Se fai il confinamento sul lato la regina non può uscire, l'apertura sul predellino non è estesa su tutta la sua lunghezza, a meno che tu abbia arnie differenti! L'unico "problema" del confin laterale è la distribuzione del ferormone, devi controllare dopo qualche giorno per accertarti che non ti abbiano costruito celle reali.
Terminato il confinamento per il telaino mi vengono in mente queste opzioni:
1. eliminarlo/bruciarlo
2. sciogliere la cera e rimettere foglio cereo
3. disopercolarlo e pulirlo con l'acqua (io ho provato perchè avevo visto dei video, spreco assurdo di acqua e risultato pessimo!!!)
4. metterlo nel congelatore (attendo delucidazioni perchè questa non la so)
5. su mio brevetto disopercolare, appendere il telaino nel pollaio (in modo che le galline ci arrivino, ma non a terra sennò ci saltano sopra) per una mezza giornata (tolgono tutte le larve, il tel non rimane in perfette condizion, ma con una buona base perchè le api ricostruiscano, e con 0 sprechi e poco impegno) provare per credere
6. con poca infestazione salvare il telaino facendo dei nuclei (sconsigliato dai più)

Il 90-95% delle arnie è fatto così, quindi sono le tue ad essere differenti .

ho delle arnie cubo, che effettivamente hanno un'apertura a mezzaluna e quindi sono diverse
ma anche le db mi pare non siano aperte su tutta la lunghezza, nella parte dove ci sono gli agganci della griglia... controllerò... sono quelle cose che vedi tutti i giorni e magari poi ti convinci di una cosa diversa
spero per il resto di aver risposto bene!

Leggendo l'intervento di Humblebee mi è venuta un'idea (che magari non sarà nemmeno originale): qualcuno ha mai pensato di usare il feromone artificiale durante l'ingabbiamento?

Che onore esserti d'ispirazione Obombo!
Io non ho mai provato ma non mi sembra utile perchè il feromone reale è comunque presente e percepito durante il blocco.
Quale vantaggi pensi che otterresti?

La costruzione di celle reali indicano proprio l'assenza o la parziale assenza del feromone, quindi con il feromone artificiale si va a ristabilire un certo equilibrio. Probabilmente migliorerà anche la riaccettazione delle regine.

Però durante il blocco non c'è un assenza nè totale nè parziale del feromone, infatti non mi è mai capitato di vedere celle reali andare oltre lo stato di cupolini.
Anche la riaccettazione non l'ho mai vista come una criticità...
Poi suppongo che il QMP non lo regalino!

Rispolvero questo vecchio thread perché, nell'eventualità (per la verità molto probabile) di assenza di blocco naturale della covata, ho intenzione di operare il confinamento verticale della regina.
Come MarcelloC mi chiedo se non ci sia il rischio che la regina vanifichi il confinamento uscendo e rientrando nell'arnia attraverso il predellino di volo. Conviene "tappare" l'entrata corrispondente ai favi in cui è confinata?
Dato che qui da me ho constatato una discreta importazione, posso aspettare fine mese per effettuare il blocco (il trattamento estivo l'ho effettuato a fine agosto attraverso asportazione della covata e ossalico gocciolato)? Mi rendo conto che non è possibile dare una risposta certa a quest'ultima domanda ma mi accontento di un'indicazione di massima.
Grazie in anticipo a chi vorrà rispondere.

Se il trattamento di fine agosto ha funzionato come dovrebbe, puoi tranquillamente aspettare per fare il blocco, però, se le temperature scenderanno tanto da costringere le api a formare il glomere, con il tuo metodo di ingabbiamento rischi di lasciare al di fuori la regina. Ultimamente sta prendendo sempre più piede l'ingabbiamento invernale con la gabbia ucraina, al centro del nido. Anche qualcuno della nostra associazione l'ha provata l'anno scorso a vuole estendere l'utilizzo a un numero maggiore di alveari.