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Cos'è il diaframma a chiusura ermetica? 
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Sez. Api
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Ggiasone ha scritto:
Cercavo solo di capire se poteva essere il caso di intervenire in qualche modo per tenere queste povere criste al caldo, perchè da sole ho i miei dubbi che ci possano riuscire ancora per molto.
Se la famiglia è molto debole, poi tentare di salvarla isolandola per bene, sia lateralmente che sopra, ed eventualmente anche sotto, sostituendo il cassettino con un pezzo di compensato o simile. Puoi usare due diaframmi e del materiale isolante oppure puoi ricavare due diaframmi da una lastra di polistirene estruso, molto facile da lavorare con un taglierino a lama lunga. Anche il tetto va riempito con del materiale isolante. E' molto importante ristringere la famiglia più possibile. Se è debole, ha molto spazio a disposizione e un pessimo isolamento, non riuscirà mai a mantenere la temperatura necessaria per allevare nuova covata. Ovviamente, come dice Romeoadriatico, prima la devi ripulire dalla varroa. Se non ha covata, la cosa è facile, in caso contrario devi sforchettare quella poca covata opercolata.

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13/01/2012, 23:57
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Vi ringrazio.
Tengo a precisare che non siamo arrivati a questo punto perchè le ho lasciate morire a bizzeffe per la varroa, quanto per una serie di problematiche che per fortuna l'altra famiglia non ha avuto. Ultima tra queste la nuova regina, inserita a Settembre su un numero già ridotto di api, che ha iniziato la sua "promettente carriera" deponendo tanta "bella" covata diventata poi calcificata. Questo le ha ridotte ancora di più.
Ho sbagliato sicuramente in molte cose, ma ho sempre cercato di fare il possibile, preoccupandomi a volte fin troppo (Obombo e gli altri ne sanno qualcosa :) ). Una cosa su cui sono stato corretto è stata il fatto che ho atteso un po' troppo per il sublimato, perchè speravo arrivasse-come tutti- il tanto atteso blocco di covata e ritenevo che una caduta naturale di 4 o 5 varroe al giorno fosse tutto sommato accettabile. A quel punto ho trattato e i risultati sono quelli riportati appunto nel post a cui fa riferimento Romeoadriatico. Avrei voluto fare il secondo passaggio entro 4-5 gg dal primo, ma il tecnico mi ha detto che non c'erano problemi :shock: ad aspettare qualche giorno in più (non posso entrarci in discussione, il sublimatore è loro e immagino che il lavoro in questo periodo sia tanto) per cui mi sono accontentato ed ho aspettato fino ad ieri mattina, quando appunto è tornato per un altro intervento.
La famiglia più in forze (così che non sono riuscito a ridurla) ha covata fresca, quella sofferente no. In questa poi ho notato parecchia moria sulla griglia(ma ho trovato solo due api con i classici sintomi di attacco da varroa), non so stabilire per inesperienza se siano tante o poche, o se semplicemente questo nucleo è così piccolo da non riuscire a ripulire per bene. Non è possibile infatti paragonare l'attività sul predellino di questa e dell'altra, tant'è la differenza. Le api di questa debole sono disposte su 4 telaini, occupandone però si e no di ognuno 1/8. Se mi consigliate di spazzolarle e concentrarle su due telaini vuoti centrali, e di mettere esternamente un telaio di scorte per lato seguito dal polistirene ritagliato in modo da aderire bene a tutti i lati e al coprifavo...nelle ore centrali di domani o domenica lo faccio.
Ah, la caduta stamani è stata- 1° giorno dopo il 2° sublimato- di 31 su questa e 64 sull'altra.
Ditemi voi, raccolgo un po' di consigli e nel giro di un giorno o due come già detto vedo di fare qualcosa...
Ah, oggi la caduta è stata di 30 varroe in quest


14/01/2012, 0:49
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secondo me faresti bene a stringerle comunque su due favi senza aggiungere altri con il miele


14/01/2012, 1:15
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romeoadriatico ha scritto:
secondo me faresti bene a stringerle comunque su due favi senza aggiungere altri con il miele

E le lascio senza scorte???
Oltretutto ho letto che se i telaini sono pieni di miele opercolato, diventano ottimi isolanti.
Comunque, meglio tenere le api al centro o addossarle contro una parete?


14/01/2012, 13:12
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il miele ha una buona capacita' termica .
mantiene relativamente a lungo il caldo o il freddo
d' inverno se le api non lo coprono sara' come una borsa dell'acqua fredda
in linea generale lascia solo quello che serve
visto che le api sono poche e senza covata bastera' poco miele
se non riesci a regolarti metti 100g di candito e ogni tanto lo controlli


14/01/2012, 16:28
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romeoadriatico ha scritto:
il miele ha una buona capacita' termica .
mantiene relativamente a lungo il caldo o il freddo
d' inverno se le api non lo coprono sara' come una borsa dell'acqua fredda
in linea generale lascia solo quello che serve
visto che le api sono poche e senza covata bastera' poco miele
se non riesci a regolarti metti 100g di candito e ogni tanto lo controlli

Attenzione al rapporto poche api poco miele necessario per la nutrizione. ;)
Colonie poco numerose , che occupano meno di quattro telaini, sicuramente hanno anche poche scorte di cibo , in quanto il consumo di miele è stato più elevato per poter mantenere costante la temperatura di un glomere con poche api , in questo caso bisogna intervenire con l'alimentazione integrativa fornendo alla famiglia se possibile favi con miele parzialmente disopercolato .
Questo lo preso da Alessandro Pistoia, io aggingo a meno che non siano poche e tutte mezze moribonde :lol: :lol: :lol:
nicol


16/01/2012, 20:53
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Grazie Nicol, in effetti ho notato che hanno consumato parecchio rispetto alle scorte che avevano a fine Ottobre. Il ragionamento è più che giusto, hai fatto bene a farlo presente perchè per chi come me sta iniziando adesso potrebbe essere facile cadere in una errata valutazione. Poi vabbè io in questo caso ho avuto "fortuna" perchè avendole sotto casa posso monitorarle meglio, ma se le avessi avute più lontane non so se ci avrei pensato.


17/01/2012, 22:00
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Ciao!

Quoto nicolsp e aggiungo che i piccoli sciami consumano più scorte anche per allevare api più a lungo rispetto a famiglie popolose.
Se ci avete fatto caso nei piccoli sciami persiste covata anche ad inverno inoltrato (sempre che la dimensione dello sciame sia adeguata per allevare un minimo di covata) mentre nelle famiglie popolate la regina va in blocco.

Quindi uno sciame di piccole dimensioni ha bisogno di più scorte rispetto ad uno più popolato.

Francesco.

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Francesco
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18/01/2012, 10:12
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francescoar ha scritto:
Ciao!

Quoto nicolsp e aggiungo che i piccoli sciami consumano più scorte anche per allevare api più a lungo rispetto a famiglie popolose.
Se ci avete fatto caso nei piccoli sciami persiste covata anche ad inverno inoltrato (sempre che la dimensione dello sciame sia adeguata per allevare un minimo di covata) mentre nelle famiglie popolate la regina va in blocco.

Quindi uno sciame di piccole dimensioni ha bisogno di più scorte rispetto ad uno più popolato.

Francesco.


A me è successo proprio il contrario! Da dove hai tratto questa considerazione? Ho sempre sentito (perchè al momento non ho esperienza sufficiente per dire visto) l'opposto e non ricordo di aver letto nei manuali una cosa del genere. :?


18/01/2012, 20:51
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Dalla mia esperienza...non so se è scritto da qualche parte ma io l'ho scritto in base alla mia esperienza sulle mie 48 arnie invernate...
Due settimane fa ho aperto le famiglie per inserire telai di miele laterali e qualcuna l'ho visitata approfonditamente per vedere se c'era covata.

Quelle più piccole avevano 1 bel favo di covata opercolata e qualche uovo sui telai adiacenti.

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Francesco
Produttore di Miele toscano


18/01/2012, 21:40
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