Per gli amanti dei favi naturali (senza foglio cereo), qualche mese fa su Vita in Campagna c'era un articolo di A. Pistoia su come realizzarli a partire da telaini vuoti (senza fili di ferro) ed usando dei tondini di legno (diametro 6-8 mm) come rinforzo, disponendone due a croce all'interno del telaio da nido. Pare che i tondini siano abbastanza robusti per fornire un'impalcatura per il favo ed abbastanza sottili per essere inglobati all'interno del favo. Questo telaio andrebbe inserito tra due favi costruiti, per evitare che le celle debordino dal telaio. Il tutto andrebbe fatto in periodo di forte importazione e con regine giovani, per evitare di ritrovarsi con tutta covata maschile e reinventare il Campero :-)

ho letto di chi mette solo una striscia di cera sulla parte superiore (senza fili) ma questa delle astine di legno no. qualcuno ha provato? e come vengono fissati i tondini?
altra domanda se mi fanno in predominanza covata maschile è per forza indice di regina vecchia?
ciao grazie

I tondini si possono fissare facendo dei buchi a meta' dei 4 lati del telaio.
Poi anche Pistoia dice che si puo' mettere una striscia di cera incollata in alto sul telaino, ma forse verrebbe meno lo scopo del favo naturale.

Favo equatore

Probabilmente il nido Dadant e' troppo fondo comunque, ma avete provato ad armare i telaini in orizzontale e vedere se resistono?

In ogni caso noi apicoltori eretici consideriamo che le api facciano celle da fuco tante quante ne servono a loro (il che non coincide con quello che l' apicoltore vorrebbe). Siccome pero' le api modulano il numero delle celle da fuco (ed il numero dei fuchi) durante l' anno, verrebbe da chiedersi se ne sanno di piu' loro o gli apicoltori ...
Maddmax

PS. Comunque adesso sta' a vedere che l' estensore del Libro Della Rivelazione -IL VERBO-, facendo finta di niente, un po' alla volta rinnega tutto e diventa anche lui eretico!!!! Celle piccole, cera pulita e tutto il resto

Sia l'anno scorso che quest'anno ho fatto diverse prove per cercare di risparmiare i fogli cerei, vista la difficoltà di trovare cera bio che sia bio e visto anche il costo. Ho provato varie combinazioni di strisce di cera e filo di acciaio, spiedini di bambù con striscia di cera oppure con la fila superiore di cellette di un favo vecchio, tagliate a cuspide. Molto dipende dall'età delle regine, come giustamente fa notare Dariowolf.
Questi sono i risultati migliori:

Hai messo degli stecchini al posto dell'armatura in fil di ferro?

Esatto, spiedini in bambù da 3-3,5 mm di diametro.

Molto interessante. Dall'anno prossimo vorrei provarci(dico sempre così).
Mi hanno spiegato che la fascia superficiale di foglio cereo serve per dare alle api un invito a produrre più celle da operaia, vi torna questa cosa?
Per fare il favo equatoriale bisogna mettere un qualche tipo di invito, che ne so, una minima colata di cera? Oppure basta inserire il telaio e fanno tutto le api?

Secondo l'apicoltura biodinamica, in un primo periodo in cui si lasciano costruire i favi naturali a famiglie abituate a ricevere i fogli cerei, si hanno tantissime celle da fuco perchè le api si "sfogano" per essere state spinte per anni a fare principalmente celle da operaie. Vi sembra sensata questa teoria?

E' sensata al pari della maggior parte delle teorie della biodinamica.
I favi qua sopra sono stati costruiti da api che sono figlie, in un caso di un regina di quest'anno, in altri casi di regine più vecchie, ma che non hanno la minima idea di cosa cavolo abbiano fatto le loro antenate negli anni scorsi, sempre ammesso che non tengano un diario dove scrivano cose tipo: da dieci anni a questa parte stiamo costruendo il 90% in meno di celle da fuco rispetto a quante vorremo costruire, non appena avremmo l'occasione costruiremmo solo celle da fuco e chi se ne frega delle operaie....