voi dite antifurto e in effetti avete ragione, ma io penso ad esempio all'apiario che avevo l'hanno scorso su rododendro, è a 60 km da casa mia e meno ci vado meglio è. oltre tutto mentre produco rododendro a valle faccio castagno.. momento impegnativo.. in particolare l'annata passata è stata bizzarra per via del tempo, ho avuto fortuna nel recuperare i melari appena prima che li svuotassero di nuovo per via del maltempo e ho riportato giù le casse che mi sembravano vuote. non avevano più una goccia di miele, ma proprio zero! se fossi arrivato in tempo le avrei invernate meglio e avrei avuto anche meno perdite..
Vi sottopongo le mie riflessioni sull'argomento, ispirato da questo ed altri Forum. Per un monitoraggio remoto degli apiari sono necessari: - fonte di energia: presa di corrente, celle fotovoltaiche + batteria, ciclista con dinamo, centrale nucleare :-) - copertura GSM/UMTS
Poi si prende un modem ADSL (circa 20 Euro su *****) con software opportuno e lo si adatta alla raccolta ed invio dati via chiavetta UMTS. Sui dati da raccogliere mi viene in mente: - dati meteo (temperatura, umidita', vento, pioggia), raccolti da una stazione meteo che dialoga col modem modificato - perso di ogni alveare, tramite celle di carico anch'esse collegate al modem. - foto, mediante webcam
I dati vengono raccolti ogni ora (per risparmiare energia) ed inviati con un SMS/MMS all'apicoltore, o direttamente ad un computer. La cosa piu' complicata credo che sia la gestione dell'energia (per postazioni lontane dalla civilta'), oltre al costo dei sensori (una stazione meteo costa almeno 100 Euro, una webcam per esterni circa 80 Euro per non parlare delle celle di carico). Il resto penso si possa fare con qualche decina di Euro (modem, chiavetta UMTS) oltre a tanto tempo e tanta passione (scrivere il software, collaudarlo, mettere assieme il tutto, provarlo, etc. etc....)
dariowolf ha scritto:La cosa piu' complicata credo che sia la gestione dell'energia
su tutto l'ambaradan che hai descritto non consuma molto una batteria da auto collegata con un inverter produce energia per parecchio tempo. poi comunque non si parla di abbandonare le arnie,almeno ogni 6 gg una visita si fà, fosse anche per mettere e togliere melari. poi la stazione meteo è molto simpatica con tutte le info e la webcam, ma io mi accontenterei del peso. non ho postazione dove non ci sia qualcuno vicino di amico, quindi per il meteo vado meglio con una semplice e cordiale telefonata
Senza complicarsi troppo la vita basterebbe un cellulare o meglio uno smartphone low-cost collegato ad un pannellino a 5.5V.
Gli smartphone sono dotati di foto/videocamera, rete GPRS/EDGE/UMTS/3G/HSDPA e chi ne ha più ne metta, di sistema operativo programmabile, di collegamento USB quindi interfacciabile anche con sensori 1-wire che con semplice cavo telefonico possono essere collegati in serie fino a 100m di lunghezza.
Basterebbe mettere detto smartphone dentro un portasciami vuoto o opportunamente modificato per evitare acqua, ghiaccio e condense varie. Oppure te lo compri rugged o con rugged case.
Avevo già in mente a quest'idea ma mi son fermato perché il gioco non vale la candela per chi fa nomadismo come me. I cavi sono troppo noiosi. Ne ho in mente un'altra molto semplice senza i fastidiosi fili. Prima però voglio sperimentarla, spero quest'anno.
Come ho scritto, la parte che misura il peso potrebbe costare sui 50€, forse anche meno dipende se si produce 10 pezzi o 500, la parte intelligente costa sui 500 euro e ad essa si possono collegare anche 256 sensori di peso (quindi ne basta una per 256 arnie); essendo programmabile, si può farle fare quello che si vuole inoltre è GPRS così si risparmia un botto di sms.
Per il consumo, la parte peso consuma qualche un 100naio di microAmpere, quindi una batteria da 9V dura anche un anno, la periferica in stdby consuma sui 100mA, quindi anche qui con una batteria da 7Ah la si può far durare parecchio tempo.
Questo "sistema" l'avevo fatto per tutti altri scopi, ma leggendo quà e là forse lo si può utilizzare anche in questo settore.
Circa i fili, quella periferica si può interfacciare con sistemi wireless (in questo caso andranno aggiunti qualche mA di consumo in più).
E verrebbero alimentati con una batteria, una stilo? Per la durata di quanti giorni se voglio sapere il peso una o due volte al giorno?
Mah guarda, i volumetrici degli antifurti wireless che avevo visto tempo fà hanno una batteria stilo (mi pare da 12V tipo quella che si usava nelle macchine fotografiche di una volta per il flash) e dicono durino 5 anni ...
Però forse dipende dalla temperatura, ma credo che con questi freddi le arnie le mettete al riparo o rimangono al freddo?
Per rispondere a Raviolo, solo un contatto non basta, l'ideale sarebbe controllare l'importazione giornaliera, per capire quando bisogna intervenire con melari vuoti o quando il flusso sta per finire. Non serve controllare tutto l'apiario, bastano pochi alveari, due o tre tra i medi e altrettanti forti. Per quanto riguarda "l'antifurto", avevo segnalato un apparecchio non troppo costoso qui: Furto Alveari!