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giobarton
Iscritto il: 03/06/2012, 8:37 Messaggi: 383 Località: Messina
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Salve. Quanto tempo circa può passare dell'inoculo del lievito (Bayanus 4 gr x 5L) alla partenza della fermentazione? Il mosto si trova ad una temperatura di circa 17°.
_________________ Non è necessario capire le cose per poterne discutere – Pierre Beaumarchais
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29/03/2015, 14:42 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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C'e' scritto nel thread che diventa sempre piu' inutilizzabile quante piu' domande a cui e' stata data risposta vengono poste. Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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29/03/2015, 16:02 |
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giobarton
Iscritto il: 03/06/2012, 8:37 Messaggi: 383 Località: Messina
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Grazie Mr. Max. Vuol dire che appena ho una mezzora mi rileggero di nuovo tutto il l'argomento facendo più attenzione a questo aspetto che prima poco mi interessava. Poi se qualcuno mi volesse evitare questo lavoro, lo ringrazio anticipatamente. Mi scuso inoltre con tutti x aver appesantito la discussione con la mia inutile domanda e di averlo fatto fatto appesantire anche da Max con la sua altrettanto inutile risposta.
_________________ Non è necessario capire le cose per poterne discutere – Pierre Beaumarchais
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29/03/2015, 17:17 |
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Alambicco
Iscritto il: 27/12/2014, 20:42 Messaggi: 20 Località: Torino
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Tempo fa chiesi consigli riguardo a un idromele che era diventato molto alcolico e troppo dolce (colpa dei 2kg di miele in 5lt di mosto). Decisi di allungare con 1,6lt di acqua, aggiunsi lievito nuovo, altro succo di limone e incrociai le dita. Il risultato è in queste bottiglie (vedi file allegato). Molto buono!
La ricetta: - Acqua oligominerale naturale qb ad arrivare a 5lt di mosto (portata a bollore) - 1,5kg di millefiori (aggiunto all'acqua bollente) - 100ml di succo di limone (aggiunto a freddo) - 5g di S. bayanus (fatto rinvenire in acqua e zucchero e poi aggiunto a freddo)
4 mesi di fermentazione in vetro con sifone a 18-20°C al buio. Alla fine, filtrazione grossolana, poi chiarificazione con bentonite, due ulteriori filtrazioni in carta da filtro. 2 settimane in damigiana sifonata per essere sicuro che non vi fosse fermentazione residua. Imbottigliamento in bordolese bianca da 75cl, battesimo (Idromèu: idromele in occitano antico), etichettatura con stampante laser.
Ottimo risultato e grande soddisfazione!
Allegati:
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01/04/2015, 18:44 |
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Pimbo
Iscritto il: 08/05/2015, 14:02 Messaggi: 564 Località: Basaluzzo
Formazione: maturità scientifica
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Che nervoso capitare qui a maggio... Ora mi tocca aspettare quattro mesi per provare, che giù di sotto fa troppo caldo... Ehm... Innanzitutto ciao a tutti! Siccome mi diletto con i formaggi, sarei estremamente interessata a conoscere eventuali ulteriori esperimenti di Maddmax con il siero di latte (anche a me ruga parecchio farci il pastone alle galline...). Supponiamo di voler ottenere un... chiamiamolo sieromele "di mezzo", cioè non molto secco né troppo dolce. Tu cosa faresti? In particolare: - il siero che hai usato da che lavorazione usciva? L'hai usato immediatamente dopo la raccolta della cagliata o l'hai lasciato raffreddare o che? Giusto per non aggiungere ulteriori variabili e sapere almeno come organizzarmi, visto che il siero cambia. - useresti gli stessi lieviti enologici che normalmente consigli anche in questa lavorazione? - secondo te a quanto corrispondevano, su per giù, le due strisce di melario che hai usato tu? Intendo: hai cambiato la percentuale di miele rispetto al mosto a base acqua? Ho il sospetto che tu sia andato mostruosamente alla "canis mentula", in questo caso... - non amo granché le robe con le bolle e so che non hai avuto tempo di vedere quando il tuo sieromele le avrebbe perse, ma secondo te, a naso, i tempi potrebbero essere molto differenti da quelli dell'idromele? Considera che non ho mai fatto assolutamente nulla in campo enologico, e la sola cosa in cui ho usato il lievito non si mette al buio ma in forno con la luce accesa... Quindi se ti sembro ignorante oltre i limiti dell'umana concezione, beh... è esattamente così... Poi mi intrufolo anche nel reparto sidro, ma mi preme far qualcosa di 'sto siero, visto che di riffa o di raffa ne ho cinque litri a settimana e il miele (eventualmente con tanto di cera... ) lo trovo facile... Le galline se ne faranno una ragione...
_________________ Ciò che ha soluzione non è un problema. Ciò che non ha soluzione non è un problema. Di fatto il problema non esiste.
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14/05/2015, 1:06 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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... "FERMENTATIO MENTULINA, OPTIMA MEDICINA"! In effetti e' stato un processo " a naso" ma devi tenere presente che, oltre ad essere "del mestiere" ho fermentato per hobby oltre 30 anni. - Il siero veniva da una lavorazione semi-brie spannometrica di latte non pasteurizzato di animali allevati ad erba. L' ho inoculato con il lievito immediatamente dopo la raccolta della cagliata. - Il miele (due striscie grandi ognuna come un dito medio in un gallone) e' stato usato come "aromatizzante" del siero (non ho aggiunto acqua): non influisce sui tempi di fermentazione se non in maniera minima. In una settimana e' pronto anche perche' i batteri lattici "aiutano" il lievito. - Io ho usato il Montrachet ma qualunque lievito enologico dovrebbe andare benissimo. - A mio parere il siero fermentato senza miele mantiene meglio un proprio carattere distintivo. L' aggiunta del miele aumenta il grado alcoolico ma ammazza i delicati aromi tipici del Koumiss. - A me il frizzantino naturale piace: conferisce quell' aria di fermentato tribale che mi intrippa. Maddmax P.S. Bel lavoro, Alambicco. Limpido e con un bel colore.
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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15/05/2015, 0:27 |
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Pimbo
Iscritto il: 08/05/2015, 14:02 Messaggi: 564 Località: Basaluzzo
Formazione: maturità scientifica
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Grazie: preciso e supertempestivo... Sto operando qualche modifichina in cantina e poi provo. Per ora sto solo attirando il disappunto del resto della truppa (di cui metà astemi, poveretti... ). Ti invidio non sai quanto per il latte che trovi (magari poi te lo fai e allora ti invidio il doppio...). Qui da me proprio non c'è verso... Stay tuned...
_________________ Ciò che ha soluzione non è un problema. Ciò che non ha soluzione non è un problema. Di fatto il problema non esiste.
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15/05/2015, 23:51 |
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fulva
Iscritto il: 31/07/2012, 17:35 Messaggi: 17 Località: Milano
Formazione: perito agrario (ITAS Tosi)
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ciao a tutti, ho letto un po' tutto il discorso (anche se mi sarò sicuramente persa qualche pezzettino....!!!!) Vorrei cimentarmi nella produzione ma parto da ZERO quindi farò delle domande un po' ignoranti probabilmente...! ho delle domande: 1) affinché l'idromele rimanga ad una temperatura di 16-18 gradi, quanto deve essere la temperatura ambiente? 2) nella procedura di una presunta ricetta che ho letto in questo topic, leggo che bisogna mettere in un 1° momento: una parte di miele con tutta l'acqua, lievito e nutrienti ed aspettare che vada la fermentazione a palla e poi, in un 2° momento: mettere la restante parte di miele. Perché? non si può mettere il miele tutto in una volta?perché altrimenti esplode? 3) lo starter è anche lievito attivato col nutriente? 4) il limone va messo oppure no? se si perchè? per mantenere il pH 3,5-4,5? 5) domanda da una che non ci ha MAI messo le mani: se il fermentatore è conico, e quindi ha l'apertura in basso, non è sufficiente togliere i resti di fondo evitando il travaso? altrimenti se è cilindrico con rubinetto laterale lievemente sollevato allora si effettua un travaso in un altro fermentatore e si lasciano i depositi, no?
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12/06/2015, 18:28 |
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Pimbo
Iscritto il: 08/05/2015, 14:02 Messaggi: 564 Località: Basaluzzo
Formazione: maturità scientifica
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Max, non so cos'ho fatto, ma l'ho fatto! Dunque: Ho sciolto due bei cucchiai di miele millefiori (selvaticissimo: è il mio... ) leggermente cristallizzato in due bicchieri d'acqua e l'ho pastorizzato a 87°. Ho spento e l'ho lasciato raffreddare: dopo 20 min era a 80°, perché la pentola col doppio fondo e il coperchio hanno mantenuto bene la temperatura. Dovrebbe essere a posto, credo. Nel frattempo ho preparato disciolti in acqua a 35° 5g di Saccaromices Cerevisiae essiccato e un cucchiaino di zucchero di canna. Ho usato una dama da 5l, lavata con diluizione di ipoclorito di sodio (mezzo bicchiere in 3l d'acqua) e accuratamente risciacquata con acqua calda; asciugata fuori al sole. L'ho adeguatamente sniffata e non c'era il benché minimo sentore di cloro. Ho messo nella dama il miele pastorizzato e raffreddato, successivamente la soluzione di lievito e per ultimo il siero (stessa temperatura) di una lavorazione... "tsunometrica" di brie appena finita (con lattoinnesto autoctono, ammesso che significhi qualcosa in questa sede... ). Ho forato un tappo di sughero adatto e ci ho fatto passare la cannula di una flebo (nuova, ovviamente), l'ho prudentemente avvolto nella pellicola trasparente fissando bene il tubetto e ho infilato l'altro capo di quest'ultimo in una bottiglia piena d'acqua. Ho finito due ore fa e son già scesa in cantina due volte... Il "brodo" lascia spazio alla fermentazione (saranno a occhio e croce 3.5l, ma presa dalla foga non l'ho misurato esattamente...) e il tubetto del gorgogliatore (o pseudo tale) entra nella dama per non più di 5cm, restando ben lontano dal contenuto. Questo è. Ora vedo che succede nei prossimi giorni. Se non ho capito male dopo la prima fermentazione, quando la situazione si fa più tranquilla (ammesso che fermenti, è chiaro...) devo rabboccare per eliminare l'aria di troppo. Che ci metto? Acqua della bottiglia? O è meglio aggiungere altro siero? Grazie in anticipo.
_________________ Ciò che ha soluzione non è un problema. Ciò che non ha soluzione non è un problema. Di fatto il problema non esiste.
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18/06/2015, 19:01 |
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carlteg
Iscritto il: 04/01/2015, 22:57 Messaggi: 8
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Buonasera, chiedo se qualcuno conosce quali sono le lune da rispettare per ogni operazione da fare sull'idromele. Inoculo,travaso, filtrazione imbottigliamento Ringrazio in anticipo Carlo G.
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18/08/2015, 0:29 |
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