Cos'è il diaframma a chiusura ermetica?

In un articolo relativo ai metodi di invernamento, il Crivelli consiglia l'utilizzo di diaframmi a chiusura ermetica. Ma cosa sono? Io finora ho visto e adoperato soltanto quelli formati da uno strato di compensato.
Tra l'altro, al di qua del diaframma ho lasciato i telaini che non servivano o quasi vuoti: meglio toglierli e riempire lo spazio con carta di giornale, lana di vetro e/o latri materiali isolanti???

Ggiasone ha scritto:In un articolo relativo ai metodi di invernamento, il Crivelli consiglia l'utilizzo di diaframmi a chiusura ermetica. Ma cosa sono? Io finora ho visto e adoperato soltanto quelli formati da uno strato di compensato.
Tra l'altro, al di qua del diaframma ho lasciato i telaini che non servivano o quasi vuoti: meglio toglierli e riempire lo spazio con carta di giornale, lana di vetro e/o latri materiali isolanti???

Ciao, se osservi un diaframma che per lo più sono di faesite (si svirgolano come serpenti ) vedrai che non va ad appoggiarsi sul fondo ed alle pareti,. per cui il fondo arnia non viene interrotto e le api possono passare da un vano all'altro.
I telai vuoti non li lascerei assolutamente, giornali e quant'altro lasciali perdere.
Io personalmente uso diaframmi a doppia parete che aderiscono alle pareti ed al fondo,
praticamente come dice il Crivelli. Gli spazi vuoti li elimino con telai a doppia parete.
nicol

Dei giornali o lana di vetro ne parlava lo stesso Crivelli... comunque abbi pazienza, ma non ho mica capito allora la differenza tra i diaframmi e i telai a doppia parete.

Ggiasone ha scritto:Dei giornali o lana di vetro ne parlava lo stesso Crivelli... comunque abbi pazienza, ma non ho mica capito allora la differenza tra i diaframmi e i telai a doppia parete.

Credo che i primi non abbiano una chiusura totale (non arrivano a toccare le pareti ed il fondo), mentre i secondi non lasciano spazi vuoti. I diaframmi normali li ho dovuti adattare più di una volta con seghetto e carta a vetro perchè, anche se nuovi di pacca, non erano mai di dimensioni giuste.

Flavio ha scritto:

Ggiasone ha scritto:Dei giornali o lana di vetro ne parlava lo stesso Crivelli... comunque abbi pazienza, ma non ho mica capito allora la differenza tra i diaframmi e i telai a doppia parete.

Credo che i primi non abbiano una chiusura totale (non arrivano a toccare le pareti ed il fondo), mentre i secondi non lasciano spazi vuoti. I diaframmi normali li ho dovuti adattare più di una volta con seghetto e carta a vetro perchè, anche se nuovi di pacca, non erano mai di dimensioni giuste.

Ciao, sono d'accordo
nicol

Salve giovani,
le nostre api non vivono in Canada per cui non hanno bisogno del cappotto.
Se ben invernate (buone scorte e molte api) non hanno bisogno di nulla con l' eccezione di apiari invernati in montagna , forse avranno bisogno di un aiuto.
Ninno

ninno ha scritto:Salve giovani,
le nostre api non vivono in Canada per cui non hanno bisogno del cappotto.
Se ben invernate (buone scorte e molte api) non hanno bisogno di nulla con l' eccezione di apiari invernati in montagna , forse avranno bisogno di un aiuto.
Ninno

Ciao Ninno, io uso un diaframma che aderisce leggermente alle pareti ed al fondo, per creare praticamente un arnia a misura dei telai ospitati , le api non vanno nell'intercapedine e si creano meno dispersioni . Comunque sono quelle finezze che all'atto pratico potrebbero anche non servire .
nicol

Il diaframma isola completamente mentre se no si parla di separè, quest'ultimi son praticamente quelli che adoperiamo un po' tutti mentre i primi li ho visti di rado e non conosco molti che li usino!!!

ninno ha scritto:Salve giovani,
le nostre api non vivono in Canada per cui non hanno bisogno del cappotto.
Se ben invernate (buone scorte e molte api) non hanno bisogno di nulla con l' eccezione di apiari invernati in montagna , forse avranno bisogno di un aiuto.
Ninno

Hai ragione, sono solo preoccupato per una cassetta che di api ne ha ormai davvero poche (la regina è presente, l'ho vista). Cercavo solo di capire se poteva essere il caso di intervenire in qualche modo per tenere queste povere criste al caldo, perchè da sole ho i miei dubbi che ci possano riuscire ancora per molto.
Comunque ho capito che allora anche io sto usando i separè!

buonasera ggiasone
sono andato a rivedermi i tuoi post sulla caduta delle varroe e quello ''opinione su una famiglia''
dove descrivi i trattamenti che hai adottato sulle api.
secondo me lo spopolamento che verifichi e' l'effetto della varroa che deriva da trattamenti approssimativi
a questo punto dovresti per prima cosa risanare la famiglia
ti consiglio di disopercolare o meglio eliminare (bruciare) tutta la covata e usare il'acido ossalico sublimato o spruzzato
questo anche sulle altre tue arnie
la famiglia potrebbe salvarsi anche su un solo telaino

il tecnico apistico cosa ti ha detto?