ragazzi io ho qualche curiosità sull'idromele e sulle analisi da fare:

mettiamo caso che voglia mettermi a produrre idromele commercializzabile..
A livello legale devo farlo analizzare per forza da laboratori specializzati o posso analizzarlo da solo? (ovviamente dovrei imparare a farlo )
Nel primo caso quali parametri utili far analizzare? E' fattibile usare strumenti per hobbysti tipo densimetro, vinometro, rifrattometro, babo, ecc... per avere buone indicazioni, per poi far analizzare meglio la produzione in un laboratorio?
Nel secondo caso quale strumentazione comprare?

Altra cosa che non capisco è come fare se ho un lievito che tollera che so, 16% gradi alcolici, e io devo arrivare a 12,5 (perchè ho deciso di produrlo così).. cosa faccio stoppo con SO2? Calore o freddo? Più che altro perchè un residuo zuccherino rimane (di solito) nell'idromele

grazie per le risposte

Ciao,

hai letto questo post?

http://www.forumdiagraria.org/api-f53/fare-l-idromele-in-casa-t22477.html

l'ho letto tutto ieri sera

Cerca nella sezione "Enologia" usando il link rosso CERCA "vino dolce" Vino Frizzante".
Maddmax

il tuo "collega" JeanGabin mi aveva proposto di scriverlo qua perchè secondo lui c'erano "esperti" di idromele
comunque grazie per la dritta

In effetti, qui ci sono,per l'appunto, gli "esperti", cioè, tolto Maddmax che ha partecipato a dei concorsi (se non ricordo male), gente che fa l'idromele per se e per gli amici, non per commercializzarlo, quindi, sarà difficile ricevere consigli per quanto riguarda l'aspetto normativo. Da quel che so, in Italia soltanto l'APAU, Associazione Produttori Apistici Umbri, produce idromele per venderlo ma non credo si sbottonino molto.

on realtà esistono diversi produttori che commercializzano l'idromele, con tanto di etichette e tutto il resto.
io ad esempio conosco "l'idromele dei taurini", prodotto a casellette in val di susa (TO)
quello che è difficile è ottenere informazioni sulle normative chiedendo direttamente ai produttori (chissà perchè poi...)
una risorsa interessante potrebbe essere l'istituto agrario di aosta, ho seguito un paio di conferenze tenute da loro (non ricordo il nome del professore) ma parlavano riferirsi alla normativa vigente per produzione di vino e birra.
di più non saprei