Ciao Ninno, Raffo e Renzo
ho appena letto i vostri consigli.
Se c'è una cosa che ho capito è che non ci sono regole fisse e che, come in tutto ciò che riguarda la natura, giorno per giorno bisogna fare i conti con l'imprevedibile.
Per rispondere a Ninno, ho appreso con cura tutti i tuoi consigli per la duplicazione dello sciame e, come concordato, avevo in mente di iniziare tutta la procedura di duplicazione intorno al 10 agosto, prevedendo (o piuttosto sperando) che a quella data le mie api avessero già finito di riempire il melario che ho inserito a metà giugno ed io avessi già avuto il tempo di fare quantomeno un primo trattamento antivarroa con l'apiguard. Ma i tempi non sono stati questi: le api sono salite a melario dopo circa venti giorni (forse un problema legato alla presenza dell'escludiregina che prima ho messo, poi per favorire la salita ho tolto, poi ho rimesso) e adesso giustamente le api stanno ancora lavorando nel melario.
Osservando il via vai di api all'ingresso dell'arnia vedo ancora api che portano polline, quindi credo di aver capito che questo segnala la presenza di covata fresca.
Purtroppo non conosco alcun apicoltore in zona, o meglio l'apicoltura da queste parti viene praticata da apicoltori "nomadi" ed in questo periodo hanno le arnie altrove.
Visto che tante cose devo imparare a capirle da sola, se ti va, puoi spiegarmi meglio, Ninno, cosa intendi quando dici "devi imparare a seguire il tuo andamento raccolto nettare/deposizione"?
L'idea che mi sono fatta per il momento è questa:
lascerò il melario per un'altra settimana/10 giorni, poi a qualsiasi punto siano arrivate le api toglierò il melario e procederò con la duplicazione dello sciame secondo la procedura indicatami da Ninno. Nel dividere i telaini tra le due arnie cercherò di esaminare attentamente la situazione-varroa (come consigliato da Raffo) in modo da farmi un'idea (spero!) del grado di infestazione. Quindi inserirò una vaschetta di apiguard in ognuna delle due arnie e ripeterò il trattamento dopo 10-12 giorni. Ed incrocio le dita
Sempre più mi rendo conto quanto l'apicoltura sia strettamente legata al territorio dove viene praticata e quanto in effetti risulti difficile consigliare una persona che vive così distante da voi. Sarebbe bello se prima o poi approdasse in questo forum qualche apicoltore siciliano. In ogni caso vi ringrazio enormemente per i consigli che mi date, ammetto che se non fosse stato per voi tante cose non le avrei nè imparate nè messe in pratica
. Spero in futuro di poter ricambiare, magaro aiutando qualcuno alle prime armi... Ciao!