Ho notato anche io la differenza sostanziale tra i favi costruiti in modalità bio (senza foglio cereo) per il quale ringrazio pietro per i due sciami che mi ha regalato. Effettivamente, almeno 1/3 del telaino, la parte bassa, è costruito con celle di fuco.
Devo dire che si nota anche molto la differenza per il colore della cera, trasparente nel caso sia senza foglio cereo, vira verso il giallino nel caso di foglio cereo. Alcune volte ho del timore ad ispezionare i telaini bio perchè penso che potrebbero cedere sotto il peso. Evito di fare movimenti bruschi...
Mi associo a ninno e a maddamax per quanto riguarda il discorso di lasciare una parte dei favi con celle da fuco senza fare troppo la guerra queste celle, in quanto, ho fatto diversi errori questo mio primo anno nel mondo dell'apicoltura; se non ci fossero stati diversi fuchi in giro per le varie arnie avrei di certo molte famiglie orfane o con regine fucaiole.
Avrò di certo modo di mettere in pratica il prossimo anno, qualche consiglio utile che è stato scritto dai più esperti sul questo thread, per il momento ritorno a leggere e ad apprendere tecniche e consigli empirici.
Ciao, sto facendo qualche prova di favi naturali, ma non ho avuto grossi successi. Partendo da uno sciame naturale, mettendo questi telaini equatoriali, poi come faccio a convincere le api a costruire i favi nella direzione dei telai e non trasversalmente? Ora ho una famiglia che è praticamente impossibile da visitare, se non da sopra perché se alzo un telaio spacco tutti i favi.
Dove trovate gli spiedini di bambù più lunghi di 25cm?
Non ho mai provato il telaino equatore perché mi convince poco. Comunque, per evitare le costruzioni trasversali andrebbe inserito tra due favi costruiti. Per i telaini da nido avevo usato vecchi telaini dai quali avevo ritagliato il favo, lasciando solo una fila o due di cellette in alto e inserendo gli spiedini al posto dei fili. Ho ottenuto i risultati migliori, anche se non entusiasmanti, con gli sciami con regine giovani. E' andata molto meglio, come si vede dalle foto, con i telaini da melario, dove ho incollato una striscia di foglio cereo di circa due centimetri. Anche gli spiedini da 25 cm sono più facili da reperire rispetto a quelli da 31 e costano anche di meno, circa un quarto. In conclusione, ho rinunciato a questo sistema per i telaini da nido, anche se la cera bio è sempre più difficile da trovare. Sto facendo qualche altro tentativo con i telaini da melario.
Io ho avuto successo con un telaio da nido messo tra due telai costruiti. Il telaio è vuoto, senza nulla. Ho letto da qualche parte (Contessi, mi pare) che in natura le api costruiscono i favi di preferenza in direzione nord-sud. Le mie arnie hanno la porta a sud per questa ragione. Per il melario proverò con gli stecchi e sacrificherò il favo autocostruito (da fuco...) per farne strisce di partenza. Sempre ammesso che mi serva a qualcosa il melario, con tutta questa pioggia...
Per divertirsi appunto: le api in natura costruiscono in base a vari fattori, per sapere come dovresti lasciare la casetta completamente priva di telaini etc. se vi è un vento prevalente magari non proprio caldo che sbatte proprio sulla tua porticina rivolta a sud ( es vicino a coste o su versanti montani), ti meraviglierebbero. Solo dopo potrai dire di favorirle mettendo l'arnia e i favi come vogliono loro. Comunque anche io ho inserito un favo vuoto diviso in quattro facciate, tra due favi già costruiti, buon successo dato che tre delle quattro facciate le hanno utilizzate per i fuchi, a tal punto il favo è diventato un TIT modificato. Ciau.
Grazie, chiaramente tra due favi costruiti sono maggiormente spinte a mantenere la direzione. Ma nessuno parte con favi naturali a partire dagli sciami naturali? Comunque le mie hanno scelto la direzione est-ovest. Ora mi ritrovo con poco più di un bugno villico, non posso visitare il nido, ma posso aggiungere il melario, osservare da sopra perchè il tetto è removibile e intuire dal fondo antivarroa cosa succede dentro.
Domenica mi sono cimentato nella preparazione di telaini da melario.
Ho infilato bastoncini di bambù nei telaini, aggiungendo un foro centrale. Ne ho messi tre per telaio, per evitare di metterli troppo ravvicinati. L'intenzione è di fare poi del miele in favo:
Ho costruito uno "stampo" provvisorio usando due stecche inferiori dei telaini da nido, rivestiti poi di carta da forno:
Poi ho sciolto la cera e l'ho colata con un imbuto improvvisato fatto con il coperchio delle vaschette di alluminio, che è a sua volta rivestito di alluminio. Grazie alla carta da forno quando la cera si raffredda lo "stampo" di rimuove facilmente senza danneggiare lo strato di cera.
Il risultato è questo:
Ne ho fatti nove e li ho messi nel melario vuoto. Adesso vediamo cosa succede!!
Buona sera, ho cercato e sto cercando da giorni e giorni ho letto varie versioni anche sul libro di Pistoia. Per il Sig. Pistoia le barrette da mettere per fare il favo equatore devono essere tonde da far inglobare dentro il favo stesso delle api invece per quello che ho letto. . . Adolfo Percelsi scrive varie versioni in vari forum e nei suoi documenti trovati sul web cioè barretta equatoriale grande quanto quella superiore e mini barrette verticali , in un altra versione dice barrette 2 x2 cm in un altra ancora 2 x 1 cm. Potete aiutarmi? Qualcuno ne sa di più ? Ho provato a contattare il Sig. Percelsi ma non risponde. Grazie
Vorrei puntualizzare una cosa scusate se faccio un messaggio a parte ma è importante almeno per me. Ho nominato il Sig. Adolfo Percelsi e il Sig. Pistoia perché nomi pubblici , per il Sig. Adolfo è per quel che ho capito io l'ideatore del favo equatore e il suo nome è pubblico perché nominato su vari forum di apicoltura per il Sig. Pistoia perché oltre che nominato anch'esso su vari forum ha fatto un libro di apicoltura e chiarisco subito (scusate se sono ripetitivo) che ciò che scrivo ed ho scritto è frutto di ciò che ho capito io e non di ciò che dicono loro non vorrei che se scrivo qualcosa di sbagliato o qualcuno si senta nominato se la prenda. Io sono molto preciso . Grazie
Obombo ha scritto:Comunque, per evitare le costruzioni trasversali andrebbe inserito tra due favi costruiti.
Quanto sopra e' tutto quello che serve sapere. Le armature sono necessarie per il nido Dadant. Per il melario (o, facendo piu' attenzione, per i nidi Langstroth) basta tenere i telaini dritti. Io eviterei di agitarmi piu' di tanto. Da che mondo e' mondo le api hanno fatto favi. Maddmax