Ciao a tutti, premetto che sono un "novellino" in materia di api, sto imparando adesso, facendo scuola da un apicoltore e a primavera dovrei partire con 3 famiglie, se tutto va come deve andare. Volevo fare una domanda riguardo al nomadismo e la transumanza delle api, solamente così, a titolo informativo, per poi forse un giorno poter applicare questa pratica anche nella mia aziendina. Volevo chiedervi fino a quale distanza si possono portare le api dal posto di partenza, mi trovo nel cuore della toscana e mi piacerebbe poter lavorare con le api sull'appennino tosco-emiliano (sarebbero 130 km di viaggio), la passione per la montagna mi porta a voler cercare di produrre parte del mio prodotto la, dove le api potrebbero sfruttare un ambiente più sano e meno inquinato, ma volevo solamente cercare di capire se è una follia senza fondamenti o se potrebbe essere un'idea su cui fare qualche pensiero. Ovviamente per ora è solo un' informazione che prenderò e metterò là, a futura memoria. Vi ringrazio! Saluti.
Gli apicoltori abruzzesi portano le api a Taranto (mandorlo-ciliegio) poi a Manfredonia (arancio) poi nella collina del Molise (foraggere) e per ultimo a Latina (eucalipto). Sembrano colombi viaggiatori. Ti consiglio di farti prima le ossa e cerca di averli a portata di mano, ho la fortuna di avere i miei a 30 mt dalla casa di campagna e non passa giono che non vado a vedere cosa fanno, il traffico sul predellino di volo mi dice tanto anche non aprendo gli alveari e poi metti la soddisfazione di sederti vicino a guardarli, ho potuto anche vedere una regina che rientrava dal volo di fecondazione con il testimone e dovevi vedere la contentezza delle api che stavano li a ventilare l' odore della famiglia per indirizzare il rientro della loro unica speranza. Ninno
Salve Ninno, ogni tanto mi piace leggervi e nella tua risposta ho trovato molto bella "l'emozione" alla vista del rientro della Regina. ..."che rientrava dal volo di fecondazione con il testimone" ... Il testimone è una tua licenza poetica, o è una presenza reale? un saluto mf
E' una presenza reale perchè dopo l' ultimo accoppiamento la regina rientra con il pene strappato al maschio e che verrà espulso dopo 1-2 gg e dopo altri 3-5 gg inizia la deposizione e la regina non uscirà più per la fecondazione ma solo per la sciamatura.
Per gli appassionati occorre parlare di emozioni perchè sono veramente tante, una in particolare per quanto mi riguarda è ascoltare il brusio delle api nell' alveare quando metti l' orecchio vicino all' arnia, sembra e lo è un linguaggio sonoro come quando , in estate e di sera, proveniente da una stradina laterale imbocchi il corso e senti il chiacchierare della massa, non riesci a capire cosa dicono ma capisci che stanno discorrendo. E le api cosa dicono?. Ninno
Forte! da brivido ...ma forte non lo sapevo! Nasce spontanea una domanda, visto che la regina si accoppia con più fuchi durante il volo: se mi dici che"il pene strappato al maschio verrà espulso dopo 1-2 gg" vuol dire che è la regina a trattenerlo, per qualche motivo. ... Pechè quelli precedenti li ha espulsi durante il volo! Esatto ? Ciao e grazie mf
Ciao Mad, le tue api stanno sicuramente sotto la neve mentre le mie importano polline e nettare come se fosse primavera, a fine inverno avrò un problema di intasamento nido e dovrò fare spazio per la covata che hanno anche in inverno per cui niente blocco covata e forte allevamento di varroa. Ninno
Grazie delle risposte, quindi se ho capito bene non è poi una follia pensare di portarle ad un centinaio di chilometri da me. Ovviamente per ora rimarrà solamente un'idea in attesa di prendere confidenza con la materia e so bene che ci vorrà molto tempo. Bellissime le tue testimonianze ninno!