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Autore |
Messaggio |
pietrotoma
Iscritto il: 16/12/2012, 13:44 Messaggi: 297
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Io lo assaggiato proprio ieri e era buonissimo ne o assaggiato un bel Po di tipi ,tiglio,millefiori,castagno,corbezzolo .tuti buoni eccellenti,per quanti assaggi o fatto quasi mi ubriacavo,e ne vorrei fare unpo anche io ,la domanda ce mi viene se uno vuole ampliare il buchetto. Di prodotti come nel caso mio come si dovrebbe comportare e se ci sono problemi con la vendita visto che e un alcolico
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27/10/2013, 20:48 |
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Estelle
Iscritto il: 21/07/2010, 1:06 Messaggi: 131 Località: Piemonte
Formazione: Perito tecnico
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In effetti avevo saltato qualche passaggio durante la descrizione, non ho misurato la temperatura del mosto prima di metterlo a bagno freddo, ma la temperatura prima dell'inoculo l'ho misurata ed era di circa 23°C, le istruzioni del lievito dicevano che lavora tra i 18 e i 24°C quindi almeno per quello dovremmo esserci, anche se ho usato un comune termometro da cucina e quindi non sarà precisissimo..., ho messo un grammo scarso di nutrienti, penso che siano fin troppi per la quantità che ho fatto perché sul barattolo dicono da 3,5 a 8,5 gr per ettolitro, quindi meno di mezzo grammo ma la mia bilancia non ha una precisione così alta a questo punto direi che il lato più debole è proprio quello della pastorizzazione, unito alla temperatura di casa che ora è scesa leggermente ma si mantiene ancora attorno ai 19 gradi. In più, l'incognita dei travasi...quanti farne e quando insomma, all'inizio mi sembrava una cosa più semplice
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27/10/2013, 21:10 |
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Ambro206
Iscritto il: 18/01/2014, 16:03 Messaggi: 6 Località: Milano
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Mi sto avviando nella produzione di idromele. Pensavo di seguire la ricetta di Bertinotti, raddoppiando le dosi ed utilizzando un lievito Chardonnay. Quindi
1) 6 litri di acqua (in bottiglia con basso residuo fisso) a 90 gradi aggiungo 4 kg di miele (dovrei riuscire ad avere tarassaco da un amico apicoltore) e tengo a 80 gradi per 15' 2) Raffreddo a 20 gradi ed inoculo con 2 grammi di lievito Chardonnay (ho calcolato 1 grammo per 5 litri) attivato con acqua tiepida 3) metto in damigiana da 10 litri con gorgogliatore e lascio 3 settimane 4) filtro ed imbottiglio 5) primo assaggio dopo minimo tre mesi
Vi faccio qualche domanda per togliermi gli ultimi dubbi: A) va bene la quantità di lievito? B) posso imbottigliare in normali bottiglie di vino con tappo di sughero o devo preferire champagnotte con tappo di plastica e gabbietta? Tenete conto che una piccola rifmentaziome che renda il tutto un filo frizzante mi è gradita. C) come posso fare per flitrare? Per quanto un prodotto torbido mi vada benissimo credo che una filtratina non gli faccia male anche per rallentare la fermentazione secondaria. D) il raffreddamento deve essere rapidissimo come per la birra o non è un passaggio "pericoloso"?
Grazie!
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18/01/2014, 22:20 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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Ciao Ambro, la temperatura mi sembra un tantino eccessiva, io ho sterilizzato il mosto a 70° e vorrei fare, prima o poi, qualche prova senza alcun riscaldamento. Per l'attivazione del lievito ho usato il mosto tiepido, non solo acqua, comunque, ci dovrebbero essere le indicazioni del produttore. Idem per quanto riguarda la quantità. I tre mesi mi sembrano pochi ma questo dovrai valutarlo al momento. A) direi di si ma per sicurezza leggi le istruzioni (spero che ci siano) B) ho usato sia le une che le altre. Quello del 2012 ha rifermentato notevolmente ma le bordolesi hanno resistito (cioè, finché non le ho stappate) mentre quello del 2013 non ha rifermentato quasi per niente. C) una filtrazione seria si può fare soltanto con un filtro a piastre, quindi, cerca di travasare prima la parte limpida, senza smuovere i depositi e poi filtra il resto con un filtro di carta (operazione lunga e noiosa) D) io ho scelto una via di mezzo
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
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18/01/2014, 23:06 |
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eques65
Iscritto il: 25/08/2012, 18:06 Messaggi: 189 Località: Messina
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Scusate l'ignoranza ma per mosto intendete già il mix acqua e miele?
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19/01/2014, 23:29 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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SI', in questo caso si intende il mix anche se per pasteurizzare conviene diluire il miele in una minima parcella di acqua per non dover poi raffreddare tutto il volume finale prima di inoculare. Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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20/01/2014, 16:25 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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Hei, ragazzi, ho fatto un esperimento che ha dato dei risultati interessanti. Ho fatto l' idromele usando il siero di latte invece dell' acqua. Si fa partire la fermentazione del siero di latte (subito dopo la cagliata e NON bollito per fare la ricotta in modo da lasciare i batteri lattici) con il lievito e poi si aggiunge il miele. Io l' ho fatto con il miele in favo che avevo in congelatore senza nemmeno pasteurizzarlo. Non sto qui a menarla con le veronesate tipo "buquet" ""naso" "retrogusto" "toni fruttati" e balle varie ma consiglio di provare tenendo presente che non ho la minima idea di quanto sia stabile nel tempo. Noi l' abbiamo bevuta ancora in fermentazione con il suo frizzante naturale. Ho fatto l' errore di farla provare ai miei amici e due galloni sono spariti in meta' pomeriggio nonostante la torbidita' e le scaglie di cera galleggianti. Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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20/01/2014, 16:32 |
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Vegesaura
Iscritto il: 15/08/2013, 10:09 Messaggi: 99 Località: Lunigiana
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Ciao Maddmax1, posso chiederti come mai hai fatto questa prova, ti sei prefissato un obbiettivo ... o solo così... per provare! Grazie Raffa
_________________ "siamo troppo abituati allo straordinario" Pensa ... se le stelle apparissero una sola notte ogni mille anni! (Emerson)
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20/01/2014, 17:13 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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E' stato un processo per stadii. 1) Il punto di partenza e' che dare il latticello avanzato dalla lavorazione del formaggio alle galline mi ha sempre fatto girare i Santissimi. 2) ho pensato che avrei potuto fermentarlo e, ho pensato anche che sicuramente qualcuno lo aveva gia' fatto. Infatti il kumis (o koumiss) e' una bevanda fermentata tipica delle steppe dell' Asia centrale tradizionalmente fatta con il latte di cavalla. 3) il siero ha pochi zuccheri perche' la maggior parte sono stati fermentatti dai batteri lattici per cui l' ho "gasato" con il glucosio che uso per fare i salami. Il grado alcoolico e' ovviamente aumentato, ed il fermentato si e' affinato notevolemente. 4) Ho ragionato che nelle steppe non c'era glucosio ... un bel problema ... chissa' che cosa usavano ... hhmmm ... MIELE! Chi puo' dire che il Khan ed i suoi guerrieri mongoli non si ubriacassero alla fine delle battaglie con una bevanda identica??? Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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20/01/2014, 17:25 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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Interessante. Così, a naso, la vedo più come bevanda frizzantina rinfrescante d'estate che non come idromele maturo. Dai Madd, spara la ricetta.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
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20/01/2014, 23:51 |
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