cellette opercolate, aveva una quantità di umidità appena sufficiente per la conservabilità (18/20% probabilmente), e appena si è verificata la cristallizzazione nella parte rimasta liquida l'umidità è schizzata a 25/35% se non di più, e i saccaromiceti hanno iniziato il loro lavoro facendo fermentare il tutto. Tra i vari composti derivati dalla fermentazione vi è la CO2 che è quella che spinge fuori la massa, tanto che se la chiusura è ermetica ti potrebbero scoppiare i barattoli, e comunque devi fare attenzione all'apertura degli stessi. Il risultato è che ti ritrovi con un prodotto o inacidito o alcoolico pieno di lieviti coi sapori alterati da quelli di partenza, il cui consumo è sconsigliabile come minimo. Bloccare la fermentazione se è iniziata da poco, per pochi barattoli comporta lo svuotamento dei barattoli e il riscaldamento fino a pastorizzare o sterilizzare il miele con la perdita delle sue migliori proprietà. A tarda primavera se mi restano barattoli vecchi e il nuovo miele è in procinto di maturare provo a fare dell'idromele, nell'occasione se vi è miele che mi è fermentato come dici te e sembra che abbia mantenuto i sapori inalterati lo aggiungo agli altri cercando così di recuperarlo.