Ciao a tutti. Vorrei sapere qual'è la distanza che mi consigliate tra le arnie ed un campo coltivato a mais, in modo tradizionale dunque non biologico. Mi hanno detto che l'eccessiva vicinanza con le coltivazioni a mais nuoce alle api. Siccome devo mettere delle arnie in un campo dove ora vi sono degli ulivi, vorrei sapere che spazio devo lasciare tra questo campo e la coltivazione a mais, prima di dover iniziare la semina. grazie
il mais da molti problemi alle api non in quanto pianta ma per colpa dell'uomo. I semi sono solitamente trattati con concianti che sono dannosi alle api in due fasi distinte:
- durante la semina; - durante la raccolta di acqua proveniente da guttazione delle piante di mais (specie in estate quando le fonti d'acqua sono scarse).
I peggio concianti sono i neonicotinoidi che danneggiano le api e gli alveari. Puoi cercare su Internet tante informazioni a riguardo.
Per legge i neonicotinoidi sono attualmente sospesi fino a un termine che ora non ricordo. Però può darsi che qualcuno semini comunque sementi trattati o continui a conciare con neonicotinoidi infrangendo la legge.
Per la semina ci sono problemi a diversi km di distanza perché il vento trasporta le particelle. Non c'è una distanza precisa di sicurezza però considerando almeno 10 km potresti stare tranquillo (non perché non ci arrivano ma perché la concentrazione è minore e il danno è minore che essere a 1 km o meno).
Per la guttazione i 3 / 5 km classici sono sufficienti perché la ricerca di acqua avviene dapprima nelle vicinanze e le api si spingono lontano solo in seria mancanza.
Quindi in teoria potresti portare lontano le api durante la semina e riportarle più vicine dopo.
Francesco, per favore valuta bene quello che scrivi, evitando di riportare notizie prese a casaccio da internet. Al momento il mais non presenta nessun pericolo per le api. L'utilizzo dei neonicotinoidi è ancora sospeso, e speriamo che rimanga cosi, quindi, nessun rischio durante la semina e nessun rischio dovuto alla guttazione, un fenomeno che si manifesta soltanto in determinate condizioni, innocuo di per sé in assenza di trattamenti con insetticidi sistemici e facilmente evitabile con l'installazione di un abbeveratoio nei pressi dell'apiario. E con l'applicazione delle BPA (questa volta le buone pratiche agricole), il mais verrà coltivato in quel campo soltanto una volta ogni tot anni. Ciao, Romeo.
Romeo sulla guttazione mi sono documentato su Internet è vero e infatti chi è interessato può cercare ed è inutile continuare a discutere. Verso siena ti dico per certo che c'è un contenzioso tra un apicoltore e un proprietario terriero proprio su questa questione (sulla semina di mais). Forse le BPA non sono state utilizzate in questo caso. Purtroppo ho appreso notizie che vogliono scagionare per forza l'agricoltore. In maremma inoltre quest'anno sono stati trattati albicocchi vicino ad un parco naturale e non vi dico cosa è venuto fuori dalle analisi della cera di un apicoltore bio. Questi sono casi isolati ma sono notizie certe.
Sarebbe contro il mio lavoro dire che spero che la sospensione divenga definitiva perché la ditta per la quale lavoro ha a che fare con una multinazionale che produce pesticidi...non è però fornitrice di materie prime...
però spero tanto che la sospensione divenga definitiva!