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Diario apicoltura Ale&Alberto 
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Presumo tu ti riferisca al blocco della covata, anche se non ho capito perché bisogna togliere i melari. Comunque, tutto dipende dalla presenza di fioriture in quel periodo. Se le api non trovano niente da raccogliere in quel periodo, togliendo i melari non perdi gran ché.

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26/02/2013, 23:36
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Si si scusate... Mi riferisco al blocco della covata.

Bloccando la covata, poniamo ai primi di luglio, allora posso trattare tranquillamente ad agosto perchè so che non c'è covata nel nido e dunque non faccio danni somministrando il trattamento.

Il fatto di togliere il melario era un mio pensiero, ma è evidente che era sbagliato. Effettivamente, ragionandoci, non serve toglierlo..

Diciamo che da noi a luglio e anche ad agosto ci sono ancora fioriture, certo non ai livelli di maggio o giugno però qualcosa c'è.

Grazie della puntualizzazione che mi ha fatto ripensare a quanto scritto.

Alessandro


27/02/2013, 19:05
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gurda che se blocchi ai primi di luglio, il trattamento lo fai dopo max 24 giorni non ad agosto, hanno bisogno poi del mese di agosto e delle fioriture per ricrescere e prepararsi, per l'inverno, con una piccola nutrizione stimolante da effettuare una volta finito il blocco ;)

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Cristiano Lancini


28/02/2013, 15:54
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Buongiorno,

sia leggendo il presente forum sia frequentando un corso tenuto dalla ns. Associazione Apicoltori di provincia ho notato che c'è assoluta discordanza circa la modalità di montaggio del foglio cereo sul telaino.
Chi inizia posizionandolo in aderenza da sopra, chi lo mette aderente da sotto. Resta il fatto che gli apicoltori con cui ho parlato fanno apicoltura come minimo da almeno 20 anni, per cui mi viene da pensare che entrambi i metodi, pur avendo ciascuno i propri pro e i propri contro, vadano bene.

Io ho pensato di cominciare posizionando il foglio cereo attaccandolo alla parte superiore del telaino.

Posto ciò mi sto chiedendo: a cosa serve la scanalatura posta sotto la stecca superiore del telaino? L'unica cosa che mi viene in mente è che serva per incastrarvi leggermente il foglio cereo, che effettivamente ci passa.

Altrimenti perchè star lì a fare la scanalatura..?

Resto in attesa dei vostri preziosi pareri..!

Grazie..!

Alessandro


03/03/2013, 17:09
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Mi pare vantaggioso allineare il cereo al listello superiore, cosi è più probabile che eventuali celle reali vengano costruite in basso (dove sono più visibili) anzichè ai lati.


03/03/2013, 17:39
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Ho provato un telaino allineato in basso.

La teoria doveva esser quella che le celle da fuco superiori venissero riempite a miele.
E invece le api hanno bucherellato il fc in basso per passarci.

Praticamente è come se avessi messo il telaino in alto... :lol:


03/03/2013, 18:02
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La scanalatura sul listello superiore serve per indirizzare il foglio e ricevere una colata di cera fusa per saldare il foglio al listello superiore.
Non uso saldare con cera il foglio ma devo stare attento durante la raccolta di uno sciame perchè se è composto da molte api e lo spazio (arnietta) riesce appena acontenere le api e la porticina è piccola si crea all' interno una temperatura troppo alta e con il peso delle api il foglio scivola verso il basso e si deforma, in questo caso è utile il foglio saldato.
Raccolgo lo sciame in un arnia normale e spalanco la porta e non ho questo problema.
Ninno


03/03/2013, 19:44
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La scanalatura verticale serve, coma ha scritto Ninno, per incolare il foglio cereo, cosa utile specialmente quando si usano i telaini con l'armatura in orizzontale, dove la parte superiore del fc si può piegare se non è inserita nella suddetta scanalatura.
Per quanto riguarda il foglio cereo bucherellato in basso, questo succede perché alle api manca lo stimolo per costruire, quindi rosicchiano la cera ma per utilizzarla da un'altra parte, non per aprire dei varchi.
Comunque, l'argomento è stato già discusso tempo fa: http://www.forumdiagraria.org/tecniche-apistiche-f100/come-posizionare-il-foglio-cereo-t48094.html

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03/03/2013, 20:43
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Ho cercato parecchie informazioni circa le diverse modalità di determinazione dell'origine botanica del miele ma devo dire che non ho trovato risposte risolutive.
Ho capito che c'è l'analisi sensoriale, quella chimico-fisica, quella melissopallinologica. Ma per poter scrivere x esempio "miele di tiglio" su un'etichetta e sapere con certezza che si rispettano le norme come si fa?
C'è qualcuno di voi che vende ufficialmente il miele e quindi si è posto questo, a mio avviso, importante problema?

Infatti è chiaro che autoconsumando il prodotto o comunque cedendolo a parenti o amici il fatto di dire "questo è un miele di acacia, questo è un millefiori, questo è di tiglio, ecc.." non implica problemi di sorta.

Ma se io vendo il prodotto per esempio ad un negozio di generi alimentari che norma/e devo osservare per poter scrivere "Miele di...." in etichetta.? Non può bastare l'analisi sensoriale. Però mi viene anche da pensare che analisi rigorose e dunque scientifiche abbiano un costo.

Bene, dunque come fate voi?

Grazie mille!

Un saluto.

Alessandro


09/03/2013, 17:32
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Per avere il miele di tiglio, per esempio, bisogna che le api raccolgano il nettare di tiglio, cosa che non possono fare a tua insaputa :D , perché ci vogliono un bel po' di alberi a portata di volo. Chi fa il monoflora deve avere nelle vicinanze dell'apiario un numero sufficiente di piante della stessa specie, tipo un bosco di acacie, di castagni o tigli, un campo di medica, girasole o quel che è.

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09/03/2013, 23:14
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