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Normativa, tecniche apistiche, avversità, prodotti dell’alveare, consigli e curiosità
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Downunder

06/06/2012, 20:23

Qualche giorno fa ero in una libreria e mi e' capitato in mano un libro di apicoltura che ha attirato la mia attenzione perche' conteneva parecchie ricette con il miele. Mentre lo sfogliavo, ho visto un disegno di una sezione di un alveare selvatico in un tronco e in cui il melario era stato costruito sotto il nido. Mi ha dato da pensare ... Noi siamo abituati a vedere le api che "salgono" ma in realta' le api "scendono". Infatti, mettendo i telaini senza fogli cerei, le api costruiscono i favi a scendere. Non e' che sarebbe piu' facile farle scendere a melario anziche' farle salire a melario???
Qualcuno ha mai provato a mettere i melari sotto il nido?. Che problemi ci sarebbero a parte il dover sollevare il nido pieno? Mi sto perdendo qualcosa tipo un elefante sotto il mio naso??
Maddmax

Re: Downunder

06/06/2012, 21:47

Ciao Maddmax1,
quello di inserire il melario sotto il nido era e non sò se lo è ancora un metodo usato e consigliato dal sig Campero (quello del telaino a 3 scomparti per eliminare i fuchi con varroa) nel suo libro del 1982 che ho ancora in archivio ed aveva lo scopo di dare spazio ancor prima del necessario senza compromettere il microclima dell' alveare in un momento difficile quando la covata è in forte espansione ed il tempo è ancora freddo ed incerto.
La posa del melario a primavera può creare dei problemi alla famiglia perchè si amplia il volume da riscaldare e spesso coincide con la totale scomparsa di api che hanno svernato e le giovani non sono ancora in numero tale da poter riscaldare tutto l' ambiente.
Un altro vantaggio era quello di poter visitare il nido , durante il periodo di sciamatura, senza dover spostare i melari.
Secondo mè l' intuizione gli è venuta osservando il comportamento dell' alveare quando , a primavera, metti il melario senza l' escludi regina e la regina lo occupa subito e lo riempie di covata, è la zona più calda.
Il problema è, a mio avviso, il notevole peso da sollevare quando devi togliere il nido e aggiungere o togliere i melari, quasi sempre si è da soli a fare apicoltura e poi come fai a capire quando aggiungere un melario, sposti ogni volta il nido?.
Mi trovo comodo nel mettere i melari vuoti sopra così con un semplice sollevamento del coprifavo capisco se è stato riempito e ne devo aggiungere un altro.
Ninno

Re: Downunder

06/06/2012, 22:53

Su questo argomento ho sentito pareri discordanti, cmq sia la scomodità di avere il melario sotto taglia la testa al toro...

Re: Downunder

06/06/2012, 22:56

Esuvie

Re: Downunder

06/06/2012, 23:10

Maddmax1 ha scritto:Mentre lo sfogliavo, ho visto un disegno di una sezione di un alveare selvatico in un tronco e in cui il melario era stato costruito sotto il nido.
Non sono molto convinto, io "in natura" ho visto proprio l'opposto. Capisco i vantaggi decantati dal libro di Ninno, tant'è che assomiglia al metodo di conduzione dell'arnia Langstroth, fino ad un certo punto, ma se è vero (ed è vero) che le api "scendono", lo fanno assieme al nido di covata, lasciando le scorte in alto. Se avessero la possibilità di scendere all'infinito, continuerebbero a costruire favi in basso, riempiendoli di covata, depositando il miele nelle celle da dove la covata è sfarfallata e abbandonando man mano le scorte in alto. Mi è capitato di vedere qualcosa di simile in una canna fumaria.

Re: Downunder

07/06/2012, 0:17

Ok ma supponiamo che le api abbiano tendenza a scendere invece che a salire come siamo abituati a pensare. Mettendo un escludiregina tra il nido ed il melario che gli abbiamo messo sotto, dovrebbero essere invogliate ad esplorare la possibilita' di lavorarlo piu' che non ad usare la configurazione solita. No?!
Maddmax

Re: Downunder

07/06/2012, 16:00

Ho dimenticato di scrivere che l' autore inseriva l' escludi regina tra nido e melari.
Le api , pur non avendo studiato, cercano sempre di ottimizzare le risorse per cui in un alveare con 1 o 2 melari senza escludi regina, messi sotto o sopra a primavera trovano le condizioni migliori di calore per la covata in alto e man mano che la temperatura esterna sale scendono verso il basso abbandonando la zona in alto troppo calda e non favorevole allo sviluppo della covata.
Ninno

Re: Downunder

07/06/2012, 16:03

Per Maddmax1,
nel tuo apiario visto l' ambiente troppo a lungo freddo probabilmente e sarebbe da provare le api lavoreranno meglio stando con la covata in alto e i melari sotto e questi possono essere messi in anticipo senza dover aspettare la giusta temperatura.
Ninno

Re: Downunder

07/06/2012, 17:02

Tutti i post con informazioni nuove ... la regina sale per deporre al caldo ... le api vecchie odiano le regine nuove ... le api scendono e si trascinano dietro la covata ... vengono stampati ed entrano a far parte dei vangeli apocrifi.
Maddmax

Re: Downunder

02/02/2014, 0:49

Mi sono imbattuto per caso in questo vecchio thread e approfitto per riportare i problemi che ho riscontrato provando questo metodo e che essenzialmente sono due:
- forte presenza di polline nel melario, perché le api preferivano scaricarlo appena entrate, presumibilmente in previsione di una discesa del nido, come avverrebbe in natura
- mortalità dei fuchi nel nido, data la presenza dell'escludiregina
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